l 29 settembre si celebra la Giornata del Maneki Neko:
il “gatto portafortuna” simbolo del Giappone che racconta l’amore per i felini
Per celebrare la giornata: tre idee ispirate alla tradizione del Sol Levante e una sorpresa golosa al Crazy Cat Cafè di Milano e al Romeow Cat Bistrot di Roma.
Figura inconfondibile con la zampetta alzata, il Maneki Neko (招き猫) – il “gatto che chiama” e che porta buona sorte – è da secoli un’icona della cultura giapponese. Non tutti sanno che proprio in Giappone esiste una giornata speciale per celebrare il “gatto della fortuna”: il 29 settembre. Un’occasione per riscoprirne origini e significato, ma soprattutto per celebrare in stile giapponese i gatti, compagni di vita che portano gioia a milioni di persone.
“Il Maneki Neko rappresenta un messaggero silenzioso della cultura giapponese e di un rapporto armonico con gli animali” afferma Eleonora Pinello, veterinario di Inaba, storica azienda giapponese di snack e alimenti di alta qualità per i gatti. “La sua figura ci ricorda che i gatti non sono solo compagni affettuosi, ma anche creature antiche, avvolte da un’aura di mistero e venerazione. Da secoli, l’uomo li contempla con rispetto, riconoscendo in loro un’indole indipendente e predatoria. Non sono solo animali da compagnia, ma spiriti liberi custodi di una dignità che impone ammirazione e rispetto dei loro spazi, più che possesso.”
Maneki Neko: tutti l’hanno visto, pochi lo conoscono.
Simbolo di prosperità e fortuna, il “gatto portafortuna” affonda le sue radici nelle leggende giapponesi. Secondo quella più diffusa, un tempo, un samurai vide un gatto che, con la zampa, sembrava invitarlo ad avvicinarsi al tempio sotto la pioggia. Poco dopo, un fulmine colpì l’albero sotto cui si era riparato: il gesto del gatto gli salvò così la vita. Da allora, indicativamente intorno al XVII secolo, il gatto con la zampa alzata è diventato un simbolo propiziatorio ancora oggi diffusissimo nelle case e negli esercizi pubblici giapponesi. Sebbene sia spesso associato a una generica cultura asiatica, si tratta di un’icona profondamente nipponica, che nel tempo ha superato i confini culturali, diventando - anche in Italia - un segno affettuoso di invito, protezione e simpatia felina.
Perché proprio il gatto? Perché il felino è al centro della cultura giapponese da secoli. Considerato un animale sacro sin dall’antichità, è stato per secoli protettore dei templi e delle risaie, in quanto capace di allontanare i topi. Tuttora mantiene un fascino misterioso, quasi magico, e viene rispettato e rappresentato in ogni ambito della vita privata e pubblica, dalla moda al design. Non a caso, è l’animale domestico più diffuso in Giappone, complice la sua capacità di trasmettere energia positiva e portare benessere.
Tre idee per festeggiare il Maneki Neko Day col proprio gatto… in stile giapponese.
“La felicità del gatto nasce prima di tutto dal sentirsi compreso, rispettato nei suoi tempi e nei suoi spazi, e coinvolto nella vita familiare” spiega la dottoressa Pinello. Routine stabili, che rassicurano e riducono lo stress, gioco quotidiano, per stimolare corpo e mente, accesso a zone per lui considerate sicure e posizionate tendenzialmente in alto, dove poter osservare in tranquillità, uniti ad un’alimentazione sana e gustosa e a momenti di condivisione sono le basi per il benessere del gatto. "Il benessere del gatto non è solo una questione fisica, ma anche relazionale e comportamentale. Un gatto appagato è un compagno più aperto, affettuoso e sereno. È importante dedicarsi a lui in modo consapevole, e costruire un legame profondo fatto di rispetto e reciprocità".
Ecco allora tre idee per regalare felicità al gatto, ispirate a tradizioni giapponesi legate al rispetto per gli animali, alla cura quotidiana e all’armonia della casa:
- Creare uno “spazio sacro” per il gatto, in stile tokonoma. Nel design tradizionale giapponese, il tokonoma è una nicchia della stanza posta su un livello rialzato destinata a oggetti preziosi, simboli di bellezza e contemplazione.
- L’idea per il gatto: Creare un angolo tranquillo della casa per il gatto, arredato con una cuccia sopraelevata, una coperta morbida, magari vicino a una finestra con il suo gioco preferito. “Per una vera coccola, deve essere un luogo in cui si senta al sicuro, non disturbato e da cui possa osservare il mondo. Creare uno spazio esclusivamente dedicato al gatto non è un vezzo, ma una vera e propria esigenza di benessere psicofisico per l’animale. I gatti sono creature territoriali, sensibili ai cambiamenti e ai rumori, e traggono enorme beneficio dalla possibilità di rifugiarsi in un ambiente che percepiscono come sicuro e prevedibile. Questo spazio dovrebbe essere allestito tenendo conto delle sue esigenze etologiche: aree sopraelevate per l’osservazione, nascondigli dove sentirsi protetto, tiragraffi per marcare il territorio, e punti di riposo lontani da fonti di stress. Un ambiente così concepito non solo riduce l’ansia e i comportamenti indesiderati, ma migliora sensibilmente la qualità della vita del gatto, favorendo una convivenza più serena con le persone con cui vive.”
- Regala il suono del relax, ispirato ai furin. I furin sono campanellini a vento giapponesi che producono suoni delicati e rilassanti, spesso usati per creare un’atmosfera serena durante l’estate.
- L’idea per il gatto: Stimolare il gatto con giochi sonori delicati - come palline tintinnanti o bastoncini con campanellini - oppure mettere musica rilassante come “rumori bianchi” nel corso della giornata. “Il suono giusto può calmare, creare routine e migliorare l’umore dell’amico felino” Anche la stimolazione sensoriale gioca un ruolo importante: molti gatti sono incuriositi da giochi che emettono suoni leggeri, come fruscii o tintinnii, che ricordano quelli delle prede. Tuttavia, è fondamentale evitare rumori troppo forti o improvvisi, che possono risultare fastidiosi o stressanti. Alcuni gatti, invece, si mostrano rilassati all’ascolto di suoni naturali riprodotti – come il canto degli uccelli o il rumore della pioggia – se inseriti in un contesto tranquillo: in questi casi, la natura 'artificiale' può contribuire a creare un'atmosfera rassicurante e favorire il rilassamento.”
- Creare il “momento Churu” in pieno spirito omotenashi. Il concetto di omotenashi rappresenta l’arte e la cultura dell’ospitalità giapponese, fatta di gesti premurosi e attenzione ai dettagli che mirano ad anticipare i bisogni dell’ospite per offrirgli un’esperienza unica.
- L’idea per il gatto. Trasformare il momento dello snack in un’occasione di relazione autentica: lo si può fare sedendosi vicini e proponendo direttamente dalla propria mano uno snack goloso e sano, come Churu – linea di snack cremosi, ipocalorici e di altissima qualità che contengono ingredienti della tradizione giapponese.“Offrire uno snack al gatto direttamente dalle proprie mani tramite lo stick può aiutare a rafforzare l’associazione positiva che ha con l’umano che vive con lui, percependolo come una fonte di sicurezza, benessere e appagamento. Inoltre, l’alimentazione interattiva rappresenta un’ottima opportunità per intrattenere il gatto, stimolandolo sia fisicamente che mentalmente con effetti benefici sul suo equilibrio complessivo” chiarisce Pinello.
In vista del Maneki Neko Day, domenica 28 settembre due neko café italiani – il Crazy Cat Café di Milano e il Romeow Cat Bistrot di Roma – celebreranno la giornata con delle golosità firmate Inaba.
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