"Paradossi Universali" è il titolo di Nathan Never 401, l'albo a fumetti edito da Sergio Bonelli Editore, in uscita il 17 Ottobre.

Viaggi nel tempo, anomalie dimensionali e il ritorno di Angelita e della Squadra Beta nel prologo al team up tra Martin Mystère e Nathan Never che comincerà il mese prossimo su Martin Mystère 417!


In questa intervista a Adriano Barone, sceneggiatore, scopriamo di più su questa storia e su alcuni dei nuovi progetti di Adriano Barone.



SDC - "Paradossi Universali" è il titolo dell'albo numero 401 di Nathan Never, il fumetto targato Sergio Bonelli Editore. In quale universo si tufferà il lettore, assieme al protagonista?
Adriano Barone -
Sarà la linea temporale della serie regolare di Nathan Never, ma vedremo anche degli scorci del "futuro ancora più futuro" di … Generazione Futuro, una serie parallela cominciata nell'albo "I nuovi eroi", Agenzia Alfa 14 del 2006, proseguita in Agenzia Alfa 19 e 25 e momentaneamente conclusasi in Universo Alfa 18 del 2016.

SDC - Realtà in frantumi, anomalie temporali, viaggi nel tempo. Qual è dunque la realtà?
Adriano Barone - Se rispondessi in maniera precisa, sarebbe uno spoiler enorme. 

Quello che posso dire è che la causa della "crisi" che vedremo nella linea temporale di Generazione Futuro è generata proprio dalla minaccia che verrà affrontata da (anzi, "dai") Nathan e Martin nel team-up che partirà da Martin Mystère 417.

Per il resto, diciamo che c'è un'apparente idea di ret-con che spiega il funzionamento, nello specifico, dell'universo di Nathan Never… ma in realtà quest'idea era già presente da anni nelle testate dedicate all'Agente Speciale Alfa: basta rileggere con molta attenzione le pagine finali del secondo team up tra Nathan Never e Martin Mystère, "Il segreto di Altrove", che risale al 2001.

Se invece la domanda è intesa in senso generale… ah, non saprei, la filosofia dibatte da anni sulla natura del reale, le neuroscienze contestano il fatto che il nostro cervello possa davvero percepire cosa sia la realtà, e sulla domanda "cosa è reale e cosa no" Philip K. Dick ci ha costruito una carriera letteraria.
 


SDC - In questo volume tornano Angelita e la Squadra Beta, in un prologo che anticipa il team up tra Martin Mystère e Nathan Never, che inizierà con il numero 417. Quale sarà dunque il futuro di Nathan Never?
Adriano Barone - Non so nulla di quello che succederà nella serie regolare che è saldamente nelle capaci mani di Medda e Vigna

Chiaramente subito dopo il 401 inizierà appunto il team up… che però non influenzerà né il futuro di Nathan Never né quello di Martin Mystère né delle altre testate Bonelli, ma non farà altro che creare un affresco più coordinato del Multiverso Bonelli: per altro coordinato in maniera molto "soft", nel senso che se si vorrà fare riferimento al "piano di realtà" di cui parlo, sarà possibile farlo, ma questo non farà assolutamente cambiare il modo in cui i colleghi scriveranno in futuro le storie di ogni singola testata (anzi, sarebbe stato scorretto creare un "fardello narrativo" che potesse influenzare, anche in minima parte, la libertà di ciascun sceneggiatore sui diversi titoli della casa editrice).

SDC - Quali sono state le tue fonti di ispirazione per la scrittura di questo albo?
Adriano Barone - Devo dire che probabilmente l'unica ispirazione indiretta e molto leggera è stata la serie tv Doctor Who. Se dicessi quale episodio, probabilmente sarebbe spoiler.

Ma vediamo quanto sono nerd i vostri lettori e chi si va davvero a ripescare quelle puntate: parlo del doppio finale della terza stagione del reboot, quello con il Master interpretato da John Simm. "Vote Saxon".

Per il resto, mi sono limitato a portare a compimento o a proseguire alcune sottotrame già esistenti, e a ripescare alcuni personaggi già apparsi in passato che si inserivano organicamente nella trama.


SDC - I viaggi nel tempo e gli universi paralleli sono da sempre alcuni degli argomenti più stimolanti e "fantasiosi" sui quali la letteratura corre, attingendo talvolta dalla realtà. Viaggeremo nel tempo in futuro?
Adriano Barone - Credo che anche alla luce delle più recenti scoperte della fisica quantistica, la risposta sia "no". Grazie all'effetto relativistico sul "tempo biologico" dell'essere umano se si viaggiasse a velocità prossime a quelle della luce, al ritorno al punto di partenza, si scoprirebbe che sono passati decenni o secoli mentre il tempo passato per chi ha viaggiato nello spazio è stato minimo.

Ma questa è l'unica forma ipotizzabile di "viaggio nel tempo" in base alle nostre conoscenze attuali. Poi non sono un esperto, e potrei sbagliarmi, ma se lo dice Brian Cox, fidatevi almeno di lui.

 
SDC - In che modo ti sei coordinato con il disegnatore Max Bertolini? Gli hai fornito alcune specifiche in particolare?
Adriano Barone - Questa storia è stata scritta paradossalmente (scusate, non ho resistito) dopo il team up, e il team up, che cita più di 30 albi, mi ha portato a citare numerose vignette di albi passati.

