LUCCA comics and games 2023
Breve resoconto della Lucca delle polemiche
È terminato il Lucca comics and games delle polemiche. In pratica la
manifestazione dei fumetti e del gioco per eccellenza è diventata, o forse è
sempre stata, una manifestazione (anche) politica. Il patrocinio dello Stato di
Israele, ossia l’interesse che tale nazione ha mostrato verso questa edizione della
fiera di Lucca, ha ricordato ad alcuni artisti, come Zerocalcare, che a loro
questa cosa non sta bene, e che quindi ringraziano per l’invito, ma che per stavolta
è meglio rifiutare. Alla prossima,
insomma.
Io, invece, ci sono andato, perché comunque sono anche
giornalista e mi pare giusto continuare a dare voce ad una manifestazione che
più di ogni altra rispecchia e racchiude gran parte dei miei interessi. Per quanto
riguarda la politica, invece, mi tengo le mie idee e cerco di non farle collimare con i
miei hobby. In effetti tutto questo, per me, purtroppo non è un lavoro.
Ad ogni modo a Lucca quest’anno sono stati strappati 314.220 biglietti, ed anche
il primo giorno, che speravo potesse essere “tattico”, ossia con poca
affluenza, in realtà ha visto una partecipazione massiccia di gente. Le persone
erano così tante che da un certo giorno in poi non sono stati neanche più
consegnati i braccialetti giornalieri. La fila per ritirarli, infatti, era ogni giorno chilometrica. Letteralmente chilometrica. Ne ho lette tante nelle ore
successive alla chiusura della manifestazione, di gente che si lamentava delle
file e della scarsa organizzazione. Vorrei ricordare che Lucca è,
paradossalmente, anche questo: andare a Lucca comics senza fare almeno una fila
non significa andare a Lucca comics. Chi prende l’auto o il treno per dirigersi
nella ridente cittadina toscana sa già cosa l’attende (è un po’ come andare al supermercato e lamentarsi della fila alla cassa). Dunque lamentarsi “post” non serve a
granché. E non serve a granché neanche sparare a zero sulla manifestazione. Io,
ad esempio, non saprei mai come organizzare un evento di tale portata, dunque
non mi sento di criticare proprio nulla. In fondo siamo tutti liberi: non ci
piace come il comics di Lucca è organizzato? Bene, non ci torniamo più. Ma il
tutto può anche avvenire senza fare una polemica ogni santa volta.
Anzi, già che ci siamo una piccola polemica la sollevo io, così, tanto per, e
lo faccio con una domanda: per quale motivo le mostre vedono sempre poca (se non
addirittura scarsa) partecipazione di pubblico? Ne ho viste diverse, e giuro
che sono ancora vivo! Molto stimolante quella, ad esempio, delle miniature
dipinte da Lillo, oppure quella dedicata alle carte di Magic! Vedere i disegni
originali di quelle carte che sono state le protagoniste indiscusse di molti anni della
nostra vita non ha prezzo! Vedevo di recente le valutazioni, ad esempio, del Black Lotus su internet: qualcuno lo vorrebbe vendere addirittura per 120mila euro.
Quando mi capitano davanti tali valutazioni mi viene in mente che la gente è un po' pazza, ma poi penso anche che se lo fa è perché,
possiamo dirlo, dopo quasi 30 anni abbiamo avuto ragione noi: queste vecchie
cose valgono. E pure tanto.
E non solo con le carte di Magic! Prendiamo ad esempio anche
Tolkien, a cui questa Lucca ha dedicato un’altra splendida mostra. A 50 anni
dalla sua morte, il mondo del gioco continua a riconoscere ne Il signore
degli Anelli una inestinguibile fonte di ispirazione. Ciò significa che Tolkien,
suo malgrado, ha avuto ragione, e noi con lui. In questa mostra è stato
possibile vedere tutti i giochi da tavolo e di ruolo ispirati al mondo
tolkeniano, ma anche i fumetti nel quale lo stesso Tolkien è stato citato (in Dylan Dog, ad esempio, oppure in Zerocalcare, lo stesso di cui sopra).
A proposito di giochi da tavolo e di ruolo, anche quest’anno
ho avuto modo di provarne alcuni: ne cito giusto due, uno per parte. Per quanto
riguarda il gioco da tavolo ho provato, tra gli altri, Stranger Things - il Sottosopra,
nello spazio espositivo Asmodee. È un divertente collaborativo ispirato alla
nota serie televisiva. I giocatori devono fare in modo di collaborare per evitare
di finire divorati. L’atmosfera si sente, e gli appassionati della serie non
possono rimanere delusi; e poi non ho resistito e, per quanto riguarda il gioco
di ruolo, mi sono fatto un giro al vecchio Dungeons and Dragons, sempre
ottimo prodotto, ma questa volta “supportato” da scenici e miniature 3D che
hanno reso l’esperienza davvero godibile sotto ogni aspetto. Tutto in vendita,
si intende, anche se non sempre a prezzi poi così abbordabili.
Sono anni che scrivo articoli su Lucca comics and games, ed
ogni anno cerco di trovare sempre parole nuove per provare a descrivere, in
realtà , sempre la stessa cosa: l’emozione. Ho scoperto che è praticamente
impossibile descriverla, e che solo chi avrà la possibilità di immergersi in
questo mondo, cercando di mettere da parte le polemiche, riuscirà davvero a
capire ciò che per anni ho tentato di trasmettere. Nonostante questo continuerò
col mio “lavoro”, cercando ogni anno parole nuove.
Appuntamento al 2024, dal 30 ottobre al 4 novembre!
Matteo Roberti
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