Rino Gaetano
Sotto un cielo sempre più blu
MICHELANGELO IOSSA

Uscita: 14 maggio 2021
Collana: La storia della canzone italiana - I protagonisti
Pagine: 160
Prezzo: € 17,90
ISBN: 978-88-360-0434-8

Prefazione di Sergio Cammariere e testimonianza di Renzo Arbore


"Rino Gaetano. Sotto un cielo sempre più blu" è il nuovo libro di Michelangelo Iossa, giornalista, critico musicale e docente di Musicologia. Il suo libro è uscito in occasione del quarantesimo anniversario dalla scomparsa dell'indimenticabile Rino Gaetano. Un libro nel quale l'autore narra la storia del musicista, della sua infanzia a Crotone all'arrivo a Roma, passando dal Festival di Sanremo alla sua tragica scomparsa. Un libro che narra le vicende umane e musicali di un grande artista.

In questa intervista, Michelangelo Iossa ci racconta del suo progetto editoriale.


A quarant'anni dalla scomparsa di Rino Gaetano, esce in libreria il volume Rino Gaetano – Sotto un cielo sempre più blu. Cosa racconti in questo libro?
Nel libro racconto la storia di uno dei cantautori italiani più amati degli ultimi decenni.

La mia 'immersione nel mare di Rino' è partita dal suo sud fino all'incredibile culto sviluppatosi negli ultimi quarant'anni.

Dall'infanzia vissuta a Crotone agli anni scolastici di Narni, passando per il Folkstudio di Roma e il Festival di Sanremo fino all'incidente mortale di via Nomentana: Salvatore Antonio Gaetano, per tutti Rino, è il protagonista del mio racconto biografico, in cui si fondono la Magna Grecia, la scuola cantautorale romana, gli anni Settanta, lo sberleffo, il reggae e le donne di tante canzoni, da Berta a Gianna, da Aida a Maria.


Qual è l'aspetto che più ti ha colpito della vita di Rino Gaetano?
Rino Gaetano faceva parte della scuderia della It Records, a sua volta legata alla RCA.

La RCA era una macchina che macinava produzioni su produzioni, un'autentica pressa dai ritmi incredibili. Ma Rino era sorprendente: qualsiasi cosa stesse facendo o qualsiasi traccia stesse registrando, alle 17.00 si allontanava dallo studio per andare a casa a innaffiare le piantine di pomodori!

È un episodio raccontatomi da Olimpio Petrossi, produttore della Rca Italiana, che identifica una grande dose di naïveté e un solido legame con i riti, il sud, la 'normalità'.

Se Rino non fosse andato via dopo quel tragico incidente su via Nomentana, cosa pensi che racconterebbe del mondo di oggi?
Rino Gaetano avrebbe dato un contributo fondamentale non soltanto alla canzone d'autore ma al teatro-canzone italiano, allo spettacolo e alla cultura del nostro Paese.

Era un eccellente agitatore culturale e aveva perfettamente compreso, solo per citare un esempio, che la politica si sarebbe lentamente sostituita allo showbusiness, cosa che è puntualmente accaduta. La sua "Nuntereggae più" potrebbe essere stata scritta oggi.


Ad ogni modo, le sue canzoni risultano sempre attuali. Come te lo spieghi?
In pochi anni di attività e in un manipolo di album, di 45 giri, di apparizioni televisive e di interviste ha rivelato tutta la sua singolare forza espressiva, dimostrando di essere un cantautore del futuro.

Esistono cantautori che hanno la straordinaria capacità di raccontare le nostre singole esistenze o ciò che sentiamo e pensiamo meglio di come potremmo mai fare noi stessi e ne esistono altri che sono infallibili antenne sintonizzate con il pianeta Terra. Altri ancora sembrano provenire da dimensioni lontane mentre alcuni proiettano un senso di incantamento sull'ascoltatore.

Rino Gaetano non somiglia a nessuno di loro. Le canzoni di Rino sono piccoli grandi regali che il futuro ci ha messo a disposizione: alcune delle sue composizioni ci raccontano come saremo, cosa penseremo, cosa sentiremo.


Durante la pandemia, una delle sue più celebri canzoni, è stata una sorta di inno che risuonava dai balconi. Cosa ne pensi al riguardo?
Ma il cielo è sempre più blu ha ispirato remix, cover, riletture, titoli di spettacoli e di film.

La canzone è stata anche tra le più cantate dai balconi di tutta Italia durante il primo lockdown, all'indomani dell'esplosione della pandemia causata dal coronavirus.

Per sostenere la Croce Rossa Italiana, un drappello di musicisti, cantautori e interpreti ha voluto anche incidere una speciale versione del brano sotto il nome collettivo di Italian Stars 4 Life e modificando il titolo in Ma il cielo è sempre blu.

