Rovereto (TN)
24-28 settembre 2025
Il cinema d’animazione internazionale al RAM film festival con Sapiens? di Bruno Bozzetto e sei anteprime
Il RAM film festival – Rovereto Archeologia Memorie, da 35 anni mette al centro il potere del cinema di raccontare la memoria, l’archeologia e le sfide del presente.
Settanta i film in concorso, 41 anteprime, 14 proiezioni off fulldome, vr e cinema, 4 categorie: cinema archeologico, storia e memoria, cultura animata, tradizioni e culture, alcuni anche segnalati come Nuovi Sguardi, in quanto opere prime o lavori finali in ambito accademico prodotti da under 35.
Tra le opere più attese, nella sezione riservata alla cultura animata del cinema d’animazione internazionale, la serie Sapiens? firmata dal maestro Bruno Bozzetto: una riflessione acuta e ironica sull’essere umano, il suo comportamento e le sue contraddizioni, con lo stile inconfondibile che ha reso celebre l’autore, ritenuto uno dei cartoonists più eclettici ed influenti. Le sinfonie di diversi autori di musica classica fanno da sfondo a tre cortometraggi dai temi diversi ma con un comune denominatore: l’amore per la violenza e la non accettazione del diverso. Il primo film, sulle note melodrammatiche de Un Giorno di Regno di Giuseppe Verdi, vuole essere una divertente, anche se amara, esibizione di tutti i mezzi di distruzione che l’uomo ha inventato con grande creatività per affrontare le innumerevoli guerre combattute per i più futili motivi. Il secondo tema, narrato sulla colonna sonora Etudes, Op. 10 n°3 di Chopin, tratta le vicissitudini di un piccolo ragno che cerca disperatamente di uscire da un lavandino in cui è inavvertitamente caduto. Una donna, terrorizzata dal minuscolo aracnide, chiama in aiuto il marito per ucciderlo senza pietà, ma nonostante diversi tentativi, anche molto violenti, il ragno riesce a riguadagnare la sua libertà e il suo diritto di vivere. L’ultimo racconto, accompagnato dall’ouverture Coriolano di Beethoven, narra lo sterminio di innumerevoli specie animali, compiuto per mano dell’uomo dalla sua comparsa sulla terra sino ad oggi, momento in cui moltissime specie sono ormai sull’orlo dell’estinzione. La soluzione, per la natura e per tutti gli animali, potrebbe essere un mondo senza Homo Sapiens? (Teatro Zandonai, domenica 26, sessione 15-18).
Gli altri titoli: Buddhist art – Arte Buddista di Surapong Wetsuwanmanee, in prima internazionale, spiega la Via Buddista: la verità della vita basata sulla comprensione della realità così com’è, fondata sul principio di cause e condizioni e vissuta con consapevolezza e saggezza (Teatro Rosmini, mercoledì 24, sessione 15-19).
Fereydoun’s Sons – I figli di Fereydoun, in prima europea, di Hossein Moradizadeh, narra la storia di Fereydoun tratta dallo Shahnameh (Il Libro dei Re) del poeta iraniano Firdusi (940-1020 d.C.) che divide il suo regno in tre parti, assegnandone una a ciascuno dei suoi figli: Salm riceve le terre degli arabi e dei romani, Tur quelle dei turchi e della Cina, mentre a Iraj spetta l’Iran. Spinti dall’invidia, i due fratelli uccidono Iraj, ma Manouchehr ne vendica la morte (Teatro Rosmini, mercoledì 24, sessione 20.30-23, sezione Tradizioni e Culture).
Jondishapour: the lost civilization – Jondishapour: la civiltà perduta, di Hamid Naseri Moghadam, in prima europea, segue il viaggio di tre giovani autori di contenuti animati iraniani determinati a riscoprire uno dei capitoli più trascurati della storia dell’Iran: la civiltà di Jondishapour. Fondata durante l’Impero Sassanide, Jondishapour ospitava la prima università e ospedale universitario al mondo, un centro di conoscenza, filosofia e medicina (Teatro Rosmini, venerdì 26, sessione 15-19.30).
