XVIIa
EDIZIONE DI FESTIVALETTERATURA
MANTOVA,
4-8 SETTEMBRE 2013
Cinque
giorni di incontri per condividere cultura
Festivaletteratura
continua a
esercitare la sua funzione civile proponendosi come spazio non
virtuale di confronto tra le persone. Grande
spazio alle voci nuove della letteratura europea e latinoamericana.
Capire la realtà dai suoi costituenti primi: il Festival legge il
mondo attraverso la tavola periodica degli elementi, i semi, le
piante e le geneaologie. L'attualità nella riflessione su beni
comuni, diritti e democrazia, trasformazioni del territorio e 2050
come data cruciale per il futuro del pianeta. Informazione tra Big
Data ed evoluzioni del giornalismo. La retrospettiva dedicata a David
Grossman. I lettori protagonisti con The Reading Circle e l'Antologia
dei ragazzi. L'incanto della narrazione orale nelle favole italiane
lette in piazza e nei ricordi d'infanzia di scrittori e lettori.
Classici e contemporanei in relazione nella serie d’incontri "il
paese più remoto".
Milano,
21 giugno 2013 - La diciassettesima edizione di Festivaletteratura si
terrà a Mantova da mercoledì 4 a domenica 8 settembre 2013. Riapre,
per lettori e scrittori, il cantiere in piazza di idee, situazioni e
progetti di cui oggi
si sente un desiderio sempre più urgente a fronte di una progressiva
virtualizzazione delle relazioni e del fare cultura. Il Festival
resta un luogo in cui ci si scambiano opinioni, si mettono insieme i
pensieri, si ascoltano gli altri per confrontarsi: uno spazio
“civico”, in cui la cultura crea prossimità.
A
Festivaletteratura gli autori non "passano": sono il
lievito della manifestazione. Di fronte non trovano semplici
spettatori, ma persone da cui viene la richiesta di un incontro vero,
senza infingimenti. In questo modo prende forma una condivisione
culturale viva, dinamica, che
difficilmente si sperimenta altrove e che costituisce la specificità
della manifestazione, rendendo il Festival scenario di creatività e
agente d’innovazione. Festivaletteratura conferma la sua vocazione
a gettare ponti, a mettere mondi in contatto.
Le tecnologie aiutano – la manifestazione in questi anni ha
potenziato la propria presenza sul web – ma rimane l’agorà, la
piazza, la dimensione propria della rassegna.
Protagonista
quest’anno la letteratura europea: tra gli ospiti spiccano i nomi
di Emmanuel
Carrère,
Almudena Grandes
di Mathias Énard.
Saranno
a Festivaletteratura anche Margaret
Drabble, critica
letteraria, tra le più prolifiche e autorevoli narratrici inglesi;
il finlandese Tuomas
Kyrö, autore di
successo e versatile, che passa dal romanzo al fumetto, dalla radio
al cartoon; l'ungherese László
Krasznahorkai,
fedele sceneggiatore del regista di culto Béla Tarr e romanziere
apprezzato da scrittori del calibro di W.G. Sebald e Susan Sontag;
Dan Lungu,
voce tra le più brillanti e pungenti della letteratura romena
post-comunista; Will
Self, scrittore
colto e visionario considerato dalla critica inglese l’erede di
James Ballard; Clara
Usón, talento
ormai riconosciuto della nuova narrativa catalana. Almudena Grandes e
Mathias Énard saranno anche protagonisti a degli appuntamenti 2013
del translation
slam, la "gara"
tra traduttori che consente al pubblico di scoprire i problemi e le
trappole che si aprono nel portare un testo da una lingua all'altra.
