Gō Nagai e il Sommo Poeta Dante Alighieri. Cosa li accomuna?

Apparentemente nulla, ma il mangaka Gō Nagai nutre una fortissima passione per Dante e la Divina Commedia, tanto da disegnarne una sua personale versione manga. Ma non solo.

Dante affiora in tanti altri lavori di Gō Nagai, sin dalle primissime produzioni.

Nel saggio DANTE SHINKYOKU - La Divina Commedia di Gō Nagai, Cristiano Brignola racconta proprio l'amore di Gō Nagai per Dante e delle influenze che ne hanno caratterizzato alcuni dei suoi lavori, per poi dedicarsi all'opera Dante Shinkyoku, la rielaborazione della Divina Commedia, attraverso le sue peculiarità narrative e grafiche.

Il volume è arricchito da un saggio di Gianluca Di Fratta sugli studi danteschi in Giappone e le edizioni giapponesi della Divina Commedia.

Dante Shinkyoku. La Divina Commedia di Gō Nagai sarà in vendita in tutte le librerie e sui principali siti di e-commerce a partire dal 9 maggio 2022.

In questa intervista, Cristiano Brignola ci racconta di più su questo lavoro.


SDC - DANTE SHINKYOKU, La Divina Commedia di Gō Nagai è il tuo libro che prende in esame l'influenza del Sommo Poeta sull'opera di Gō Nagai. Come nasce questo progetto?
Cristiano Brignola - Il progetto nasce di sicuro dalla mia passione per Gō Nagai: sono cresciuto coi suoi manga e coi cartoni che ne sono stati tratti, e l'idea di una sua opera così legata al nostro background culturale mi ha incuriosito moltissimo.

Vedere una Divina Commedia nata dal suo inchiostro permetteva di rileggere in chiave differente un'opera fondamentale nella nostra cultura, ma anche qualcosa che proprio per questo motivo per noi è diventata un po' "scontata".

Inoltre demoni e inferni sono il pane quotidiano di Nagai, ed ero decisamente curioso di studiare il rapporto con Dante, che questo immaginario sull'Aldilà l'ha praticamente creato.

SDC - Quali sono gli elementi chiave che possiamo individuare nelle opere di Gō Nagai nei suoi manga che riconducono a Dante?
Cristiano Brignola - La prima cosa è sicuramente il nome: Dante è un nome che viene dato a tantissimi dei suoi personaggi, curiosamente quasi tutti infernali e in qualche modo negativi, dal Re Demone Dante al generale Dantus in Goldrake.

Le cose però non si fermano qui: l'idea di un regno sotterraneo e infero, abitato da demoni spesso ibernati in ghiacci simili a quelli del Cocito dantesco è presente in moltissime opere nagaiane: Mao Dante, Devilman e – anche se l'idea dell'ibernazione manca – l'Impero di Mikenes nella saga di Mazinger.

Tutto ciò che è legato al mondo demoniaco di Nagai, insomma, è fortemente debitore all'immaginario di Dante, che viene citato in modo molto esplicito tramite rimandi diretti, spesso pronunciati dagli stessi protagonisti.

Insomma, forse era solo una questione di tempo prima che Nagai avesse un dialogo diretto con Dante in una sua personale Divina Commedia.
 


SDC - Seppur Gō Nagai sia arrivato al pubblico per i suoi robottoni (Goldrake, Mazinga e Jeeg), il mangaka omaggia il nostro Dante. Come te lo spieghi?
Cristiano Brignola - Beh, Dante e la Divina Commedia sono sempre stati un po' una sua ossessione: in Mao Dante un personaggio racconta di aver sfogliato da bambino un'edizione illustrata della Divina Commedia, e questo è un particolare autobiografico.


Gō Nagai stesso aveva una versione simile del poema (tra l'altro per la prima volta rintracciata da Gianluca Di Fratta nell'introduzione al mio saggio) e ne è rimasto suggestionato al punto tale da riprenderla tempo dopo nel manga dedicato al Re Demone.

Poi, come dicevo, un piccolo accenno a Dante c'è sempre stato nelle sue opere: nei dialoghi tra Ryo Asuka e Akira Fudo in Devilman, in un intero ciclo di Devil Lady, nel modo in cui viene rappresentato il demone Zenon, con tre facce come Lucifero nelle tavole di Gustave Doré.

Insomma, un manga proprio dedicato a Dante era un po' la conclusione naturale.

Tra l'altro è affascinante che lui abbia una tale ammirazione per un gigante letterario della nostra cultura e che di riflesso noi, in Italia, dobbiamo a molte sue creature (specie quelle robotiche a cui accennavi) molto del nostro immaginario.

SDC - In che modo è articolato il tuo libro? Qual è il "percorso" che affronterà il lettore?
Cristiano Brignola - L'ho presa alla larga!

Partiamo con un'analisi delle opere di Nagai, dei suoi elementi "apocalittici" e della sua poetica in generale.

Andremo poi ad analizzare i ricorrenti tributi a Dante Alighieri e infine, più nello specifico, ci concentreremo su Dante Shinkyoku prima da un punto di vista narrativo e poi grafico.

SDC - C'è qualcosa che ti ha stupito riguardo l'analisi della sua opera? Quali similitudini o dissonanze hai riscontrato?
Cristiano Brignola - Credo che la cosa che mi ha stupito di più sia stato come, tenendosi apparentemente fedele all'opera originale, Nagai abbia spesso sconvolto e ribaltato il senso di alcuni passaggi per renderli "suoi".

