Dal nostro inviato Matteo Roberti

Dopo un anno e mezzo siamo tornati al Play - Festival del Gioco di Modena, la più importante manifestazione ludica della nostra penisola, svoltasi presso il ModenaFiere gli scorsi 3-5 settembre.

I quasi ventimila accessi registrati nei tre giorni hanno dimostrato che la voglia di giocare è più forte della paura di un virus, ed il Green pass esibito da ogni partecipante all'ingresso testimonia quanto, almeno nel mondo dei giocatori da tavolo, ci sia un grande senso di responsabilità civica e collettiva.

L'organizzazione si è dimostrata pressoché impeccabile, e grazie ai percorsi obbligatori da seguire all'ingresso si è evitato qualunque tipo di caos. Le file sono state tutte correttamente rispettate. 



Come ogni anno, i giocatori erano assetati di novità. Tuttavia elencare tutte le novità di questa edizione sarebbe praticamente impossibile, quindi ci limiteremo a citare solo alcuni titoli, ma esse sono facilmente reperibili sul sito della manifestazione, oppure sul numero che il periodico IO GIOCO offriva gratuitamente ai partecipanti in fiera.

Per ovvi motivi, rispetto alle scorse edizioni erano presenti un po' meno "standisti", ed anche i famosi outlet, così gettonati dagli astanti, non trovavano il consueto spazio aggiuntivo (come invece era sempre accaduto prima del Covid), ma anzi erano presenti presso gli stand stessi.

Questo non ha scoraggiato i partecipanti, che spesso e volentieri facevano incetta di giochi, sia di novità che di vecchie glorie.

A proposito di vecchie glorie, segnaliamo di aver notato una nuova edizione di Carcassonne, tutta "sbrilluccicosa" (il gioco tra l'altro era anche riprodotto in formato gigante per i veri fissati!), un sempreverde che riesce ad attirare grandi e piccini, ma abbiamo notato anche una nuova edizione di Descent (denominata Descent: le leggende delle tenebre), che porta molti miglioramenti rispetto all'edizione precedente, a partire dai dadi per gli scontri fino ad arrivare ad un'app di gioco molto interattiva e curata nei minimi dettagli.
 

 

E che dire del nuovo capitolo di Pandemic, denominato Pandemic: la zona Rossa Europa, oppure del simpaticissimo gioco di carte di Pac Man (chiamato Pac Man: the card game). Tutto semplicemente fantastico.

Tra le anteprime non possiamo non segnalare il kickstarter Black Rose Wars Rebirth (presente allo stand della Ludus Magnus Studio), del quale si è svolto anche un torneo.

Questa nuova edizione (la prima edizione raccolse 2 milioni di dollari di finanziamento) la possiamo definire stand alone, nel senso che è possibile utilizzarla indipendentemente dall'edizione precedente, ma può anche essere integrata all'edizione precedente.

Questa seconda edizione, come tra l'altro spesso succede in questo ambito, è nata anche grazie alle segnalazioni dei fan e dei giocatori che provarono la prima edizione.

Stesso discorso per il gioco di ruolo. Anche di questi non è possibile fare un elenco, ma ci teniamo lo stesso a segnalarvene almeno uno: Dune, avventure nell'imperium (gioco targato Modiphius) che ci porta nei mondi leggendari del capolavoro di fantascienza di Frank Herbert, vestendo i panni di agenti al servizio di una casata nobiliare.

Ma, forse, i veri protagonisti della manifestazione sono stati i bambini, e dunque le loro famiglie.

Ovunque si potevano ammirare giovanissimi che si cimentavano in gare di "abilità" manuali, o in giochi più complessi, cosa che fa ben sperare nel futuro.

Insomma nessuno è tagliato fuori, al Play si trovano sia bambini che signori piuttosto in là con gli anni, si trova il neofita, o giocatore casual, ma anche il giocatore navigato, quello al quale piace giocare senza lasciare nulla al caso.


Insomma, difficile trovare "difetti" a questa Play, ma se proprio volessimo scavare a fondo l'unico neo non riguarderebbe neanche tanto l'organizzazione, che come detto si è dimostrata impeccabile, quanto piuttosto alcuni dimostratori i quali, forse alle prime armi, non calcolavano bene i tempi delle dimostrazioni.

Ancora troppe le persone che si vedevano ferme in piedi ad aspettare il proprio turno nonostante avessero già prenotato la partita.

Dunque un appello a standisti e dimostratori: allenatevi a stare il più possibile nei tempi stabiliti!