Quindi ho mantenuto il mio metodo di creare cartelle di reference piuttosto nutrite, sia di riferimenti grafici esterni (soprattutto per quanto riguarda la fisica quantistica) sia soprattutto per gli albi del passato a cui si fa riferimento.

In questo Bonelli Digital Classic è stato uno strumento di lavoro eccezionale, perché trovi subito l'albo che cerchi, fai lo screenshot e permetti di avere la reference precisa al disegnatore.

Max è poi un maestro dello storytelling, della spettacolarità e dei layout dinamici: dato che amiamo entrambi i comicbook americani, è bastato dirgli che non c'era affatto bisogno di seguire la classica gabbia bonelliana, e penso che per lui sia stato un invito a nozze, vista la dinamicità incredibile delle tavole che ha prodotto.

Non dovrei essere io a dirlo, ma ha fatto davvero un gran lavoro, e penso proprio che i lettori ne resteranno molto colpiti.

SDC - Con la minaccia dei Tecnomorfi, i protagonisti si domandano come essere felici, sapendo che quella felicità momentanea, dell'attimo vissuto, può non essere più tale conoscendo ciò che la potrà alterare. Qual è il segreto per essere felici?
Adriano Barone - Se lo sapessi, ci scriverei un libro e diventerei miliardario.

Scherzi a parte, penso qualcosa di molto ovvio, ovvero che la felicità non sia uno stato permanente, ma si realizzi solo in brevi momenti che intervallano esistenze che passano dal monotono al deprimente: e pertanto è quello a cui aneliamo inevitabilmente, quando la raggiungiamo dura poco, e così abbiamo la spinta per cercare un altro, successivo, momento di felicità; quindi banalmente, costituisce la nostra spinta per andare avanti.

In questo desiderio è nascosto, in parte, anche dell'egoismo, ed è per questo che cerchiamo di essere felici anche se sappiamo che nel mondo ci sono guerre e genocidi, o persone che muoiono di fame.

Dovrebbe essere impossibile essere felici se si fosse empatici con l'intera umanità, ma come meccanismo di sopravvivenza, ci permettiamo di essere felici anche in un mondo profondamente imperfetto e pieno di sofferenza.

È egoista, è un privilegio, ma è un bisogno direi biologico molto profondo. E da un punto di vista etico, è un paradosso.

Un concetto che quindi ricorre per tutto Nathan Never 401 secondo diverse modalità.

SDC - Quale sarà la prossima storia che potremmo leggere?
Adriano Barone - Subito dopo Nathan Never 401, in uscita il 17 ottobre, dal 25 dello stesso mese i lettori potranno trovare in libreria Mr. Evidence 5, lo psycho-thriller che sto scrivendo con Fabio Guaglione. Dato che si tratta di una miniserie di 8 numeri, entriamo nella seconda e ultima metà della storia.

Poi ovviamente l'appuntamento è in edicola con Martin Mystère 417 a novembre.

Ma prima della seconda parte del team up, sempre a novembre, i lettori potranno trovare in edicola il numero 1 di Nathan Never/Justice League.

Quindi usciranno in quattro mesi otto albi sceneggiati o co-sceneggiati da me: Nathan Never 401, Martin Mystère 417, Nathan Never 402, 403, 404, Nathan Never Justice League 1 e 2, e Mr. Evidence 5.

Nel 2025 dovrebbe finalmente vedere la luce negli Stati Uniti per Dynamite Entertainment "Overruled", miniserie che ho scritto con Luca Blengino e Davide Caci per i disegni di Alberto Locatelli.

In realtà a novembre 2024 uscirà anche un progetto non a fumetti di cui sono particolarmente orgoglioso, ma di cui non posso parlare fino a che non inizierà la promozione ufficiale.

Sono molto soddisfatto, è un medium a cui non avevo mai lavorato prima ed è diretto a un pubblico più mainstream di quello a cui mi rivolgo di solito. Chissà come verrà accolto.
 


SDC - Quali saranno i prossimi appuntamenti con i lettori? Sarai presente a Lucca Comics and Games?
Adriano Barone - Spero che verrà presto annunciato il firmacopie di Nathan Never 401 con Max Bertolini presso il Bonelli Store di Milano.

Per ora la data fissata è il 16 ottobre, così sarà anche un'anteprima. Ma seguite la pagina Facebook del Bonelli Store per avere la conferma definitiva.

Per quanto riguarda Lucca Comics and Games… nel momento in cui scrivo queste righe, non so rispondervi. Sto attraversando un momento molto complicato per quanto riguarda la mia salute, e sono in attesa di conoscere la data di un'operazione chirurgica che potrebbe avere luogo proprio poco prima o durante Lucca, e questo ovviamente mi impedirà di esserci. L'operazione dovrebbe essere super sicura, ma dato che sono fatalista, considero anche l'ipotesi (che spero sia molto remota) che il team up potrei non vederlo stampato in tutto o in parte.

Ammetto che la prospettiva mi fa molto ridere.

Vanitas vanitatum et omnia vanitas. Se sopravvivo, vi faccio sapere.


Nathan Never N° : 401
Titolo: Paradossi universali
"Volti che tornano dal passato e uno che arriva dal futuro per svelare i segreti della nascita dell'universo di Nathan Never!"
Formato: 16x21 cm, b/n
Pagine: 96
Codice a barre: 977112157304940401
Uscita: 17/10/2024

Soggetto:Sceneggiatura: Disegni: Copertina: