Stefano Disegni, fumettista satirico, scrittore e autore televisivo, è l'autore di Fabrizio Ialongo - Il detective col dittongo, edito da Sagoma Editore, per un fumetto rock noir ambientato negli anni '80. Protagonisti le leggende musicali degli anni '80, tra un caso e l'altro da risolvere. Per ridere e riflettere. O forse no.

In questa intervista Stefano Disegni ci racconta questo progetto fumettoso.


Fabrizio Ialongo, il detective col dittongo, è il tuo nuovo libro in uscita per Sagoma Comics. Come nasce questo progetto?
Nasce da un ritrovamento. Tavole originali del 1985/86 che disegnai per Tuttifruttti, un mensile di musica pop con cui collaboravo. Rivedendole durante un riordino d'archivio mi sono stupito io stesso per la loro qualità e accuratezza, così diverse dal segno più veloce e scarno che ho oggi (la satira ha esigenze e tempi diversi dall'avventura).

Le ho trovate belle come le storie che raccontavano e ho pensato che non dovevano restare sepolte in un cassettone, anche perché raccontavano un'epoca.

Poi mi sono divertito a disegnarne una oggi, perché il lettore potesse confrontare gli stili a tanti anni di distanza. Non mi pare di essere peggiorato!

Le storie rock-noir con protagonista Fabrizio Ialongo sono ambientate nel mondo musicale, negli anni '80. Quali sono i casi più clamorosi sui quali il detective indagherà? Quali altri personaggi ci saranno?
Direi quelli in cui sono implicati Michael Jackson e Billy Idol, due protagonisti degli anni '80.

Il primo comincia a cantare walzer viennesi, l'altro, tradizionalmente punk e cattivissimo si ritrova ad aiutare una parrocchia. Anche quella con Jimi Hendrix che si fa una storiella con una bonazza a San Giuseppe Vesuviano non è male

Un viaggio negli anni '80: per .coloro che erano nati e li hanno vissuti sarà un tuffo nel passato, mentre per gli altri nati successivamente sarà una scoperta. Cosa dunque troveranno gli uni e gli altri in questo fumetto?
Troveranno un'immersione in quel decennio che fu colorato e divertente.

Si usciva dagli anni '70 impegnati e pesanti politicamente, c'era pure chi sparava, e la gente aveva voglia di spensieratezza e leggerezza. La trovò, pure troppo, a volte sconfinava nella superficialità, fu chiamato Riflusso.

Inoltre tra una storia e l'altra, ad uso dei "giovani ignari", ho inserito riferimenti e particolari attinenti a cose che si vedono nelle storie e che oggi non esistono più, oggetti, abiti, personaggi.

Nel 2021 quali sarebbero i casi che Fabrizio Ialongo affronterebbe?
Direi il caso dell'influencer morto sparato.

O quello del cellulare che se lo stai a guardare per più di dieci minuti prende fuoco.

O quello dell'imitatore degli imitatori dell'imitatore dei Maneskin che imitano i grandi del rock.

Ad oggi, secondo te, la satira è ancora pungente? Scomoda? Censurabile?
Secondo me non c'è un oggi della satira come non c'è uno ieri.

La satira è un'eruzione spontanea dell'umanità. La voglia di sberleffo ai danni altrui è antica come l'uomo e mai finirà.

Cambieranno i mezzi per farla. Carta, TV, Internet e chissà che altro in futuro. E poi "la satira" non vuol dire niente. Parliamo di individui che fanno satira, sono loro ad essere o no scomodi, pungenti, efficaci o pippe.

Io per esempio sono bravissimo, il migliore del mondo.

Nella tua carriera da fumettista hai vinto per ben quattro volte il Premio Satira Politica di Forte dei Marmi. Quanto è importante questo premio nell'ambito del tuo lavoro e della satira?
Come tutti i riconoscimenti ufficiali è una bella medaglia, anzi quattro, che uno si appende al bavero della giacca.

Per il resto meglio non pensarci e continuare a farlo, il proprio lavoro, al meglio possibile.

Sei anche un autore di programmi televisivi, come Cavalli di Battaglia con l'indimenticabile Gigi Proietti. Qual è il ricordo o la battuta che ti lega a lui?
Quando l'ho incontrato la prima volta.

Mi dissero che mi voleva come autore per Cavalli di Battaglia e ne fui stupito e onorato, chi non lo sarebbe, ti chiama un mostro sacro, un mito, la reazione, umanissima, è emozionarsi. Infatti arrivai emozionato, dietro la porta c'era Gigi e pensavo a come presentarmi, faccio il sicuro di me? Faccio l'umile e lo chiamo Maestro? Gli do del Lei?

Alla fine sono entrato e prima che io parlassi lui ha rotto subito il ghiaccio dicendo "Aoh, ciao, Stè, mettete là, stamo a cercà de capì come lo famo, 'sto programma" come se ci conoscessimo da sempre.

Era un uomo delizioso, ti metteva subito a tuo agio col suo sorriso e con la sua gentilezza.

Dopo un po' non mi ricordavo più che fosse Gigi Proietti. La sera a cena, scambi di barzellette a oltranza.

Non solo fumettista, ma anche cantante, compositore e armonicista. Sorvolando sull'ultimo anno che ha cristallizzato un po' tutti, quanto la musica ti aiuta nel tuo lavoro di disegnatore (come ispirazione) e quanto il fumetto aiuta la musica con albi, illustrazioni e molto altro ancora?
Musica e fumetto si integrano.

Il fumetto entra molto nei testi delle mie canzoni, tendo a scrivere raccontando situazioni, "La Vita in Campagna" ne è un esempio, appaiono aironi, cinghiali e uccellini caricaturati che ne fanno un fumetto.

La musica con il suo incedere lento o forte o con contraccolpi improvvisi scandisce il ritmo delle storie, facendone, o almeno così mi piace pensare, delle canzoni disegnate.

Riprenderai ad esibirti in qualche concerto questa estate? Se si, vuoi indicarci qualche evento da segnalare?
Al momento non c'è ancora niente all'orizzonte.

Il fermo imposto dall'ultimo anno si fa sentire, devono tornare voglia e spazi dove esibirsi.

Non nego che sto rimettendo insieme i pezzi. Suonare insieme a una band vuol dire prove, telefonate, impegni e spostamenti, una macchina da rimettere in movimento. Ma il rock'n'roll spinge come prima e l'armonica è sempre là.

Vedremo.

Un saluto a te e a chi ha avuto voglia di leggere fin qua!


TITOLO: FABRIZIO IALONGO DETECTIVE COL DITTONGO
COLLANA: SAGOMA COMICS
EDITORE: SAGOMA EDITORE
PAGINE: 112
PREZZO: 17,00 EURO
IN LIBRERIA DAL 24 GIUGNO


Stefano Disegni, famoso fumettista satirico, scrittore e autore televisivo di programmi di successo come Convenscion o Cavalli di Battaglia con Gigi Proietti, ha al suo attivo numerosi libri scritti e disegnati. Vincitore per quattro volte del Premio Satira di Forte dei Marmi, pubblica le sue strip su Il Fatto Quotidiano, sul Corriere della Sera, su Ciak, magazine di cinema, e su altre testate. Come cantante, compositore e armonicista se ne va, anzi, se ne andava (virus bastardo) in giro con un'ottima rockband, pubblicando nel corso del tempo tre CD. È individuo gentile, moderno e aperto al dialogo.