Eris edizioni diventa la casa editrice di Smack!, la fanzine annuale di Moleste, collettivo transfemminista che lavora per la parità di genere nel fumetto.
SDC - Dopo un breve periodo di autoproduzione, Eris edizioni diviene la casa editrice di Smack!. Come nasce questa collaborazione? Quanto è importante per il vostro collettivo?
Caterina Ferrante - Eris Edizioni è una casa editrice il cui catalogo si è inserito in maniera significativa nel discorso transfemminista. Per affinità a queste idee, ci è sembrato naturale e spontaneo proporre una collaborazione.
Quando abbiamo ricevuto la mail della casa editrice eravamo già nel pieno della lavorazione del numero uno ed è stato un sollievo vedere come abbiano supportato il progetto con entusiasmo e scelto di farci da rete. Ci hanno fornito strumenti essenziali per amplificare la nostra portata e arrivare un po' più lontano.
La casa editrice ha adottato una politica di accessibilità economica dando la priorità alla copertura delle spese vive: il lavoro del collettivo è totalmente volontario e il prezzo di copertina è il più basso possibile. Questo è significativo del come l'esigenza di portare avanti il discorso sia prioritaria, comune e condivisa.
SDC - Il file rouge del numero 1, uscito nella data simbolica del 6 gennaio, è il pelo. Come mai avete scelto questa tematica?
Caterina Ferrante - Eravamo interessatɜ a trovare qualcosa di trasversale all'esperienza di tuttɜ, un "oggetto" quotidiano. Abbiamo (ri)scoperto un florilegio di accezioni, declinazioni e interpretazioni simboliche, metaforiche, politiche che nascono trattenendo nel pensiero la parola "pelo" quel momento in più.
Ci interessava andare oltre all'associazione istantanea a "depilazione" ancora legata a doppio filo a quella di femminilità e di femminino.
Il pelo è qualcosa che cresce addosso a tuttɜ, è qualcosa che può imbiancare, incarnirsi, cadere, cambiare in base alle etnie, essere umano, animale, finto o vero. Talvolta, se mostrato, diventa gesto politico. Si presta alla generazione di soluzioni visive potenti, metafore, giochi linguistici, racconti seri o umoristici.
SDC - All'interno di Smack! si trovano fumetti, illustrazioni e testi. Autrici e autori emergenti, supportati e trainati da artiste e artisti affermate. Un mix di creatività che spinge alla riflessione.
Caterina Ferrante - La pluralità è nodale in Smack. È parte della nostra identità come collettivo e lo è anche della zine, a partire dal nome: "Smack!", nel fumetto, ha la duplicità onomatopeica sia del bacio che del pugno.
Rappresenta due sfaccettature di Moleste: l'essere un luogo di ascolto e accoglienza per le persone che hanno subito molestie all'interno del mondo del fumetto e al contempo l'essere un elemento di (re)azione molto diretto.
All'interno della rivista-contenitore ogni voce trova la sua forma, si serve degli strumenti del fumetto, della finta pubblicità, del racconto a flusso di coscienza, del saggio breve, dell'illustrazione libera, del monologo. Lo fa in modo serio e ironico, garbato e tranchant.
In questo numero si intrecciano 35 voci, con tutta la varietà e complessità sia di contenuti che di "segno" che ne deriva, e molte altre hanno contribuito e stanno contribuendo alla sua diffusione.
SDC - Collettivo Moleste, ricordiamolo, nasce come un megafono che amplifica le voci e il disagio subito. Insieme, ci si supporta e si spalancano portoni, facendo luce laddove si pensava non si riuscisse a penetrare. Speranza, lotta per i diritti, aiuto reciproco. Quanto in questi anni Collettivo Moleste è stato di supporto?
