Alpacarl The Alpacop è un progetto che nasce dall'idea di Gabriele “Gabro” Nicolosi.

Lanciato in anteprima assoluta lo scorso 29 giugno con un mini–episodio di 4 minuti circa in diretta web, Alpacarl The Alpacop vede protagonista un giovane poliziotto trasformatosi in mutante dalle sembianze animalesche e bizzarre in seguito all’incontro con un misterioso alpaca.

A dar voce al simpatico personaggio un grande doppiatore del calibro di Pietro Ubaldi, mentre la sigla sarà affidata a Giorgio Vanni, cantante icona delle sigle dei cartoni animati e autore di canzoni che hanno segnato l’infanzia di più generazioni.



Alpacarl the Alpacop è un tuo nuovo progetto animato: una serie animata, un cartoons (per dirla alla "vecchia" maniera) per grandi e piccini. Come nasce questo progetto?Alpacarl The Alpacop è un progetto che nasce oltre un anno fa. 

Dapprima pensato come un corto animato e con uno stile molto diverso, nel corso delle sue fasi di sviluppo ha subito molte trasformazioni. C'è stato anche un momento in cui si era pensato di trasportare le avventure di Alpacarl su un medium diverso, e di raccontarle attraverso un videogioco! 

Approfittando poi del lancio della piattaforma Vimove, c'è stata l'occasione di riprendere in mano il progetto, di rimodularlo e di ridargli la sua forma definitiva: quella di una serie a cartoni. 

Anche i personaggi e il linguaggio utilizzato hanno subito un drastico cambiamento, arrivando così ad Alpacarl The Alpacop così come lo conosciamo.

Parlaci di Alpacarl: chi è? Qual è la sua storia?
Alpacarl è un poliziotto, amante del suo lavoro e con un fortissimo senso di giustizia. 

Ama indagare, scendere in campo, affrontare e fermare i criminali, e mantenere sicura la sua città. 

Questo suo stile di vita però cambia radicalmente dopo il suo incontro con Wa: un alpaca radioattivo che, sputandogli in faccia, lo trasforma in questo buffo mutante. Da lì cambia tutto per lui, visto che per via del suo aspetto ormai ritenuto troppo "tenero" e poco adatto ad "incutere timore" ai criminali, viene estromesso dal suo lavoro sul campo e relegato dietro una scrivania. 

La sua voglia di lottare in prima linea per il bene della comunità però è troppo forte, e in un modo o nell'altro cercherà sempre di arrivare al centro dell'azione. 

Da ora, però, dovrà anche fare i conti con Wa, che ha deciso di portare con sé, e con un nuovo nemico sempre pronto a mettergli i bastoni tra le ruote: lo scienziato chiamato Al Pacone!


Pietro Ubaldi, storico doppiatore di numerosi cartoni animati e serie tv, presta la voce al protagonista. Quanto ti è di supporto la sua voce, nonchè esperienza, per la crescita di Alpacarl?La voce, la professionalità e l'esperienza di Pietro Ubaldi sono stati fondamentali nello sviluppo della serie. 

Collaborare con un professionista come lui ci ha permesso di raccontare al meglio le premesse che stanno dietro il nostro progetto, e il nostro protagonista ha immediatamente assunto una personalità molto più definita, profonda e convincente. 

Per noi avere Pietro all'interno del cast è un immenso motivo di orgoglio e il suo contributo è enormemente prezioso per il nostro cartoon.


Un altro pezzo da novanta si occupa della sigla: il mitico Giorgio Vanni. Un'altra sigla che entrerà nella storia della musica dell'animazione. Puoi anticiparci qualcosa al riguardo?Su questo discorso siamo molto riservati al momento. 

Vorremmo che sia una grande sorpresa per tutti poter ascoltare il pezzo di Giorgio Vanni dedicato ad Alpacarl. 

Siamo estremamente felici di questa collaborazione e (se mai vi possano essere dubbi), vi garantiamo che Il Capitano vi sorprenderà ancora una volta con un brano spettacolare!