Nelle sue mani, Dante e Virgilio sono due personaggi del cosiddetto Nagaiverse al pari di Akira Fudo o Koji Kabuto: gli elementi di critica alla società propri delle sue opere, i personaggi "luciferini" e il senso di ribellione a un ordine superiore tornano puntualmente anche qui, perfino quando la trasposizione è apparentemente molto fedele.

Questo senso di "tradimento" dell'opera originale fa di Dante Shinkyoku qualcosa di estremamente coraggioso e autoriale, un modo di omaggiare una fonte di ispirazione decostruendola e rinarrandola in modo assolutamente personale.

SDC- Quanto dunque Gō Nagai è stato influenzato anche nel suo tratto da Dante? Troviamo questa influenza anche in altre opere?
Cristiano Brignola - Di sicuro le tavole di Doré sono state ben presenti sia in Dante Shinkyoku, che nella rappresentazione di personaggi estremamente iconici delle sue saghe più pop: Zenon, una delle nemesi di Devilman, non esisterebbe senza la rappresentazione che nell'Inferno viene fatta di Lucifero.

Parlando di vero e proprio tratto, Nagai prende una strada molto sua: specie nei suoi primi lavori, il suo tratto a linea spessa, i volti e le anatomie espressioniste, le fisionomie contorte sono proprio tipiche dell'autore. Allo stesso tempo, però, tra le sue tante suggestioni (basti pensare a una delle tavole conclusive di Mao Dante, debitrice all'episodio Una notte sul Monte Calvo in Fantasia) c'è sicuramente Dante.
 

SDC - Nel libro troviamo anche un saggio di Gianluca Di Fratta. In che modo arricchisce il tuo lavoro?
Cristiano Brignola - La prefazione di Gianluca fa una panoramica molto interessante sugli studi in Giappone su Dante e sulla trasposizione delle sue opere.

La vera bomba, però, è l'aver ritrovato la versione della Divina Commedia che Gō Nagai lesse da bambino, e che lo ha influenzato per tantissimi lavori successivi, come Mao Dante, Devilman fino a questo Dante Shinkyoku.

SDC - Qual è il tuo fumetto preferito?
Cristiano Brignola - Ne ho tre, addirittura!

Sono i titoli che mi hanno fatto dire: "io da grande voglio scrivere… e voglio scrivere roba così!"

Sono Sandman di Neil Gaiman, The Invisibles di Grant Morrison e, appunto, Devilman di Gō Nagai.

SDC - Qual è invece il tuo autore preferito?
Cristiano Brignola - Forse credo se la giochino Neil Gaiman e Grant Morrison: il primo mi ha lasciato più volte commosso, anche se penso che nessuna sua opera abbia toccato i vertici di Sandman, nemmeno tra quelle letterarie.

Il secondo non puoi non volergli bene per la sua immaginazione folle e caotica e per il suo voler tenere sempre l'acceleratore a tavoletta, col consapevole rischio di sfracellarsi.

In aggiunta, ci sono due autori (sempre Vertigo) che amo moltissimo e che vedo sempre un po' ingiustamente sottovalutati: Jamie Delano, autore di quello che a mio parere è il ciclo più visionario e riuscito di Hellblazer, e Peter Milligan, che con Shade e Enigma ha anticipato di anni luce alcune tematiche importanti di adesso.

Beh, questo la dice abbastanza lunga sulla mia età anagrafica, temo!

SDC - Ci sono progetti a cui stai lavorando e dei quali vuoi parlarci?
Cristiano Brignola - Ultimamente sono al lavoro su un altro saggio per Dynit e un nuovo librogame.

Con Alex Agni ai disegni stiamo preparando un fumetto un po' horror e un po' commedia su Satana che decide di cambiare vita e abbracciare idee più progressiste, salvo essere tormentato dai suoi vecchi seguaci che non digeriscono la svolta.

Per il resto, sto lavorando ad alcuni progetti, sempre a fumetti, da proporre all'estero.


Cristiano Brignola
DANTE SHINKYOKU
La Divina Commedia di Gō Nagai

Editore: Società Editrice La Torre
Caratteristiche: 208 pp., cm 14,80 x cm 21, brossurato con copertina a colori
ISBN: 978-88-96133-62-0            
Prezzo: €
18,50


Cristiano Brignola (Bologna, 1977) è laureato in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo. Scrive nel campo dei fumetti (Mambo Magicka Voodoo Child; My Little Antichrist), dei giochi (Cryan) e per la televisione (Rex, 8a stagione). Flirta da sempre col mondo dell'animazione giapponese e dei super robot su cui ha scritto articoli in riviste (Manga Academica) e, con il collettivo Shingo Tamai, una serie di romanzi ambientati nell'universo fantascientifico di Gō Nagai (Dei o Demoni). È autore dei saggi Evangelion for Dummy (Plugs) (Dynit, 2020; con Francesco Tedeschi) e È accaduto a Twin Peaks... ma cosa? (Dynit, 2021; con Beatrice Pesente e Francesco Tedeschi). È appassionato di narrazione e magia, non ponendo una grande differenza tra le due cose.


Dante Shinkyoku. La Divina Commedia di Gō Nagai sarà in vendita in tutte le librerie e sui principali siti di e-commerce a partire dal 9 maggio 2022.