Nell'edizione
che in assoluto conta il maggior numero di presenze internazionali,
grande spazio viene dato alla letteratura latinoamericana, che gode
di un periodo di grande vitalità. Saranno a Mantova l'argentino
Andrés Neuman
e il brasiliano Ronaldo
Wrobel - due tra
i talenti letterari forse più interessanti emersi negli ultimi anni
-, il messicano Juan
Villoro -
giornalista, narratore, autore di libri per ragazzi -, oltre ad
Ángeles Mastretta
e Santiago Gamboa,
graditi ritorni al Festival. Inoltre il festival dedica un focus alla
letteratura cubana con Atilio
Caballero Menéndez,
Wendy Guerra,
Francisco López
Sacha, Leonardo
Padura Fuentes,
Karla Suarez
che racconteranno che cosa significa scrivere (e leggere) oggi a
Cuba, in un momento cruciale per il futuro dell'isola.
E
Latinoamericana
sarà anche il
nome dell'isola di postazioni informatiche allestita quest'anno
dell'Archivio di Festivaletteratura nel mare aperto della Tenda dei
Libri di Piazza Sordello. Per tutta la durata della manifestazione,
il pubblico avrà l'opportunità di ascoltare le registrazioni e di
vedere le immagini relative agli incontri che hanno visto
protagonisti, dal 1997 a oggi, i maggiori esponenti della cultura e
della narrativa di quei paesi. Lo spazio di Latinoamericana
ospiterà inoltre il Libero
manuale di letteratura latinoamericana,
una serie di interventi quotidiani con gli autori latinoamericani
presenti al Festival.
Per
completare il quadro dei narratori stranieri, vanno segnalati
l'indiana Jhumpa
Lahiri (ospite
anche - insieme a Taiye Selasi e Barry Miles - degli appuntamenti
d’inizio mattina delle
Pagine della
Cultura
condotti da
Alberto Notarbartolo e
Piero Zardo);
il giallista scozzese Peter
May; J.R.
Moehringer,
autore, tra l’altro, con Andrè Agassi di Open;
l'anglo-pakistano Mohsin
Hamid, del cui
primo romanzo è recentemente uscita nelle sale la riduzione
cinematografica diretta da Mira Nair; e in particolare Kim
Young-ha, uno dei
pochi narratori in grado di offrirci uno sguardo ravvicinato sulla
tesissima situazione tra le due Coree.
Altro
continente che sta conoscendo una stagione culturale straordinaria è
senz'altro l'Africa, con l'affermazione di una generazione di
intellettuali che si definisce afropolitan,
a pieno titolo protagonista della scena globale. Festivaletteratura
invita Taiye
Selasi,
scrittrice nigeriana-ghanese-americana, Binyavanga
Wainaina,
kenyota, narratore, tra i fondatori della rivista Kwani?
Dal Mali, paese dalla
cultura millenaria oggi vittima di un conflitto che vede in gioco
imponenti interessi economici internazionali contrapposti vengono
lo scrittore Moussa
Konaté e Sékou
Ogobara Dolo, uno
dei portavoce più accreditati della cultura orale dei Dogon.
Oltre
alla presenza di tanti autori stranieri, al Festivaletteratura, come
sempre, è importantissima la presenza di narratori italiani.
Torneranno a Mantova i protagonisti di Scritture
Giovani, insieme
a Francesco Abate,
Eraldo Affinati,
Paolo Cognetti,
Paolo Giordano,
Carlo Lucarelli,
Dacia Maraini,
Paola Mastrocola,
Melania Mazzucco,
Hans Tuzzi,
Andrea Vitali.
La
sezione della poesia si concentrerà in particolare sulla produzione
italiana, accogliendo giovani autori come Azzurra
D'Agostino e
Giovanni Previdi,
il poeta e critico letterario Renato
Minore. Spazio
anche al ritorno di Bianca
Tarozzi e Antonio
Prete e, come
ospite internazionale, alla poetessa sudafricana Karen
Press. Del tutto
"fuori serie" la presenza di Alessandro
Bergonzoni, che a
Festivaletteratura esordirà come rimatore in un incontro
assolutamente imprevedibile.
Jerusalem
è poi una delle parole chiave di questa diciassettesima edizione: in
particolare è il tema scelto per Scritture
Giovani 2013.
