Titolo: Guida ai cinecomics
Collana: Narrativa
Numero in Collana: 31
ISBN: 9788836270187
Autore: Giuliano Gambino
Formato: 1 volume 14,8x21 cm, brossura con alette b/n, pg.816
Prezzo: 25,00 euro
Editore: Edizioni NPE
Data di uscita in libreria di varia e fumetteria: 18 febbraio 2021




Cosa sono i cinecomics? Quali sono le loro origini? Quali hanno catturato l'immaginario collettivo? In questa guida di Giuliano Gambino, edita da Edizioni NPE, si risale alle origini dei primi cinecomics per arrivare sin ai giorni nostri. Ogni pellicola ha una scheda, con locandine, news ed informazioni, per un volume completo e ben articolato. Per tutti gli appassionati -e non solo- che vogliono saperne di più e magari scoprire qualche chicca.

Ne parliamo più approfonditamente con Giuliano Gambino in questa intervista per A6 Fanzine.



Guida ai Cinecomics
è una guida sui film ispirati ai fumetti, uscito per Edizioni NPE. Come nasce questa idea?
Da lettore di fumetti, appassionato di cinema e curatore di un blog incentrato su questo argomento, ho sempre avuto a che fare con questa tipologia di film.

E mi è sempre sembrato assurdo che, in un periodo di tale successo per questa categoria, mancassero pubblicazioni ad hoc aggiornate ed esaustive.

Si può dire che Guida ai Cinecomics è quindi nato da una necessità.


Cosa sono dunque i Cinecomics? Perchè sono "diversi" dagli altri film?

Come dico nel volume, i Cinecomics sono "tutto e niente".

Cinecomic
è un'invenzione, una parola spesso attribuita a film che neanche rispecchiano la sua etimologia.

Per me il vero cinecomic è ciò che risulta dalla più semplice interpretazione di questo termine: un film tratto da un fumetto.

A renderli diversi è perciò la loro origine. Non basta avere suggestioni o ricordare le pratiche della nona arte, c'è bisogno che all'origine di tutto ci sia un foglio e un disegno.

 


Sergio Bonelli dichiarò che il fumetto era il "cinema dei poveri". Ad oggi è ancora così?

Bonelli era un genio, e di questo non c'è dubbio.

La magia del fumetto è proprio la capacità di immergere il lettore, attraverso dei mezzi poverissimi come carta e matita, all'interno di storie e mondi fantastici che altrimenti saremmo abituati a vedere solo sullo schermo.

Ciò che bisogna ricordare però è che queste storie e questi mondi nacquero in origine proprio per sopperire alle carenze tecniche del cinema.

L'unico modo per vederli era, appunto, disegnarli.

Si potrebbe quindi rielaborare il concetto, in maniera ovviamente scherzosa, dicendo che forse "il cinema è il fumetto dei ricchi"!


Quanto i film hanno "rubato" ai fumetti? Quanto nel tempo, i fumetti invece possono essere stati influenzati dal cinema?
Si dice che Picasso affermò che i buoni artisti copiano e i grandi rubano.

Un famoso regista come Jim Jarmusch ha poi detto "Niente è originale. Ruba da tutto ciò che suscita l'ispirazione o che alimenta la tua immaginazione".

A questo punto credo che la verità stia nel mezzo.

Film e fumetti hanno viaggiato di pari passo, con mezzi e platee del tutto differenti, ma sempre con un occhio rivolto gli uni verso gli altri.

Quando si parla di narrazione non ci sono ostacoli che tengano, una buona storia lo è in qualunque modo la si proponga.

Se poi dobbiamo, in maniera abbastanza superficiale, individuare dei punti di contatto tra film e fumetti, direi che i primi spesso hanno acquisito tratti estetici e stilistici dei secondi, mentre questi ultimi più volte hanno abbassato il tono delle loro storie in favore di una maggiore esposizione mediatica, proprio come molti blockbuster cinematografici.


Nel libro racconti gli albori dei primi Cinecomics. Puoi farci qualche esempio?
Il primo film di cui parlo nel libro è in realtà un serial cinematografico, una sorta di serie tv pensata per il grande schermo, ed è Flash Gordon, datato 1936.

Ma prima che il personaggio di Alex Raymond raggiungesse il grande schermo, il cinema aveva già accolto diverse figure attraverso i cortometraggi.

