L'INTERVISTA: DAL 20 NOVEMBRE AL MAMBO DI BOLOGNA
LA MOSTRA SUL GRAPHIC NOVEL DI FANTASCIENZA DI MANUELE FIOR
CHE RACCONTA L'ITALIA DEL FUTURO PROSSIMO. FINO ALL'11 GENNAIO



In occasione del festival internazionale di fumetto BilBolBul, è stata inaugurata giovedì 20 novembre alle 18.30 al MamBo di Bologna (via don Minzoni 14, tel. 051 649 6611) un'ampia mostra dedicata all'autore di fumetti Manuele Fior e incentrata sul suo ultimo libro “L'intervista” (Coconino Press). 

L'esposizione, che resterà aperta a ingresso gratuito fino all'11 gennaio 2015 ed è curata da Hamelin associazione culturale, mostrerà le tavole originali e ricostruirà la lavorazione del fumetto con una particolare attenzione per le ispirazioni a cui Fior ha guardato: le citazioni cinematografiche, fotografiche, architettoniche, letterarie e fumettistiche.


L'intervista” è un romanzo di fantascienza che non esplora le stelle, ma il delicato, fragile universo interiore delle relazioni, dei sentimenti e degli affetti di ciascuno di noi.
Su uno sfondo stile “Incontri ravvicinati del terzo tipo” scorre un commovente racconto sul passare del tempo, sul confronto tra generazioni, sulla nostra società che sta cambiando.

Raniero è uno psicologo sulla cinquantina, in crisi con la moglie che vuole andarsene da casa. Dora, una sua giovane paziente, dichiara doti telepatiche e ha strane visioni notturne di triangoli luminosi che appaiono nel cielo: il segnale inviato da una civiltà extraterrestre, dice la ragazza, che ci avverte di un grande cambiamento in arrivo nella società. Siamo a Udine, nel Nord Italia del 2048: c'è stata una “disunificazione”, le auto sono teleguidate e i centri storici delle città sorvegliati e blindati...

Dopo il grande successo del precedente graphic novel “Cinquemila km al secondo”, vincitore nel 2011 del premio principale del festival di Angouleme, vero e proprio Oscar del fumetto, Manuele Fior sposta in un prossimo futuro la cornice della sua delicata, introspettiva indagine a fumetti sul mondo degli affetti e sul passaggio di testimone tra le generazioni.

MANUELE FIOR PARLA DE “L'INTERVISTA”

Di seguito un estratto da un'interrvista a Fior condotta da Elena Orlandi, Emilio Varrà, Lorenzo Ghetti e Giordana Piccinini, realizzata per accompagnare i visitatori lungo il percorso della mostra.

Il punto di partenza è stato la fantascienza. Dopo Cinquemila chilometri al secondo, che anche se non è una storia autobiografica è una storia che pesca abbondantemente nel vissuto, avevo voglia di occuparmi di fantascienza. Anche perché il fantastico è il genere di fumetto da cui vengo, e anche il motivo per cui ho davvero pensato di questo mestiere: i fumetti di supereroi Marvel, le saghe degli X-Men e anche una certa cinematografia che ho visto da ragazzino. Per cui per me era abbastanza chiaro: volevo fare qualcosa che fosse il più possibile un’opera di fantasia.
La seconda scelta è stata ambientare la storia a Udine, perché avrebbe eliminato una serie di cliché in cui rischiavo di cadere. Se ambienti la fantascienza in Arizona o nell’Area 51 è una cosa, mentre a Udine tutto acquisisce un tono diverso, per certi versi ironico, perché è una città in cui non succede mai niente, e comunque è la provincia italiana. Però è una provincia che conosco estremamente bene e mi permetteva di collegare queste due scale: la scala dell’incommensurabile, grande, incomprensibile, alla scala del molto familiare. Penso che sia la cifra che ho voluto tenere in tutto il libro. Che poi anche questa non è un’invenzione mia, è nata con Spielberg la capacità di mettere queste due cose insieme. Lui racconta sempre di bambini, sfere familiari, magari in crisi, e insieme l’evento che dovrebbe in teoria far sballare tutto in realtà non fa sballare le cose più normali della vita, le relazioni più di base”.

L'AUTORE

Manuele Fior è nato a Cesena nel 1975. Dopo la laurea in Architettura a Venezia nel 2000, si trasferisce a Berlino, dove lavora fino al 2005 come fumettista, illustratore e architetto. La collaborazione con l’editore tedesco Avant-Verlag comincia nel 2001 con la rivista Plaque. Da allora inaugura una fitta produzione di storie brevi a fumetti scritte dal fratello Daniele, apparse su Black, Bile Noire, Stripburger, Forresten, Osmosa. Il suo primo graphic novel “Rosso Oltremare” ha vinto il premio come miglior fumetto 2007 a Oslo e un Premio Micheluzzi al Comicon di Napoli. Ha poi realizzato altri due graphic novel: “La signorina Else”, adattamento a fumetti dalla novella di Arthur Schnitzler, e “Cinquemila chilometri al secondo”, vincitore, tra i tanti premi, del Gran Guinigi di Lucca Comics e del Fauve d'Or di Angouleme. Fior vive a Parigi e collabora con numerosi quotidiani e riviste internazionali: dal New Yorker a La Repubblica, per la quale ha illustrato per un anno la rubrica settimanale di libri tenuta da Alessandro Baricco.