Caterina Ferrante - Il vedere sempre più persone sentirsi sicure nel parlare con noi, nel chiedere spazio per prendere parola, nel chiedere consiglio, nel prendere gli indirizzi dei cav, nell'invitarci a divulgare, sensibilizzare è per noi molto importante. É segno che, di episodio in episodio, qualcosa sta cambiando. Che il nostro lavoro di divulgazione e informazione per portare maggior consapevolezza in ambiente soprattutto scolastico e lavorativo lascia tracce. Tracce che, sommate a quelle generate da tutte le altre realtà che esistono che e fanno rete, iniziano a essere indelebili e non possono essere ignorate.
SDC - Come è possibile -se si può- aderire al collettivo?
Caterina Ferrante - Alla pagina https://www.moleste.org/manifesto/ trovate il nostro manifesto.
Se condividete la nostra visione e volete diventare firmatariɜ è possibile inviare una mail a info@moleste.org. Può firmare chiunque, non c'è esclusione di genere.
Potete scriverci anche per proporvi come parte più attiva: il collettivo si basa su lavoro volontario, ogni aiuto per crescere è sempre ben accetto.
SDC - E' anche possibile collaborare per la rivista Smack! ?
Caterina Ferrante - Smack! è una rivista annuale, quindi al momento ci stiamo dedicando alla diffusione di questo numero. Ma non tarderemo a ideare il prossimo!
Contrariamente al numero zero, per il numero uno non c'è stata un'open call, ma una selezione di persone che potessero e volessero sposare la nostra visione sociale e politica.
Ciò non significa, tuttavia, che non siamo apertɜ a proposte e collaborazioni: è possibile contattarci a molestefanzine@gmail.com. Rispondiamo con molta calma.
SDC - State già pensando al tema del prossimo numero?
Caterina Ferrante - Abbiamo appena iniziato la fase di organizzazione degli eventi, per ora le nostre energie sono concentrate sulla diffusione della nostra ultima fatica, tuttavia le idee non ci mancano!
SDC - Dove si può trovare Smack!?
Caterina Ferrante - La rivista è ordinabile on line sul sito di Eris edizioni https://www.erisedizioni.org/prodotto/smack01/
Smack! è un'idea di Moleste, il numero zero della fanzine è uscito in autoproduzione nel 2022.
L'avventura tra Eris edizioni e Moleste ha inizio con la pubblicazione di Smack!#1, uscito nella data simbolica del 6 gennaio.
In questa intervista a Caterina Ferrante, del Collettivo Moleste, scopriamo di più su questo progetto.
SDC - Smack! è la vostra fanzine. Come nasce l'idea di questo progetto?
Caterina Ferrante - Tutto ha inizio dopo l'estate del 2021 da una proposta di Francesca Torre e Margherita Tramutoli durante una riunione.
Confrontandosi su come passare dall'essere un luogo d'ascolto all'essere anche parte attiva del discorso, hanno proposto la forma fisica della fanzine, tipologia di pubblicazione più riot, se vogliamo, perfettamente in linea con l'identità del Collettivo Moleste.
Il progetto è stato abbracciato da tuttɜ e la spinta, sentita da tuttɜ, è, quindi, l'esigenza di condividere, includere, intrecciarsi, fondersi e creare un luogo in cui si possa dare voce a chiunque senta l'esigenza di esprimersi.
Caterina Ferrante - Tutto ha inizio dopo l'estate del 2021 da una proposta di Francesca Torre e Margherita Tramutoli durante una riunione.
Confrontandosi su come passare dall'essere un luogo d'ascolto all'essere anche parte attiva del discorso, hanno proposto la forma fisica della fanzine, tipologia di pubblicazione più riot, se vogliamo, perfettamente in linea con l'identità del Collettivo Moleste.
Il progetto è stato abbracciato da tuttɜ e la spinta, sentita da tuttɜ, è, quindi, l'esigenza di condividere, includere, intrecciarsi, fondersi e creare un luogo in cui si possa dare voce a chiunque senta l'esigenza di esprimersi.