Molte sono citate nel volume, e tra di loro c'è anche L'Arroseur Arrosé, non solo uno dei primi film che vennero proiettati dai Fratelli Lumière nel famoso dicembre del 1895, ma anche il primo proto-cinecomic, essendo riconducibile alla strip di Hermann Vogel del 1887.

Nel complesso, quali sono i Cinecomics che secondo te hanno contribuito alla nascita del filone e al contempo quelli che ne hanno ampliato la platea ed il pubblico?
Senza dubbio i film sui supereroi.

Partendo dal '78 con Superman di Richard Donner, passando al Batman di Tim Burton del 1989, e arrivando poi al nuovo millennio con le prime esperienze Marvel quali Blade, X-Men e Spider-Man.

La trilogia su Batman di Christopher Nolan prima, e il grande mosaico narrativo del Marvel Cinematic Universe poi, hanno contribuito a definire un percorso di successo. Su questa strada si sono poi innestati prodotti di origini e generi diversi, forti della consapevolezza degli studios cinematografici di trovare ottime e promettenti storie tra le pagine a fumetti.



Qual è il tuo Cinecomics preferito?

Prossima domanda, non mi esporrò mai fino a tal punto!

Ma posso dirti che tra i miei preferiti c'è Scott Pilgrim Vs. The World di Edgar Wright, che ho apprezzato tanto per la sua capacità di adattare e rielaborare i diversi tratti distintivi dell'opera a fumetti.


Non solo mainstream ma anche cinema indipendente e meno noto. Puoi fornirci qualche titolo e perché secondo te vale la pena vedere?
Beh, ho appena citato Scott Pilgrim che non credo tutti conoscano (purtroppo!).

Se per cinecomic indipendente vogliamo intendere quei film estranei alle Big Two, allora c'è davvero tanta carne al fuoco, di tutti i generi e provenienti da tutto il mondo per giunta.

A History of Violence, La Vita di Adele, Snowpiercer, I Kill Giants, L'Immortale, Polar e un'opera recente e nostrana come 5 è il numero perfetto.

Questi sono solo una manciata di titoli dei 400 e oltre citati nel volume, ma ognuno di loro è caratterizzato in maniera talmente particolare da renderli dei piccoli case-studies sull'argomento.


Quanto tempo e lavoro ha richiesto la realizzazione di questo libro?

Per completare la lavorazione del libro, tra la ricerca e la scrittura, c'è voluto circa un anno, ma sono stato fortunato perché, essendomi laureato con una tesi sull'argomento e grazie al blog, avevo un'ottima base da cui partire.

A questo tempo si sono poi aggiunti altri sei mesi di revisioni e aggiornamenti dovuti ai ritardi causati dalla pandemia Covid-19.


Ad oggi, i Cinecomics riescono ancora a catturare il pubblico oppure c'è una sorta di stagnazione?

Di certo si è arrivato a un punto di saturazione, ma adesso è difficile definire il mercato.

La pandemia ha dettato uno stop nell'industria che era comunque già in attesa di una ripartenza dopo l'incredibile risultato di Avengers: Endgame, e fino a quando la distribuzione dei titoli non tornerà ai livelli normali non credo sia possibile capire quali siano le necessità del pubblico.

Dagli ottimi risultati che stanno ottenendo determinati prodotti sulle piattaforme streaming, e non parlo solo di Marvel e DC Comics ma anche di titoli come possono essere i film (e le serie tv) realizzate o distribuite dai vari Netflix, Prime, ecc. credo che la strada sia segnata e non si torni più indietro.


Qual è il prossimo Cinecomics che ci consigli di vedere?

Il nuovo corso del Marvel Cinematic Universe credo sia atteso da tutti, in particolar modo il terzo capitolo su Spider-Man di cui tanto si parla.

Sponda DC Comics sono davvero curioso di vedere The Suicide Squad di James Gunn, un regista folle in tutto e per tutto.

E poi sono ansioso di assistere alla carrellata di cinecomics italiani che ci aspetta con Diabolik, La Terra dei Figli e Dampyr (sperando nell'avvento del Bonelli Universe).


Stai lavorando a qualche altro progetto?

Ho diverse idee in mente, sto cercando di capire quale sia la più adatta ad essere sviluppata.

Spero comunque di tornare a scrivere quanto prima.