Laura Fidaleo,
Maarten Inghels,
Meirion Jordan,
Felix Stephan,
i quattro scrittori selezionati per il 2013, hanno dedicato il loro
racconto alla città sacra per eccellenza, in un anno in cui
Scritture Giovani aprirà eccezionalmente una sezione libreria
in cui torneranno a incontrare il pubblico tutti gli autori italiani
delle passate edizioni del progetto usciti nel 2013 con un nuovo
libro (Marco
Archetti,
Cristiano Cavina,
Marco Mancassola,
Francesca Scotti,
Flavio Soriga).
Gerusalemme è anche la città intorno alla quale ruotano l'incontro
tra Paola Caridi
e Ahdaf Soueif
(in relazione con Il Cairo), la traccia di Enrico
Franceschini, il
romanzo bifronte dello scrittore tedesco Benjamin
Stein. Tra gli
autori israeliani al Festival, la giovane soldatessa-scrittrice Shani
Boianjiu e David
Grossman, a cui
sarà dedicata la retrospettiva di quest'anno, che comprenderà uno
spettacolo realizzato utilizzando i materiali fotografici e sonori
relativi alle sue precedenti partecipazioni . Grossman sarà anche
protagonista di Blurandevù,
gli appuntamenti serali che vedono i giovani volontari del Festival
nel ruolo di intervistatori e che avranno, come altri autori ospiti,
Cristiano Cavina,
Michela Marzano
e Lilian Thuram.
Una
sezione particolarmente animata quella dedicata quest'anno alla
scrittura per immagini che vedrà la presenza di Cyril
Pedrosa, il
fumettista francese che nell'ultimo anno ha ricevuto numerosi
riconoscimenti internazionali e che al Festival incontrerà Fabio
Geda, e di alcuni
autori che hanno raggiunto la popolarità grazie al web come
Zerocalcare
e Makkox,
che al Festival terrà un Live
sketch reporting
commentando ogni sera a vignette quello che accadrà al Festival, o
Marco Petrella,
già ricordato per le sue recensioni a fumetti dei libri dei grandi
scrittori contemporanei.
Da
ormai diverse edizioni Festivaletteratura riserva una speciale
attenzione agli autori che hanno segnato la letteratura del
Novecento. Nella ricorrenza del cinquantesimo anniversario della
morte, Beppe Fenoglio verrà restituito agli scrittori. Quattro
autori italiani contemporanei - Eraldo
Affinati,
Marcello Fois,
Paolo Giordano,
Davide Longo
– parleranno ognuno di una delle qualità della scrittura di
Fenoglio esemplificandola attraverso un suo racconto o un romanzo
breve. A queste lezioni fenogliane si accompagnerà, all'interno del
programma delle Tracce
alla Tenda
Sordello, un intervento sulla vita dello scrittore di Alba tenuto da
Piero Negri
Scaglione. Tra
gli altri eventi-omaggio ricordiamo quelli su Carlo Emilio Gadda,
Rocco Scotellaro, Ada Negri e Gianni Rodari; una nuova riflessione su
Virginia Woolf a partire dalla riedizione dei Diari
(con Bianca
Tarozzi, Ginevra
Bompiani e
Liliana Rampello);
e la prima esecuzione italiana dei melologhi Pittori
olandesi scritti
da Marcel Proust e musicati dal suo compagno Reynaldo Hahn
nell'interpretazione di Luca
Scarlini ed
Emanuele Torquati.
A questi si aggiunge un ricordo di Giuseppe Pontiggia nel decennale
dalla scomparsa.
Anche
per un grande scrittore del territorio padano come Gianni
Brera ci sarà lo
spazio al Festival per un omaggio a più voci. Di sport si parlerà -
del tutto o in parte - anche negli incontri con Lilian
Thuram, con Luca
Beatrice (sullo
scrivere di arte e di calcio) e con Gianni
Clerici, per i
più sempre quel
del tenis,
nonostante il credito guadagnato come narratore e poeta.
Grande
attenzione sarà dedicata quest’anno ai temi caldi dell’attualità.
