Maria Patavia
, scrittrice, pittrice ed attrice, nasce a Lecce nel 1974.

Appassionata di scrittura sin da bambina, inizia la sua gavetta di scrittrice per il giornale universitario. Una breve parentesi a Roma la porta a partecipare a diversi spettacoli teatrali (Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare, e L'avaro di Moliere). Nel 2015 conduce alcuni programmi radiofonici per la web radio Radio Free e al contempo partecipa alla Biennale di Palermo con delle sue opere.

Nel 2016 debutta con il suo primo libro Baby Face ed altre favole (Cavinato editore). Segue nel 2018 il thriller-horror Tenebre (Dark Zone) e nel 2020 arriva il romanzo d'avventura fantascientifica Tra-passato-futuro (Lupi editore).


Scrittrice, pittrice, attrice. Mille sfaccettature artistiche con le quali racconti le tue storie.

Quando nasce la tua passione per l'arte?
Sin da bambina.

Amavo scrivere storie che poi leggevo ai miei amichetti e disegnavo guardando i cartoni animati giapponesi alla tv.

Inoltre organizzavo spettacolini con i figli degli amici dei miei genitori e poi ci esibivamo per loro. Mi piaceva essere al centro dell'attenzione.


In che modo intrecci le varie l'arte dello scrivere e del dipingere?
Entrambe queste espressioni permettono di tirar fuori il meglio di me stessa, generalmente in modo separato ma accade che si fondano, quando uso il disegno per imprimere delle emozioni o delle immagini necessarie alle mie storie, ad esempio, piuttosto che prender solo appunti scritti.

O anche per illustrare dei libri.


Raccontaci anche della tua esperienza da attrice. Qual è lo spettacolo al quale sei più legata? A quale invece vorresti partecipare?
La risposta potrà sembrar banale ma tutti, ognuno mi ha regalato emozioni diverse non solo sul palco ma anche durante il periodo di preparazione.

Ho avuto occasione di conoscere molte persone e sperimentare il vero lavoro di gruppo.

Sicuramente il primo spettacolo è quello in cui l'emozione è stata maggiore perché era la prima volta che calcavo il palcoscenico, avevo il cuore in gola, interpretavo il capocomico in Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare.

Sono talmente tanti i personaggi che mi piacerebbe interpretare che non saprei rispondere con un titolo in particolare.

Uno che trovo straordinario è Filumena Marturano ma è veramente un ruolo difficilissimo da interpretare e ci sono state grandi attrici come Sophia Loren ad esserci riuscite in modo inarrivabile.



Tra le varie attività, spunta anche quella come speaker radiofonica per Radio Free. Parlaci di questo progetto. In futuro pensi di poter riprenderlo?
E' nato tutto per gioco, seguivo questa web radio perché ci lavorava un'amica e ho fatto virtualmente amicizia con il suo fondatore e gli altri speaker.

Avendo una bella parlantina e anche tante idee in testa mi hanno proposto di entrare a far parte dello staff.

Ho creato un primo programma dal titolo Peperoncino in cui parlavo di sesso.

Successivamente ho tenuto una piccola rubrica di cultura e, infine, ho creato il Maria Patavia sciò in cui conducevo insieme al mio collega e amico Ilyan Zolliani, anche lui scrittore.

E' stato molto divertente. Mi piacerebbe tornare a far radio, magari a livelli più alti, amo moltissimo la musica benché sia completamente negata per qualsiasi sua espressione.


Svisceriamo il tuo essere scrittrice. Nel 2016 pubblichi il libro Baby Face ed altre favole (Cavinato Editore), nel quale sei anche illustratrice. Qual è la cosa che caratterizza questo libro?
Si tratta si storie scritte in rima destinate a bambini in età prescolare.

Ogni storia affrontare un tema basilare: la famiglia, l'amicizia, l'uguaglianza, il rispetto per la Natura, la fantasia.

Alcuni racconti hanno per protagonista Baby Face, la mia gatta o la mia bimba pelosa, come la definisco io, perché per me è una figlia.

Anche se non ho una mia famiglia amo molto i bambini e il loro magnifico mondo, scrivere favole richiede una grande attenzione per i contenuti che trasmetti alle nuove generazioni.