Attraverso la tecnica dello stop motion, in Il fiume e Nina, in prima assoluta, i bambini della scuola dell’infanzia dell’Istituto Costa di Augusta raccontano le vicende storiche di un territorio della Sicilia orientale, quello di Augusta, dai primi insediamenti umani in epoca preistorica, all’estrazione del sale in epoca moderna con la creazione delle saline, passando per le due Guerre Mondiali e la successiva industrializzazione che ha portato ricchezza, ma anche inquinamento (Teatro Rosmini, giovedì 25, sessione 10.45-11.30, CINEMaSCUOLA).
Il corteo di Carlo V, di Juan Pablo Etcheverry Ciancio, in prima assoluta, racconta con uno stile che fonde i disegni d’epoca con animazioni digitali, un momento epocale nella storia del Foro Romano; il momento in cui esso venne trasformato per sempre, per volere di Papa Paolo III Farnese, che intendeva impressionare l’imperatore di passaggio a Roma con il suo esercito di ritorno da Tunisi tirando a lucido gli antichi resti della Roma imperiale (Teatro Rosmini, venerdì 26, sessione 10.30-12.30).
Gynaikokastro Kilkis, a fort impenetrable – Gynaikokastro Kilkis, l’inespugnabile fortezza delle donne, di Yiotis Vrantzas, in prima assoluta, è sulla “fortezza delle donne” di Tessalonica abbandonata (Teatro Zandonai, sabato 27, sessione 15-19.30).
The family portrait – Ritratto di famiglia di Lea Vidakovic è un’osservazione sociale poetica, cupa e in parte ironica, in cui i legami familiari vengono smontati e analizzati in profondità. In un tranquillo pomeriggio di domenica nella casa aristocratica di famiglia, poco prima della caduta dell’impero austro-ungarico, Andras e sua figlia Zsofia vengono colti di sorpresa quando il fratello di Andras, Zoltan, fa irruzione nell’intimità della loro casa, portando con sé la sua numerosa famiglia (Teatro Rosmini, giovedì 25, sessione 15-19.30).
In Thalassa di Gianfrancesco Iacono, Odisseo, viaggiatore incantato ed eterno, naufraga su di una terra ignota. Ad accoglierlo è Nausicaa, candida adolescente ispirata da Atena. Così l’immortale poema di Omero e la forza universale del mito, incarnata nell’immagine del mare siculo e lampedusano, divengono cassa di risonanza delle sfide di oggi: i movimenti dei popoli, le pene e le speranze del singolo individuo immerso nel flusso inarrestabile della Storia (Teatro Zandonai, sabato 27, sessione 15-19.30).
RAM film festival
L’acqua, elemento primordiale e trasversale, strettamente connesso alla vita delle comunità umane, guida il percorso tematico di quest’anno dal titolo “Sguardi sull’acqua”. Dalle antiche rotte marittime alle guerre per le risorse idriche, dall’archeologia subacquea fino alle oasi, un filo conduttore che attraversa molte opere e diversi incontri ma non esaurisce la ricchezza della programmazione. Il festival, organizzato da Fondazione Museo Civico di Rovereto, propone infatti uno sguardo ampio e plurale sul patrimonio culturale in tutte le sue forme: siti, ricerca archeologica, monumenti, paesaggi, tradizioni, popoli, memorie, lingue e culture. Il documentario diventa lo strumento per esplorare la complessità del mondo, mettendo in dialogo passato e presente, locale e globale.
Rovereto è il cuore pulsante del festival, con il programma principale dal 24 al 28 settembre, ma l’edizione 2025 segna un importante allargamento con eventi satellite a Trento, mercoledì 24 settembre, e Riva del Garda per i ragazzi delle scuole, con un’offerta pensata per coinvolgere un pubblico sempre più ampio e diversificato, dai giovani studenti alle famiglie, fino ai professionisti del settore culturale.
Il RAM 2025 è inserito negli Eco-Eventi Trentino della Provincia autonoma di Trento, “ideato, pianificato e realizzato in modo da minimizzare l’impatto negativo sull’ambiente e da lasciare un'eredità positiva alla comunità che lo ospita”, così come sancito nell’UNEP 2009, United Nations Environment Programme. È plastic free, con adesione al programma water-refill, con tutti gli appuntamenti raggiungibili a piedi o con i mezzi, e utilizzando servizi e prodotti a chilometro zero.
Tutte le attività e le proiezioni sono a ingresso gratuito.
Info
Teatro Zandonai, corso Bettini 78, Rovereto
Teatro Rosmini, via Paganini 14, Rovereto
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