SDC - Dopo un breve periodo di autoproduzione, Eris edizioni diviene la casa editrice di Smack!. Come nasce questa collaborazione? Quanto è importante per il vostro collettivo?
Caterina Ferrante - Eris Edizioni è una casa editrice il cui catalogo si è inserito in maniera significativa nel discorso transfemminista. Per affinità a queste idee, ci è sembrato naturale e spontaneo proporre una collaborazione.
Quando abbiamo ricevuto la mail della casa editrice eravamo già nel pieno della lavorazione del numero uno ed è stato un sollievo vedere come abbiano supportato il progetto con entusiasmo e scelto di farci da rete. Ci hanno fornito strumenti essenziali per amplificare la nostra portata e arrivare un po' più lontano.
La casa editrice ha adottato una politica di accessibilità economica dando la priorità alla copertura delle spese vive: il lavoro del collettivo è totalmente volontario e il prezzo di copertina è il più basso possibile. Questo è significativo del come l'esigenza di portare avanti il discorso sia prioritaria, comune e condivisa.
SDC - Il file rouge del numero 1, uscito nella data simbolica del 6 gennaio, è il pelo. Come mai avete scelto questa tematica?
Caterina Ferrante - Eravamo interessatɜ a trovare qualcosa di trasversale all'esperienza di tuttɜ, un "oggetto" quotidiano. Abbiamo (ri)scoperto un florilegio di accezioni, declinazioni e interpretazioni simboliche, metaforiche, politiche che nascono trattenendo nel pensiero la parola "pelo" quel momento in più.
Ci interessava andare oltre all'associazione istantanea a "depilazione" ancora legata a doppio filo a quella di femminilità e di femminino.
Il pelo è qualcosa che cresce addosso a tuttɜ, è qualcosa che può imbiancare, incarnirsi, cadere, cambiare in base alle etnie, essere umano, animale, finto o vero. Talvolta, se mostrato, diventa gesto politico. Si presta alla generazione di soluzioni visive potenti, metafore, giochi linguistici, racconti seri o umoristici.
SDC - All'interno di Smack! si trovano fumetti, illustrazioni e testi. Autrici e autori emergenti, supportati e trainati da artiste e artisti affermate. Un mix di creatività che spinge alla riflessione.
Caterina Ferrante - La pluralità è nodale in Smack. È parte della nostra identità come collettivo e lo è anche della zine, a partire dal nome: "Smack!", nel fumetto, ha la duplicità onomatopeica sia del bacio che del pugno.
Rappresenta due sfaccettature di Moleste: l'essere un luogo di ascolto e accoglienza per le persone che hanno subito molestie all'interno del mondo del fumetto e al contempo l'essere un elemento di (re)azione molto diretto.
All'interno della rivista-contenitore ogni voce trova la sua forma, si serve degli strumenti del fumetto, della finta pubblicità, del racconto a flusso di coscienza, del saggio breve, dell'illustrazione libera, del monologo. Lo fa in modo serio e ironico, garbato e tranchant.
In questo numero si intrecciano 35 voci, con tutta la varietà e complessità sia di contenuti che di "segno" che ne deriva, e molte altre hanno contribuito e stanno contribuendo alla sua diffusione.
SDC - Collettivo Moleste, ricordiamolo, nasce come un megafono che amplifica le voci e il disagio subito. Insieme, ci si supporta e si spalancano portoni, facendo luce laddove si pensava non si riuscisse a penetrare. Speranza, lotta per i diritti, aiuto reciproco. Quanto in questi anni Collettivo Moleste è stato di supporto?
Caterina Ferrante - Il vedere sempre più persone sentirsi sicure nel parlare con noi, nel chiedere spazio per prendere parola, nel chiedere consiglio, nel prendere gli indirizzi dei cav, nell'invitarci a divulgare, sensibilizzare è per noi molto importante. É segno che, di episodio in episodio, qualcosa sta cambiando. Che il nostro lavoro di divulgazione e informazione per portare maggior consapevolezza in ambiente soprattutto scolastico e lavorativo lascia tracce. Tracce che, sommate a quelle generate da tutte le altre realtà che esistono che e fanno rete, iniziano a essere indelebili e non possono essere ignorate.