Lo scorso giugno è andato in onda un mini episodio di 4 minuti sul web. Come ha reagito il pubblico?Direi molto bene, probabilmente anche al di sopra delle nostre aspettative. 

Abbiamo lanciato il progetto in diretta web e leggere i commenti "a caldo" degli spettatori, oltre che raccogliere 1000 € di investimenti nella prima mezz'ora, nonostante Vimove fosse una piattaforma assolutamente nuova ci ha riempito di orgoglio, e ci ha motivato ulteriormente a fare bene e a confezionare il miglior prodotto possibile, che è quello a cui stiamo lavorando assiduamente da mesi.


Come mai hai scelto di dare una anteprima sul web?
Le possibilità che oggi offre il web sono veramente molto interessanti: poter raccogliere feedback diretti, poterci confrontare con il pubblico presentandogli il prodotto e tante piccole curiosità sul nostro progetto, ci ha dato l'opportunità di avere un confronto continuo con chi ci segue, oltre che la possibilità di coinvolgere chiunque abbia fiducia nel nostro cartoon. 

Questo non esclude di poter incontrare il pubblico e presentare il nostro prodotto dal vivo: siamo continuamente presenti ad eventi e fiere di settore e amiamo poter parlare di persona e coinvolgere attivamente chi partecipa a queste manifestazioni, ascoltando, ovviamente, anche i loro pareri che sempre aiutano a limare, perfezionare e migliorare il cartoon.


Attualmente è in corso il crowdfunding per la realizzazione della serie. Come gli utenti possono contribuire?Molto semplice! 

Basta visitare il sito di Vimove all'indirizzo beta.vimove.io, cliccare sul banner dedicato ad Alpacarl The Alpacop e cliccare sul pulsante "Co-Produce This Video"

Una semplicissima procedura guidata vi aiuterà a completare la procedura di investimento. 

Parliamo di investimento perché chi contribuisce alla serie non ottiene gadget o simili in cambio, me royalty sul prodotto diventando un vero e proprio co-produttore. 

Questo nuovo modo di coinvolgere il pubblico è stato uno dei motivi per cui abbiamo deciso di puntare su Vimove per lanciare il nostro progetto.


Un progetto ambizioso che senz'altro, potrebbe portare il cartone animato lontano, in altri paesi.
Questo ce lo auguriamo! 

Chiaramente è una cosa che andrà fatta per gradi, ma è assolutamente un obiettivo nella roadmap del nostro progetto. 

Esportare il nostro prodotto e promuovere ulteriormente il Made In Italy fuori dal nostro Paese sarebbe per noi davvero interessante e ci aprirebbe tantissime strade ed opportunità.

Qual è il tuo cartone animato preferito dell'infanzia? Ed oggi, cosa guardi?
Non ho un vero e proprio cartone animato preferito dell'infanzia, e devo dire che non è solo un discorso legato a quel periodo lì, visto che – rispondendo alla seconda domanda – è un tipo di media che continuo a seguire con estremo interesse. 

Da sempre seguo cartoni dai generi e gli stili molto variegati e sebbene Alpacarl The Alpacop sia molto legato a certi sistemi e linguaggi vicini al modello umoristico/young americano, sono presenti anche tante influenze derivate da opere provenienti dagli Anime Giapponesi, ed è possibile già coglierne alcuni aspetti anche dal trailer già disponibile online.


In Italia, si è pronti dunque a una produzione animata?
Assolutamente sì. 

Sono diversi i progetti animati che negli anni sono partiti dall'Italia: chiunque conosce serie come "Winx Club" o film come "La Gabbianella e il Gatto". 

La produzione di cartoni animati in Italia è qualcosa di concreto e siamo decisi ad entrarne a far parte.


Progetti in corso e futuri?
Ci sono varie idee, appunti e spunti per altri progetti. Ma al momento restano tali. 

Siamo totalmente concentrati su Alpacarl The Alpacop al momento. 

Se dobbiamo fare qualcosa vogliamo farla al meglio dedicando al nostro progetto tutto il tempo, la cura e la l'attenzione possibile per far sì che il nostro cartoon possa essere realizzato sfruttando al massimo le nostre possibilità.