E' la più importante manifestazione italiana dedicata ai giochi "analogici" - da tavolo, di ruolo, di miniature, dal vivo, di carte, per gli appassionati come per famiglie - il segmento che cresce maggiormente nel mercato dei giocattoli, con un incremento previsto del 13% da qui al 2026. Play - Festival del Gioco coniuga il gioco con la riflessione culturale e ospita enti prestigiosi che hanno scelto il medium ludico per divulgare conoscenza, nel 50esimo anniversario della nascita dei giochi di ruolo: dall'Istituto Nazionale di Astrofisica a quello di Fisica Nucleare, dall'Istituto di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale fino al CICAP e alla Scuola IMT Alti Studi Lucca, oltre a cinque atenei italiani in cui il gioco è oggetto di studio (Università di Modena e Reggio Emilia, Bologna, Firenze, Genova, Torino). Il festival è una grande ludoteca che si sviluppa su 28mila metri quadrati con oltre 200 espositori e altrettante novità editoriali, 2.500 tavoli di giochi da provare gratuitamente e più di 300 eventi in programma con grandi ospiti come David "Zeb" Cook, uno dei più grandi creatori di giochi di ruolo, proprio nel 50esimo compleanno di Dungeons & Dragons. L'appuntamento con Play è dal 17 al 19 maggio a ModenaFiere, obiettivo: far conoscere a tutti la potenza educativa del gioco
Stimolo intellettuale e creativo o puro divertimento. Fuga in mondi lontani o trasformazione fantasiosa di esperienze quotidiane. Soprattutto occasione di incontro e socialità. In un mondo pieno di schermi pare sempre più forte il bisogno di svagarsi senza per forza fissare un monitor, e i giochi analogici aiutano a cambiare prospettiva: i giochi da tavolo hanno conosciuto un rilancio di fama e diffusione, e il settore dei board game non è mai stato vivace quanto oggi.
I numeri sorprendono: secondo una ricerca di Polaris Market Research, nel 2024 il comparto vale oltre 18 miliardi di 
dollari e nel 2032 il giro d'affari supererà i 42 miliardi di 
dollari. Il Global Board Games Market Report valuta per il settore un 
tasso di crescita pari al + 13 per cento da qui al 2026 
(contro il + 11 per cento dei videogiochi).
Anche nel nostro paese il trend è ugualmente positivo, con un mercato che ogni anno sforna ben 800 nuovi 
titoli, conferma di grande vivacità di un settore al quale la 
Modena da oltre un decennio dedica l'intero quartiere fieristico, Play -
 Festival del Gioco (www.play-modena.it),
 che torna dal 
17 al 19 maggio a ModenaFiere: circa 28mila metri quadrati di area 
coperta in cinque diversi padiglioni, più di 200 espositori, sessanta 
associazioni coinvolte, una cinquantina di ospiti tra cui star 
internazionali del gioco da tavolo, 2.500 tavoli pronti per giocare, 
7.000 sedie, migliaia di titoli tra grandi classici, ultime novità e 
anteprime mondiali, incontri e convegni sul ruolo fondamentale 
del gioco nella nostra vita. 
"Ruolo, narrazione ed esperienza" sono le parole chiave di questa 15esima edizione che cade nel 50° anniversario della 
nascita del Gioco Di Ruolo. Il 1974, anno in cui sono state 
pubblicate per la prima volta le regole di Dungeons & Dragons, segna
 infatti questo anniversario. In questa occasione il Festival 
propone una riflessione sul gioco inteso sia come Ruolo che si vive 
giocando sia come ruolo che il gioco ha nella nostra società, Narrazione
 del gioco e col gioco ed Esperienza intesa come esperienza 
vissuta giocando e come insegnamento. L'evento sarà un'occasione unica 
per festeggiare tutti i giochi di ruolo, cui sarà dedicato l'intero 
padiglione B, con iniziative indimenticabili.
In 
questo contesto si inserisce l'ospite d'onore: David "Zeb" Cook, uno dei più grandi artefici di GDR fin dagli anni '80 nonché il leggendario autore della prima "Blue box" di Dungeon & 
Dragons.
Organizzato da ModenaFiere in collaborazione con Ludo Labo e il 
supporto di Club TreEmme, La Tana dei Goblin e altre decine di 
associazioni ludiche italiane, Play si 
svolge nel quartiere fieristico della città emiliana: una full immersion
 con decine di opportunità per divertirsi e stare insieme, scoprire 
nuove proposte e conoscere quanto il gioco costituisca, 
prima di tutto, un momento di socialità ed espressione creativa, utile 
anche per comprendere meglio il mondo che ci circonda, a partire dalla 
scienza e dalla storia.