Nella canzone Ma il cielo è sempre più blu ci sono tutti, ci siamo tutti. A suo modo è un brano democratico, inclusivo, in cui le differenze e le contraddizioni tra ricchi e poveri, pezzi di merda e santi, codardi ed eroi si neutralizzano sotto un cielo che è, sempre e comunque, blu.

"Chi vive in baracca, chi suda il salario / Chi ama l'amore e i sogni di gloria / Chi ruba pensioni, chi ha scarsa memoria / (…) / chi gioca a Sanremo / Chi sogna i milioni / (…) / Chi è assunto alla Zecca, chi ha fatto cilecca / (…) / Chi gli manca la casa, chi vive da solo / (…) / Chi vive in Calabria / (…) / Ma il cielo è sempre più blu".


Il mito di Rino Gaetano negli anni è stato alimentato da musica, dischi, libri, fumetti, film. Qual è secondo te l'esperimento che ha meglio raccontato il suo essere?
Personalmente trovo sempre molto interessante quando si spinge il repertorio di Rino Gaetano al di fuori di Rino Gaetano.

Nel giugno 1993, ad esempio, il disco E cantava le canzoni - La nuova musica italiana ricorda Rino Gaetano venne pubblicato dalla Emi per Arezzo Wave con reinterpretazioni di brani del cantautore calabrese da parte della scena indie italiana.

Più recentemente, nel maggio 2021, un'etichetta indipendente di Grosseto, la Isola Tobia Label, ha portato avanti la stessa idea, puntando a 12 protagonisti della sua scuderia, in un progetto collettivo intitolato Ad esempio a noi piace Rino.

È bello quando cantautori, artisti e band rileggono le sue canzoni perchè permettono piani di lettura e visioni spesso inconsuete.

Il canzoniere di Rino è materia viva, vibrante e, quindi, esplorabile.

Qual è la tua canzone o disco preferito di Rino Gaetano?
Il mio disco preferito di Rino Gaetano è il 33 giri del 1976 Mio fratello è figlio unico, secondo album del cantautore. È uno "dei 100 album italiani più belli di sempre", come ha affermato il Rolling Stone Magazine nel 2012.

In questo disco Rino è in gran forma, i suoi testi si trasformano in magneti per gli ascoltatori più giovani e per le radio libere, che adottano il cantautore crotonese come loro ambasciatore ideale.

C'è un aneddoto che vorresti raccontare riguardo Rino Gaetano che non hai incluso del tuo libro?
Rino Gaetano scriveva già da alcuni anni le sue canzoni, ma non aveva affatto intenzione di cantarle. Voleva essere un autore tout court.

Il giorno della sua audizione con il leggendario discografico Vincenzo Micocci della It Records, Rino si presentò con un suo amico e disse: "Ecco, lui è il mio cantante!".

Riteneva che la sua voce fosse sgraziata e "convincerlo a cantare non fu semplice, fu un lavoro estenuante" come ha ricordato Stefano Micocci, figlio di Francesco e nipote del producer Vincenzo.  

Ci saranno appuntamenti per la presentazione del libro? (sia online che fisici)
Abbiamo organizzato una prima presentazione lo scorso 2 giugno a Milano, negli spazi dello Spirit di Milan, davanti a quasi mille persone.

Il libro sarà presentato anche a Napoli il prossimo 1 luglio alle ore 17.00, nelle sale del Palazzo Reale che si affaccia su Piazza del Plebiscito nella giornata di apertura del salone Napoli Città Libro. Sono in programmazione altre presentazioni a Roma, città in cui Rino ha lavorato e ha vissuto, ma anche in rassegne come "Capri e Altrove", in Puglia e in Abruzzo.

Stai lavorando a qualche altro progetto che vuoi raccontare brevemente?
In questo periodo sto seguendo la pre-produzione della versione in lingua inglese del mio penultimo libro, "007 Operazione Suono" (uscito per Rogiosi Editore nel 2020), volume che esplora il mondo delle colonne sonore dei film della saga James Bond.

L'edizione inglese del libro dovrebbe uscire a settembre per il mercato internazionale, in concomitanza con l'uscita del film "No Time to Die", venticinquesimo capitolo del franchise di 007.

Due sono i progetti editoriali su cui punterò l'attenzione nel 2022, ma è ancora troppo presto per rivelarli!


MICHELANGELO IOSSA è giornalista, critico musicale e docente di Musicologia.
Collabora da tempo con alcune importanti testate giornalistiche come Corriere del Mezzogiorno / Corriere della Sera, L'Economia del Corriere, Sette, con The Way Magazine e con alcune trasmissioni televisive della fascia notturna di Rai Uno.