Il
28 maggio 2025 dalle 18 alle 21, presso lo Spazio Musa di Torino, la
Fondazione The Plot inaugura il suo primo evento pubblico con la mostra
“The Plot #1” , una giornata dedicata al dialogo tra arte e neuroscienze comportamentali.
La
Fondazione The Plot, nata dall'idea dell'artista Giangiacomo Rocco di
Torrepadula, si propone di svelare – attraverso il linguaggio universale
dell'arte – i meccanismi cerebrali che plasmano i comportamenti umani
, con particolare attenzione alle radici di paure, stereotipi e
pregiudizi. Il progetto si sviluppa su due binari paralleli: la
produzione di eventi artistici di grande impatto e un lavoro capillare
nelle scuole, dove seminario conoscenza tra i giovani per costruire una
società più giusta e consapevole, sempre chiedendo una restituzione
artistica. The Plot #1, la prima mostra della fondazione:
La mostra The Plot #1 parte
dal filone Educational delle attività della Fondazione e raccoglie le
opere artistiche prodotte dagli studenti che, insieme ai loro
insegnanti, hanno partecipazione ai laboratori dedicati alle
neuroscienze comportamentali . Le scuole che hanno
aderito e che esporranno sono: l'Istituto Comprensivo Antonelli
Casalegno di Torino; le sedi della Scuola Internazionale di Comics di
Torino e di Milano; l'Istituto Ven. A Luzzago di Brescia. In mostra anche 100 cartoline inedite del progetto A Postcard for Floyd , pervenute dopo la tappa torinese di quel progetto avvenuto proprio un anno fa nella medesima sede.
In mostra il 28 maggio saranno esposte oltre 150 opere tra disegni, illustrazioni, collage, incisioni, reels e installazioni
, tutte prodotte dagli oltre 100 studenti che, insieme ai loro
insegnanti, hanno partecipazione ai laboratori organizzati dalla
Fondazione. Questi, tenuti da Giangiacomo Rocco di Torrepadula, hanno
affrontato argomenti quali gli stereotipi, i bias, le fake news e hanno
offerto gli strumenti forniti dalle scoperte delle neuroscienze
comportamentali per superarli. Il messaggio che unisce tutte queste
opere è semplice ma efficace: rivelare le trame del cervello umano per
non subirne gli automatismi, per impararle e comprenderli, così da poter
scrivere una nuova trama ed essere più liberi. The Plot #1, la genesi della prima mostra e della Fondazione:
Il lavoro di Giangiacomo prese il via a seguito della morte a Minneapolis dell'afroamericano George Floyd nel 2020 . Con lo scopo di generare una riflessione corale sul problema del razzismo, l'artista ha avviato un progetto di mail art partecipativo spedendo centinaia di cartoline, chiedendo ai destinatari di restituirle con una propria riflessione personale. Sono pervenute ad oggi oltre 500 cartoline
con i contributi di nomi noti quali: Michelangelo Pistoletto, Oliviero
Toscani, Max Casacci dei Subsonica, Andy dei Bluvertigo, Gad Lerner,
Cristiana Capotondi, Maurizio Galimberti, Maurizio De Giovanni, solo per
citarne alcuni. Nel 2024 ne è nato un libro edito da Skira A Postcard for Floyd con l'art Direction di Pier Paolo Pitacco, distribuito in tutto il mondo.
L'artista stava da tempo approfondendo le neuroscienze comportamentali
per capire le radici dei nostri comportamenti, impegnandosi a diffondere
questa conoscenza attraverso l'arte, con il coinvolgimento soprattutto
delle fasce più giovani e permeabili. Da questo impegno è nata l'idea della Fondazione, annunciata nel 2024 e avviata lo scorso gennaio .
La Fondazione vanta una squadra completa e di prestigio.
Il mondo dell'arte è rappresentato oltre che da Giangiacomo da
personaggi come Nicolas Ballario, un grande divulgatore di arte
contemporanea (es.: Sky Arte, RaiRadioUno), Chiara Ferella Falda,
curatrice e produttrice di grande esperienza, Pier Paolo Pitacco,
pluripremiato art director. Il mondo della scienza è rappresentato
da un gruppo di tre neuroscienziati: il prof. Salvatore Maria Aglioti,
comportamentalista della Sapienza di Roma, il prof. Colucci d'Amato,
neuropatologo dell'Università Vanvitelli e il dott. Lorenzo Silla. A
loro si aggiunge l'ing. Alice Ravizza, esperta in bioetica e sulle
tematiche regolatorie connesse all'IA. La componente economica è
assicurata dal contributo del Prof. Domenico Siniscalco, economista con
grande esperienza di Fondazioni (già ministro del tesoro e governatore
della Banca d'Italia), di Franco Broccardi, commercialista con
specializzazione sul terzo settore in ambito artistico e Gianpiero De
Mestria, imprenditore e startupper, oltre che dallo stesso Giangiacomo
(che è un ex economista, con oltre 20 anni di esperienza come startupper
tra l'Italia e San Francisco). I laboratori artistici a contatto con gli studenti:
I
laboratori, con l'ausilio dei rispettivi insegnanti, si svolgono sulla
base di tre tracce: 1) l'arte dell'ascolto; 2) oltre gli stereotipi di
genere; 3) unità nella diversità . Le attivitÃ
affrontano in maniera pratica i problemi del pregiudizio e della paura,
che sono alla base delle discriminazioni. Il
lavoro si incentra sull'ascolto e l'empatia come possibile soluzione,
utilizzando l'approccio delle neuroscienze comportamentali e le
applicazioni in ambito artistico per favorire elaborazioni inedite
attraverso i canali espressivi della pratica artistica. I pregiudizi e le paure hanno una base fortemente emozionale, vengono quindi affrontati con la forza delle suggestioni emotive.
Le neuroscienze comportamentali hanno rivelato molto sui meccanismi dei
pregiudizi e, più a monte, della paura che, d'altro canto, è stata
fondamentale nell'evoluzione dell'essere umano per reagire ai pericoli.
Nei secoli la società si è evoluta in modo sempre più veloce, mentre il
cervello è rimasto sostanzialmente immutato. Esso opera applicando,
ancora oggi, gli stessi meccanismi utili alla sopravvivenza nell'etÃ
della pietra; le
reazioni agli stimoli della società contemporanea risultano di sovente
eccessivi, innescando spesso paure sovradimensionate rispetto ai
pericoli reali . Questi stimoli funzionano a livello inconscio in maniera automatica, alimentando pregiudizi e condizionamenti.
Il dilagare delle tecnologie digitali e dei social media favorisce tali
suggestioni, spesso assottigliando il confine tra reale e virtuale. Il
tema delle fake news è uno degli esempi che spiegano ai partecipanti
proprio tali processi. Le neuroscienze contribuiscono a spiegare
perché tutte le volte che ci si imbatte in persone o situazioni nuove e
diverse il disagio sia inevitabile. Ma il cervello dispone di tutti gli
strumenti necessari a tali superare condizionamenti. L'ascolto e
l'empatia sono tra i più potenti mezzi contro questo disagio. Ma cosa
sono veramente l'ascolto e l'empatia? Come funzionano? Quali limiti o
difficoltà possono riscontrare? Come possono svilupparsi? La
Fondazione The Plot propone numerosi spunti di riflessione che si
concretizzano in pratici momenti di lavoro partecipazione, sempre con
una restituzione artistica. Scheda: Titolo del progetto: The Plot #1 di: Giangiacomo Rocco di Torrepadula e Fondazione La Trama Con la partecipazione delle scuole: Istituto Comprensivo Antonelli Casalegno di Torino Scuola Internazionale di Comics di Torino Scuola Interazione di Comics di Milano Istituto Ven. A Luzzago di Brescia
Unica data: 28 maggio, ore 18.00 - 21.00 Ingresso libero Luogo: Spazio Musa , via della Consolata, 11/E – Torino
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