Oltre ai gamers, Play 
ospita chi i giochi li inventa, li realizza e li distribuisce, e anche 
chi ci lavora costruendo progetti di ricerca innovativi basati sul 
gioco, negli ambiti disciplinari più vari. A conferma del 
ruolo fondamentale del gioco nei processi di apprendimento e studio, 
quest'anno Play conta sulla collaborazione di alcuni dei più importanti 
enti di ricerca italiani che sono presenti con le loro 
proposte in un'area scientifica dedicata per mostrare come sempre di più
 il gioco risulta essere uno strumento efficace per fare ricerca e 
didattica: l'Istituto Nazionale di Astrofisica 
(INAF), l'Istituto Nazionale di Fisica Nucelare (INFN) e l'OGS di Trieste, ovvero l'Istituto Nazionale di Oceanografia e di 
Geofisica Sperimentale. Presenti anche cinque atenei italiani in cui il gioco è oggetto di studio: l'Università di Modena e Reggio Emilia, di Bologna, di Firenze, di Genova e quella 
di Torino. In questo padiglione "scientifico" anche l'Azienda USL di Modena propone progetti legati al "buon gioco" grazie alla collaborazione dei dipartimenti di Dipendenze 
Patologiche, Psichiatria e Neuropsichiatria infantile.
Ma come si spiega questo boom dei giochi da tavolo? "In tempi 
in cui tutto si fa online i board game offrono uno 
stimolo in più a incontrarsi di persona, ad aggregarsi; ma soprattutto 
stimolano la creatività e riducono stress e impulsività poiché, prima di
 ogni mossa, è richiesta un'attenta riflessione sulle 
proprie azioni - spiega Andrea Ligabue, ludologo, game designer e direttore artistico di Play, che sottolinea anche come il gioco da tavolo alleni la competizione buona e, in 
alcuni casi anche lo spirito di squadra - Ne beneficia lo sviluppo 
cognitivo e migliorano le competenze sociali e relazionali visto che, ad
 essere letteralmente chiamate in gioco sono skills come 
memoria, problem-solving, senso critico, ma anche la capacità di 
dialogo, di ascolto e di comprensione. I giochi da tavolo, nello 
specifico, insegnano a rispettare i tempi degli altri, a comprendere e 
seguire le regole, a collaborare e anche, se si perde, a fallire".
Semplici, veloci, inclusivi: le carte vincenti dei 
board game, tra classici e novità
Una serie di analisi di base del target dei board games evidenzia 
che la maggioranza degli acquirenti oggi sono di età compresa tra 25 e 
39 anni, quindi la generazione dei Millennials, ovvero i nati tra il 
1981 e il 1996.
Accanto ai classici intramontabili come Risiko (Spin Master), 
Monopoly e Taboo (di Hasbro), si affiancano i più recenti party game, che sono i preferiti dal target dei giovani giocatori, come What Do You Meme? 
(Yas Game!) Exploding Kittens (Asmodee) e Nome in codice (Cranio Creations). Tra i passatempi più innovativi degli ultimi anni ci sono sicuramente anche le 
Escape room in gioco come Unlock! (Asmodee), Exit (Giochi Uniti) o Deckscape
 (DV Giochi). Ciò che distingue questi giochi più 
recenti da quelli della generazione dei boomer sono la velocità (le 
partite hanno una durata limitata, massimo 30 minuti), la semplicità (le
 regole sono facili e di immediata comprensione) e 
l'inclusività (tutti i giocatori proseguono fino alla fine della 
partita).
Proliferano poi i giochi di ruolo, anche quelli dal vivo: il più iconico rimane Dungeons & 
Dragons, che ha debuttato 50 anni fa, esattamente nel 1974, ma 
ha conosciuto un'impennata di vendite durante la pandemia. Tra gli 
evergreen vanno citati poi i giochi di miniature come 
Warhammer (prodotto dalla britannica Game Workshop) - e naturalmente i giochi di carte, il cui capostipite è Magic, il primo gioco di carte collezionabili del 
mondo.
Play - Festival del Gioco è una manifestazione
 organizzata da ModenaFiere in collaborazione con Ludo Labo, con il 
supporto di Club Tre Emme e La 
Tana dei Goblin. Il festival gode del patrocinio del Comune di Modena, 
Regione Emilia-Romagna, Università di Modena e Reggio Emilia, Università
 di Genova, Azienda USL di Modena. E' sponsorizzato da 
BPER Banca e Conad. Media partner: Gioconomicon, ioGioco.it
PLAY - ISTRUZIONI PER L'USO:
Dove: 
PLAY - Festival del Gioco 2024 si svolge all'interno del quartiere fieristico ModenaFiere in viale Virgilio 70. 
Quando: dal 17 al 19 maggio. Orari di apertura: venerdì 17 e sabato 19 
maggio dalle 9 alle 20,
domenica 19 maggio dalle 9 alle 19.
Biglietti: L'ingresso è gratuito per i bambini fino al compimento dei 10 anni e 
ridotto per gli under 18.
Tutte le info sull'acquisto dei biglietti di ingresso, pacchetti e riduzioni a questo link: 
https://www.PLAY-modena.it/
| Play 2024: giocare è una cosa 
seria. Dal 17 al 19 maggio a Modena torna il Festival del Gioco, per tutti | |
 

 
 
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