Il Massacro del Circeo - Un delitto per bene è un fumetto che racconta una terribile storia di cronaca nera che ha sconvolto l'Italia degli anni '70, non solo per la sua efferatezza, ma perché aveva come protagonisti degli insospettabili della Roma per bene.

In questa intervista, Fabiano Ambu (copertina e disegni) e Leonardo Valenti (sceneggiatura), raccontano come nasce questo progetto.

Il fumetto, edito da Pick Up Publishing, si può acquistare a questo link.
 
 

Intervista a Fabiano Ambu

SDC - Ne "Il Massacro del Circeo - Un delitto per bene" dai modo ai lettori di visionare, in qualche modo, la vicenda. Come è stato disegnare questo terribile fatto di cronaca?
Fabiano Ambu - E' stato uno dei lavori più difficili da affrontare.

Rispetto ad altre mie collaborazioni come disegnatore in questo caso i protagonisti e gli avvenimenti erano tratti dalla realtà, quindi richiedevano maggiore attenzione e sensibilità nell'approcciarsi alla storia.

La violenza di quegli accadimenti è reale, è stata vissuta dalle vittime e dalle loro famiglie segnando le loro vite in modo indelebile, con questa consapevolezza io e Leonardo Valenti ci siamo confrontati su ogni pagina rispettando le vittime ma intrasigenti sull'importanza di ricordare la violenza e l'ingiustizia che l'intero Paese ha vissuto in quegli anni.


SDC - In che modo ti sei documentato per la creazione di questo fumetto?
Fabiano Ambu - Buona parte della documetazione mi è stata fornita da Leonardo Valenti che ho integrato, come faccio sempre, con una mia ricerca personale.

Essendo i fatti storicizzati abbiamo cercato di mantenerci fedeli al periodo storico in cui accadevano i fatti. Quindi ambienti, look e abiti si riferiscono a quel periodo.

I miei studi e il mio trascorso da scenografo mi hanno aiutato ad avere un metodo di ricerca delle reference perfetto per questo racconto che segna in modo indelebile la storia di questo Paese e della terribile piaga della violenza sulle donne e dei problemi generati da una Giustizia lenta e spesso non allineata ai tempi.


SDC - Come si disegna l'orrore senza esserne turbati?
Fabiano Ambu - Ho disegnato horror per anni, a partire da l'Insonne, attraverso Nemrod per Star Comics fino a Dampyr per Sergio Bonelli Editore, ma era un prodotto tratto dalla fantasia di un autore, quindi è un tema con delle atmosfere che conosco e padroneggio con assoluta serenità.

Ma l'orrore vero come quello del Massacro del Circeo è reale, si empatizza molto di più sapendo che non è frutto della fantasia, i protagonisti coinvolti appartengono alla tua vita e potrebbero toccarti da molto vicino.

Non si può disegnare il vero orrore senza empatizzare con quelle sofferenze. Comprendere l'esperienza, i traumi, il dolore è impossibile, soprattutto se non lo si vive direttamente, ma rappresentarlo graficamente impone di immaginarlo e viverlo intensamente, si rimane turbati e si soffre intimamente.

E' giusto rimanere toccati e turbati da un racconto come questo, dobbiamo prenderne atto e conoscerlo per cercare di evitare che accadimenti come questo si ripetano. C'è ancora molto da fare per trasformare culturalmente la nostra società ancora arretrata e distaccata dalla terribile piaga della violenza sulle donne.


SDC - Il fumetto è uscito in concomitanza con l'arrivo nelle sale del film "La scuola Cattolica", di Stefano Mordini. Quanto è stato importante per il fumetto l'uscita del film? O magari quanto lo sarà il fumetto a supporto del film per coloro che intendono approfondire l'argomento?
Fabiano Ambu - Mentirei se non dicessi che l'uscita del film di Mordini non fosse un elemento importante per riproporre la graphic novel mia e di Leonardo Valente, ma se abbiamo realizzato questo racconto è perché riteniamo sia ancora fondamentale per discutere e portare all'attenzione il tema della violenza, del classismo e delle lacune giudiziarie, in un Paese spesso concentrato su temi molto più superficiali.

