PRINCESS MAISON
vol.2
Per trovare casa in una megalopoli come Tokyo bisogna prepararsi a tanti ostacoli, ma per la giovane Sachi Numagoe comprare l'appartamento dei propri sogni significherebbe sentirsi finalmente felice e realizzata. La serie della mangaka Aoi Ikebe - per la linea Aiken di BAO - racconta una storia di crescita ai giorni nostri, in cui la strada verso l'età adulta è fatta di risparmi e tanta determinazione.
«Nessun posto è bello come casa propria.»
BAO Publishing è lieta di annunciare un nuovo titolo della linea Aiken, il manga di BAO: il secondo volume della serie Princess Maison di Aoi Ikebe.
Per Sachi Numagoe, continuare a cercare la casa perfetta vuol dire credere fermamente che un giorno la troverà. Ha trent'anni e lavora come cameriera: per una ragazza come lei, la strada verso l'indipendenza è fatta di risparmi e tanta determinazione, per questo comprare l'appartamento dei sogni significherebbe realizzarsi ed essere felice, finalmente.
In questo secondo volume di sei, le visite di Sachi in case vecchie e nuove, piccole e grandi, le faranno mettere in dubbio le sue aspettative. Ma incontrerà anche altre donne che come lei sognano di avere un posto tutto per sé e devono affrontare difficoltà sempre diverse, cercando di farsi coraggio in una megalopoli così complessa e sfaccettata come Tokyo.
La mangaka Aoi Ikebe racconta, con un cast variegato e straordinariamente umano, una storia di crescita atipica e sorprendente, già diventata una serie TV in Giappone.
Princess Maison vol.2 è disponibile in libreria e fumetteria dal 26 novembre 2020
Aoi Ikebe ha debuttato con Rakuyō. Successivamente lavora a Tsukuroi Tatsu Hito, da cui viene tratto pure un film: è la sua prima serie lunga e narra la storia di una giovane donna che lavora in una sartoria di abiti occidentali. Princess Maison segue le vicende di una ragazza decisa a comprare un appartamento con le sue sole forze. Il manga, con cui si aggiudica numerosi premi e da cui viene tratto anche un drama, si rivela un grandissimo successo. Altre opere degne di nota sono Ne Mama (uscito per Dynit come Mamma), che le vale un premio al Japan Media Arts Festival, Saudade, Dobugawa, Kagome Kagome e Zassō yo Taishi wo idake. Una delle caratteristiche che più si ammirano nel suo stile è la maestria con cui ritrae le donne della nostra epoca.
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