SDC - Come è possibile -se si può- aderire al collettivo?
Caterina Ferrante - Alla pagina https://www.moleste.org/manifesto/ trovate il nostro manifesto.
Se condividete la nostra visione e volete diventare firmatariɜ è possibile inviare una mail a info@moleste.org. Può firmare chiunque, non c'è esclusione di genere.
Potete scriverci anche per proporvi come parte più attiva: il collettivo si basa su lavoro volontario, ogni aiuto per crescere è sempre ben accetto.
SDC - E' anche possibile collaborare per la rivista Smack! ?
Caterina Ferrante - Smack! è una rivista annuale, quindi al momento ci stiamo dedicando alla diffusione di questo numero. Ma non tarderemo a ideare il prossimo!
Contrariamente al numero zero, per il numero uno non c'è stata un'open call, ma una selezione di persone che potessero e volessero sposare la nostra visione sociale e politica.
Ciò non significa, tuttavia, che non siamo apertɜ a proposte e collaborazioni: è possibile contattarci a molestefanzine@gmail.com. Rispondiamo con molta calma.
SDC - State già pensando al tema del prossimo numero?
Caterina Ferrante - Abbiamo appena iniziato la fase di organizzazione degli eventi, per ora le nostre energie sono concentrate sulla diffusione della nostra ultima fatica, tuttavia le idee non ci mancano!
SDC - Dove si può trovare Smack!?
Caterina Ferrante - La rivista è ordinabile on line sul sito di Eris edizioni https://www.erisedizioni.org/prodotto/smack01/
La si può trovare sicuramente nelle 10 librerie parte della rete della casa editrice: Tuba e Antigone a Roma, Libreria Antigone a Milano, Noorabook&Coffee e Belleville Comics a Torino, Modo Infoshop, Inuit e Libreria delle Donne a Bologna, Libreria Tamu a Napoli e Spine Bookstore a Bari.
Ci sono arrivate, però, foto della rivista sugli scaffali in molte altre librerie, la vostra libreria di fiducia può mettersi in contatto con la casa editrice per delle copie (ordini@erisedizioni.org)
SDC - Eventi ed incontri con le lettrici e i lettori di Smack! sono in programma?
Caterina Ferrante - Ad oggi sono in programma un evento a Roma al Monk l'11 febbraio, e uno a La Spezia il 17 febbraio.
Ci sono arrivate, però, foto della rivista sugli scaffali in molte altre librerie, la vostra libreria di fiducia può mettersi in contatto con la casa editrice per delle copie (ordini@erisedizioni.org)
SDC - Eventi ed incontri con le lettrici e i lettori di Smack! sono in programma?
Caterina Ferrante - Ad oggi sono in programma un evento a Roma al Monk l'11 febbraio, e uno a La Spezia il 17 febbraio.
Ne stiamo organizzando molti altri, li comunicheremo tutti sui nostri social.
A tal proposito per eventi, presentazioni e simili, le mail per raggiungerci sono press@erisedizioni.org e molestefanzine@gmail.com.
A tal proposito per eventi, presentazioni e simili, le mail per raggiungerci sono press@erisedizioni.org e molestefanzine@gmail.com.
Moleste è un collettivo di fumettistǝ, sceneggiatrici, disegnatrici, coloriste, letteriste, soggettiste, giornaliste, traduttrici e ghost writer. Artiste, professioniste e aspiranti tali che lavorano o vorrebbero lavorare nel mondo del fumetto. In un mondo però dove l'impegno venga riconosciuto, in un ambiente che sappia rispettarle come tali.
0 Commenti
Cosa ne pensi? Scrivici