Tenebre, uscito nel 2018 per Dark Zone, è il tuo secondo libro. Un thriller che fa affiorare le paure dei protagonisti nel loro viver quotidiani, dove si sentono più protetti. Come nasce questa storia?
Amo il genere thriller-horror, il modo in cui rende possibile giocare con la mente utilizzando le paure primordiali racchiuse in ognuno di noi e le debolezze dell'essere umano.

Tenebre è un insieme di racconti uniti da un filo conduttore in cui metto in evidenza l'egoismo della gente troppo presa dai propri problemi da accorgersi che intorno a sé stanno accadendo fatti misteriosi e macabri.

Alcune vicende sono ispirate da fatti reali che ho ovviamente romanzato.

 


Il tuo romanzo più recente è invece Tra-passato-futuro, edito nel 2020 da Lupi Editore. Un libro di fantascienza dove il lettore si ritroverà a viaggiare tra passato e futuro. Come immagini il tuo futuro? E tornando al passato, avresti mai immaginato di vivere in piena pandemia?
Nel mio futuro immagino nuovi libri da scrivere, ho tantissime idee, e magari viaggi che non sono ancora riuscita a fare.

Sogno da sempre di vedere il Giappone.

Purtroppo ora siamo bloccati a causa della pandemia e questo mi porta a rispondere alla tua seconda domanda: no, non lo avrei mai immaginato.

Guardando film o leggendo libri su futuri distopici ho sempre temuto potesse accadere qualcosa di simile ma non immaginavo potesse succedere in un futuro talmente immediato da trovarmi a viverlo.


Quali sono i tuoi scrittori preferiti?
La lista sarebbe lunghissima, amo leggere come scrivere, vari generi.

Sicuramente non posso non citare i maestri del genere horror come il classico Edgard Alan Poe e il modernissimo Stephen King, Agatha Christie per i gialli, Tolkien per il fantasy, ma sono tantissimi.


Quali sono invece i fumetti che più ti piacciono?
Quelli giapponesi, adoro i manga, in modo particolare quelli fantastici.

Il mio preferito è Sailor Moon.

Ricordo con piacere altri fumetti che hanno fatto parte della mia infanzia come Mafalda, Garfield, Sansone. Li adoravo.


In questo momento di stasi, ti stai dedicando a nuovi progetti?
Mi sto dedicando a più di un progetto, ho già scritto quattrocento pagine di un romanzo fantasy ma per il momento mi sono fermata perché mi sto concentrando su un altro libro, ma anticiperei la tua prossima domanda parlandone.


Sei una grande appassionata dei Bee Hive, la band ispirata all'anime Kiss Me Licia, tratto dal manga Love Me Knight - Kiss Me Licia di Kaoru Tada, riproposto in Italia dal 1986 al 1988 in versione "live action" con diverse serie dal titolo Love Me Licia, Licia Dolce Licia, Teneramente Licia e Balliamo e Cantiamo con Licia. Ci è giunta voce che tu stia scrivendo qualcosa su di loro...
Seguo i Bee Hive sin da bambina quando guardavo le serie televisive ed ero cotta del cantante bicolore Mirko, ossia Pasquale Finicelli.

Quando sono tornati a cantare a grande richiesta dei loro numerosissimi ammiratori, sono stata felicissima.

Nel 2011 sono andata a vedere la prima tappa del loro tour a Bologna e, in quell'occasione, proposi al fondatore del loro fans club, Michelangelo Di Gennaro, questo progetto.

Mi disse che c'era già una persona che stava scrivendo un libro su loro e quindi abbandonai l'idea.

Trascorso del tempo non ho visto nessuna pubblicazione in merito quindi mi sono riproposta. La persona che stava lavorando sull'idea era stata costretta ad abbandonarla per motivi personali e così ho deciso di tuffarmi in questo magnifico progetto, non prima di averne parlato con Manuel De Peppe, batterista e organizzatore dei Bee Hive Reunion che l'ha accolta con entusiasmo.

Intervistare i propri beniamini è un'emozione indescrivibile.

Da bambina non ci avrei mai creduto se mi avessero detto che avrei scritto un libro su di loro, che sono per altro persone magnifiche, sia i Bee Hive che il resto del cast.

Sono completamente assorbita da questo progetto.