Il fumetto del Massacro del Circeo, a prescindere dal fatto di essere l'autore dei disegni, è un ottimo modo di approfondire l'argomento e comprendere l'importanza di ricordare e discutere attivamente del tema della violenza.

Nell'albo che abbiamo realizzato abbiamo segnato anche i casi di violenza in Italia, dati inacettabili per un Paese civile.


SDC - Stai lavorando a qualche altro progetto di cui vuoi parlarci?
Fabiano Ambu - Sto lavorando a molti progetti di cui vi vorrei parlare e di cui vi parlerò molto volentieri.

Quelli più interessanti mi vedono collaborare con gli Stati Uniti, ma mi occorre ancora qualche tempo per ufficializzarlo e vi coinvolgerò sicuramente visto l'attenzione che mostrate constantemente verso il nostro lavoro e l'intero mondo del fumetto.

In Italia usciranno per la Sergio Bonelli Editore due numeri di Dampyr gia realizzati e che attendono da anni la pubblicazione, una storia per uno seciale di Zagor del quale ringrazio Moreno Burattini per avermi concesso la possibilità di confrontarmi con questo grande personaggio, in una chiave totalmetente libera e che mi ha permesso di lavorare con il grande autore e mio conterraneo Antonio Serra. Inoltre sto realizzando in questo momento i disegni per una splendida storia su una grande serie sempre targata Sergio Bonelli Editore, che mi sta spingendo a nuove evoluzioni grafiche.

C'è poi il progetto It Comics, sia come associazione che, ora come etichetta del neo editore Pick Up Publishing, che mi vede in veste di collaboratore attivo nel ruolo di editor.

Sto portando avanti l'ambizioso (o ambuzioso) progetto dell'Ambu Universe che vede la nascita di nuovi protagonisti del fumetto italiano che vivo in un universo narrativo creato da me.

Sto chiudendo la seconda miniserie di Josif scritta da Davide Barzi e curata nell'Art direction da Rosa Puglisi, porto avanti altre due miniserie, It From Space e Steve Mc Queen che mi vedono come autore completo e che hanno avuto un buon riscontro da parte dei lettori.

Ho tanti progetti di cui vorrei parlarvi e di cui vi parlerò volentieri se a tempo debito me ne darete occasione, il mio obbiettivo è quello di sperimentare, divertirmi e riscrivere costantemente la mia storia professionale, quindi difficilmente ogni progetto nuovo sarà simile al precedente, questa è la mia idea di fare della creatività una professione.

Infine vi ringrazio per il tempo, l'impegno e l'attenzione che ci avete dedicato con questa intervista, è sempre un piacere poterci confrontare con chi legge e ama i fumetti e con chi come voi diffonde la conoscenza di questo meraviglioso linguaggio con passione e serietà .

Intervista a Leonardo Valenti



SDC - "Il Massacro del Circeo - Un delitto per bene" narra un efferato fatto di cronaca del 1975, noto ai più come il Massacro del Circeo. In che modo hai deciso di raccontare questa storia?
Leonardo Valenti - Nel modo più oggettivo possibile, senza fare sconti a nulla e nessuno. 

L'idea era quella di raccontare l'orrore di quelle ore, di gettare uno sguardo impietoso alle personalità di Izzo, Ghira e Guido e ai loro valori e ideali politici, a una borghesia molle e corrotta e anche a una macchina giudiziaria che ha commesso, a distanza di trent'anni, due volte lo stesso errore. 

Izzo ha ucciso di nuovo nel 2005 perché ritenuto idoneo alla semilibertà.

 
SDC - Quanto è difficile raccontare una storia di questo genere?
Leonardo Valenti - Ho sofferto nel leggerla, nel documentarmi, sofferto nello scriverla, sofferto a ogni tavola che Fabiano Ambu mi inviava e ho sofferto di nuovo ora, nel rivedere il lavoro per questa nuova edizione.

