Dopo il grande successo ottenuto da TORINOXXL!, il team di Torino Factory dedica un altro gioco da tavola al capoluogo piemontese. Si chiama PATÈLE.
Questa volta, l'obiettivo non è quello di diventare il "padrùn" della città costruendo palazzi e alberghi, ma di conquistarla quartiere dopo quartiere, fino a diventarne il capo indiscusso. Ma per farlo si dovrà raggiungere il centro sconfiggendo le altre bande presenti in città.
Ma perché Torino è in guerra? Beh, lo racconta lo scrittore Giuseppe Culicchia, che per PATÈLE ha scritto un racconto breve e una breve guida illustrata al gioco alle subculture giovanili che animano e hanno animato Torino. Protagonista della storia di Culicchia, Bruno Gambarotta, la Volpe del Dessert, che diventa una vera e propria pedina del gioco se evocata attraverso una delle carte BOJA FAUSS.
Non importa da quale circoscrizione veniate, da quale zona o da quale parte della provincia torinese. PATÈLE rappresenta tutti. Dai residenti in Crocetta a quelli di Mirafiori Sud, Vallette o Falchera. E abbraccia anche la cintura, con Venaria, Rivoli, Moncalieri, Chieri, Ciriè...
Per tentare l'assalto al centro bisognerà entrare a far parte di in una delle sei bande della città. A voi la scelta! Vi sentite più Cabinotti, Tamarri, Hipsters, Hooligani, Pensiunat o Squatters. Mettete insieme la vostra brigata e muovetevi alla volta del centro città sfruttando strade, ferrovie e corsi d'acqua. Ma non si tratta di una gara a chi arriva primo. Per vincere, bisognerà portare a termine il maggior numero di missioni possibili, che saranno diramate attraverso misteriosi messaggi radiofonici.
Vi sembra un gioco da ragazzi? Beh, aspettate a cantar vittoria, perché con PATÈLE tutto può succedere. Potreste infatti imbattervi in alcuni dei personaggi più "agguerriti" della storia di Torino, come Emilio Salgari, la Regina Margherita, Pietro Micca, Camillo Benso Conte di Cavour e il Principe Eugenio di Savoia, che nel gioco assumono un ruolo chiave nello svolgimento dei combattimenti tra le bande, influenzando l'esito di un attacco, potenziandolo, o dando più forza alla difesa, facendo scattare alleanze, patti di non belligeranza o permettendo aggressioni a distanza. Puntate a diventare Ras del quartiere per potenziare le truppe ma mi raccomando: attenti agli zombie.
Giocatevi bene le vostre carte, perché tra un combattimento e l'altro, la rissa all'insegna del tutti contro tutti è sempre dietro l'angolo. Se uno dei giocatori pesca la Carta PATÈLE, infatti, la partita si fermerà e vi toccherà vedervela con tutte le bande in gioco in una rissa all'ultimo sangue.
Insomma, siete pronti a "menare le mani"? Questo Natale, con parenti e amici, ci si prende a PATÈLE!
Assicurati una copia ad un prezzo agevolato cliccando qui: patele.starteed.eu
Questa volta, l'obiettivo non è quello di diventare il "padrùn" della città costruendo palazzi e alberghi, ma di conquistarla quartiere dopo quartiere, fino a diventarne il capo indiscusso. Ma per farlo si dovrà raggiungere il centro sconfiggendo le altre bande presenti in città.
Ma perché Torino è in guerra? Beh, lo racconta lo scrittore Giuseppe Culicchia, che per PATÈLE ha scritto un racconto breve e una breve guida illustrata al gioco alle subculture giovanili che animano e hanno animato Torino. Protagonista della storia di Culicchia, Bruno Gambarotta, la Volpe del Dessert, che diventa una vera e propria pedina del gioco se evocata attraverso una delle carte BOJA FAUSS.
Non importa da quale circoscrizione veniate, da quale zona o da quale parte della provincia torinese. PATÈLE rappresenta tutti. Dai residenti in Crocetta a quelli di Mirafiori Sud, Vallette o Falchera. E abbraccia anche la cintura, con Venaria, Rivoli, Moncalieri, Chieri, Ciriè...
Per tentare l'assalto al centro bisognerà entrare a far parte di in una delle sei bande della città. A voi la scelta! Vi sentite più Cabinotti, Tamarri, Hipsters, Hooligani, Pensiunat o Squatters. Mettete insieme la vostra brigata e muovetevi alla volta del centro città sfruttando strade, ferrovie e corsi d'acqua. Ma non si tratta di una gara a chi arriva primo. Per vincere, bisognerà portare a termine il maggior numero di missioni possibili, che saranno diramate attraverso misteriosi messaggi radiofonici.
Vi sembra un gioco da ragazzi? Beh, aspettate a cantar vittoria, perché con PATÈLE tutto può succedere. Potreste infatti imbattervi in alcuni dei personaggi più "agguerriti" della storia di Torino, come Emilio Salgari, la Regina Margherita, Pietro Micca, Camillo Benso Conte di Cavour e il Principe Eugenio di Savoia, che nel gioco assumono un ruolo chiave nello svolgimento dei combattimenti tra le bande, influenzando l'esito di un attacco, potenziandolo, o dando più forza alla difesa, facendo scattare alleanze, patti di non belligeranza o permettendo aggressioni a distanza. Puntate a diventare Ras del quartiere per potenziare le truppe ma mi raccomando: attenti agli zombie.
Giocatevi bene le vostre carte, perché tra un combattimento e l'altro, la rissa all'insegna del tutti contro tutti è sempre dietro l'angolo. Se uno dei giocatori pesca la Carta PATÈLE, infatti, la partita si fermerà e vi toccherà vedervela con tutte le bande in gioco in una rissa all'ultimo sangue.
Insomma, siete pronti a "menare le mani"? Questo Natale, con parenti e amici, ci si prende a PATÈLE!
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