Fino al 21 Gennaio 2018 è possibile visitare presso il Palazzo Delle Esposizioni di Roma, la mostra Mangasia: Wonderlands of Asian Comics.

La mostra, inagurata proprio in concomitanza con Romics, il Festival Internazionale del fumetto, animazione, cinema e games che si è svolto dal 5 all' 8 ottobre presso la Nuova Fiera di Roma, vive con questa esposizione proprio nel cuore della città, dove probabilmente i manga (i tradizionali fumetti giapponesi) non sono mai stati prima.


Questa importantissima mostra, che in realtà è una anteprima mondiale, offre al pubblico una panoramica di ciò che è il fumetto in oriente. Non solo dunque Giappone, ma anche Cina e India, alla scoperta di autori, fumetti, tavole e tanto altro in produzione (nel passato e nel presente) del fumetto asiatico.

Il percorso espositivo di divide in sei sezioni tematiche, spaziando attraverso il linguaggio del fumetto che si pone come chiave per raccontare non solo storie fantasiose, ma anche storie della tradizione culturale dei singoli paesi (mescolando così fantasia e culti religiosi talvolta), ma anche gli anni delle guerre mondiali, passando inoltre per lo sport e terribili (ma al contempo affascinanti) creature mostruose che ormai abbiamo imparato a conoscere anche qui in Italia.

Tra le tavole presenti in mostra, sicuramente avrete modo di notare personaggi di anime e fumetti noti anche in Italia (One Piece, Doraemon, etc), ma soprattutto ci sarà l'occasione per conoscere personaggi e storie "inedite" qui da noi, ma che in oriente sono un vero e proprio cult.


Oltre alle tavole vi sono anche volumi di fumetti, ma ci sono anche delle riviste giapponesi da sfogliare; queste particolari riviste contengono diverse storie a fumetti, nonchè numerosissime pubblicità. Questi sono recenti, ma pur sempre contraddistinguono il culto del fumetto asiatico nella loro espressione popolare.

All'interno della mostra è possibile anche ammirare una scrivania vintage di un ipotetico disegnatore asiatico, in confronto con quella di un disegnatore moderno, che ormai utilizza il pc e la tavoletta grafica per realizzare le sue opere.


Una interessante e divertente sezione, nonchè più interattiva per il pubblico, è quella riguardante l'ultima parte della mostra, dove sono presenti vestiti di eroine e cosplay, filmati di giovani idol digitali (ovvero delle giovanissime teenager che diventano idoli, famosissime, e che catturano il pubblico grazie al loro aspetto fisico, seguitissime da migliaia di fans) ma anche spezzoni di film d'animazione, per concludere con alcune riproduzioni di bambole gigante.


Ma è alla fine che il pubblico può sbizzarrirsi ed entrare a contatto con il virtuale: grazie a uno schermo e a una speciale tecnologia commissionata dal Barbican Centre e realizzata da Shōji Kawamori, mecha designer di successo, potrete impersonare il Mechasobi, pilotando così un gigantesco robot, attraverso la tecnologia del body tracking. Il robot seguirà tutti i vostri movimenti.

La mostra è curata da Paul Gravett e da un team di oltre venti esperti, esplorando il fumetto attraverso opere provenienti da Giappone, Corea del Nord e Corea del Sud, India, Cina, Taiwan, Hong Kong, Indonesia, Malesia, Filippine e Singapore, e da paesi emergenti in questo settore come Bhutan, Cambogia, Timor Est, Mongolia e Vietnam.


L'esposizione è promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale, organizzata dall'Azienda Speciale Palaexpo, presentata e curata dal Barbican Centre di Londra in collaborazione con The Next Exhibition.

Per maggiori informazioni, vi invitiamo a consultare il sito del Palazzo delle Esposizioni.