Dal punto di vista personale, è stata un'immersione nel male assoluto e senza senso che purtroppo ti resta addosso e che non riesci mai veramente a metterti alle spalle.

C'è poi una difficoltà che è quella della scelta del punto di vista, di cosa raccontare e come farlo.

Ho fatto una scelta precisa, dura.

Questo fumetto non è stato e non è facile ma era ed è necessario.

 
SDC - Seppur sia un fatto di cronaca terribile, la storia ha comunque qualcosa da insegnare. Qual è dunque il messaggio di questo fumetto?
Leonardo Valenti - Che il Male, a volte, ha il volto pulito di una persona apparentemente perbene. E che il vuoto valoriale "dell'apparenza" genera mostri.

Quando una società si concentra sulla propria immagine e non sui valori che la sorreggono, il baratro è dietro l'angolo.

Viviamo in una società così oggi, purtroppo, ma sento che i movimenti che stanno agitando il mondo a vari livelli non potranno che riportare l'asse dei valori sulle giuste coordinate.

 
SDC - Come il fumetto è riuscito a far emergere alcune sfumature di questa vicenda?
Leonardo Valenti - Ho usato una struttura temporalmente decostruita, permettendo al racconto di uscire da una gabbia lineare andando a pescare qua e là nelle vite dei vari personaggi.

Questo mi ha permesso di raccontare chi fossero anche se brevemente.

In più, fino a oggi, fino al film di Mordini, questo fumetto è stato l'unico "reportage" visivo di quanto accaduto in quella villa del Circeo.

L'orrore non va nascosto. Così come è giusto vedere e rivedere le immagini dei campi di sterminio, è necessario un racconto visivo che pigi il dito sulla piaga del machismo, della violenza sulle donne di cui questa storia, purtroppo, è stato ed è uno degli esempi più agghiaccianti.

 
SDC - La storia è tornata alla ribalta anche per via del film "La scuola cattolica" di Stefano Mordini, presentato alla Biennale del Cinema di Venezia del 2021, il quale ha subito una sorta di censura, vietandone la visione ai minori di 18 anni. Secondo te, qual è la stata la scelta di questa decisione?
Leonardo Valenti - Non ho visto il film e non possono giudicare nello specifico.

La vicenda, di suo, è cruenta e questo deve aver giocato a sfavore del visto censura.

\Certo è che l'importanza di questo film avrebbe dovuto far propendere a un divieto per il 14 anni (sempre che esista ancora) e non per i 18.

E' importante che ragazzi e ragazze adolescenti che si stanno formando psicologicamente e sessualmente, siano messi a contatto con un film come quello di Mordini.

 

SDC - Come ti aspetti che il pubblico dei lettori reagisca a questa storia?
Leonardo Valenti - Con indignazione, disprezzo, sdegno.

E con la consapevolezza che i valori giusti nella vita sono tutto. Che siano genitori o figli a leggerlo, questo è quello che vorrei che ne traessero.

 

SDC - Stai lavorando a qualche altro progetto di cui vuoi parlarci?
Leonardo Valenti - Per Editoriale Aurea ho scritto uno spin off a fumetti di una mia serie televisiva "Il Silenzio dell'Acqua" andata in onda su Canale 5 per due stagioni. Lo sta disegnando in questi giorni Mario Schiano e spero che uscirà per la tarda primavera 2022. Se poi proseguirà con altre avventure, sarà l'editore a deciderlo.

Per la tv sto lavorando a un po' cose nuove e di generi disparati. Dopo aver passato tutta la mia carriera a scrivere crime, ora mi sto aprendo a comedy, medical e horror… senza dimenticare però il crime che resta il mio primo amore!



Titolo: Il massacro del Circeo
Edizioni: Pick Up Publishing
Copertina e disegni: Fabiano Ambu
Sceneggiatura: Leonardo Valenti
Formato:21 x 29,7 cm brossura
Pagine: 152
Isbn: 978-88-946574-0-1
Prezzo: 24,90 €