Le cronache di questi giorni ci dimostrano come i nostri dati
sensibili possono diventare materiale facilmente scambiabile e
impiegato senza il nostro consenso per i più diversi scopi. Viktor
Mayer-Schönberger,
uno dei massimi esperti mondiali dell'utilizzo dell'informazione nei
mercati e nella società, sarà al Festival per spiegare che cosa
sono i Big Data, chi li controlla e come siamo controllati attraverso
di essi. Di un altro caso di conflitto tra accesso al sapere, diritto
di autore e monopoli della conoscenza tratta Google
and the World Brain,
uno dei film più attesi di Pagine
Nascoste, la
rassegna di film documentari su libri e scrittori, da anni parte
integrante del programma di Festivaletteratura e dal 2012 proposta
nello spazio del cinema Oberdan.
Le
modalità di diffusione e di accesso all'informazione consentite
dalle nuove tecnologie stanno portando anche a profondi rivolgimenti
nel giornalismo: in questo senso Festivaletteratura proporrà due
testimonianze differenti su come è possibile fare inchiesta oggi:
una forse più tradizionale, del giornalismo sotto copertura (con
Günter Wallraff
e Fabrizio Gatti);
una che viene da una nuova generazione di giornalisti free lance, che
cercano in rete i finanziamenti per le proprie inchieste (con Andrea
Marinelli e Jordi
Pérez Colomé).
Di come invece la grande informazione condizioni ancor oggi la
percezione di alcuni fenomeni sociali - nel caso specifico, la
violenza sulle donne - parlerà invece Michela
Murgia; mentre
sulle trasformazioni in atto nella televisione a fronte dell’avvento
di internet e delle nuove forme di narrazione transmediale si
soffermerà Carlo
Freccero.
Con
i temi di attualità torna inevitabilmente la questione del
precariato: negli incontri tra Beppe
Severgnini e
Ivano Fossati,
tra Guy Standing
e Andrea Fumagalli
si cercherà nuovamente di definire il quadro, e di individuare
strategie personali e interventi di sistema per uscire da una
condizione ormai diventata strutturale.
Al
Festivalettatura non può mancare la riflessione storica che porta
all’interpretazione del presente: è il caso del confronto tra
Guido Crainz
e Silvio Lanaro,
autori degli studi più completi e organici sulla storia dell'Italia
repubblicana; della rivisitazione da parte di Sergio
Luzzatto e Marco
Belpoliti di
alcuni episodi controversi della guerra partigiana; o - per i ragazzi
– della rilettura delle persecuzioni razziali durante il nazismo
effettuata da Paul
Doswell, della
narrazione dell’esperienza dittatoriale del Cile di Sofia
Gallo; delle
melodie del clarinetto di Terezin riportato in vita e in musica da
Matteo Corradini,
Enrico Fink
e Gabriele Coen.
Intendere
la cultura come qualcosa da condividere, come bene comune proprio nel
senso che "fa" bene, agisce, diventa un fattore di crescita
individuale e collettiva se vissuta in relazione con gli altri, ci
porta ai principi fissati nella nostra Costituzione. Sull'articolo 9
- che riguarda la cultura, la ricerca scientifica, la tutela del
paesaggio e del patrimonio storico-artistico - dialogheranno
Salvatore Settis
e Tomaso
Montanari,
raccordando arte e giurisprudenza. Della necessità di trovare nei
diritti una narrazione forte per rifondare la democrazia, nel vuoto
lasciato dalle grandi ideologie politiche del Novecento, parlerà
invece Stefano
Rodotà, che con
Annarosa
Buttarelli, in un
successivo incontro, si confronterà sulla possibilità offerta dal
modello femminile di sovranità come nuova strada per interpretare la
politica. Dalla necessità di arrivare a una narrazione capace di
affermare i diritti ai benefici della narrazione per chi esercita il
diritto: Simonetta
Agnello Hornby
nel suo incontro mostrerà l'importanza della letteratura per chi
svolge un lavoro in ambito giudiziario, per l'interpretazione delle
situazioni, l'analisi delle persone, lo sviluppo mai lineare delle
vicende. Beni ancora più alti - la felicità, la speranza - saranno
al centro degli appuntamenti di filosofia rispettivamente con Robert
Misrahi e Mary
Zournazi in
conversazione con Giacomo
Marramao, mentre
all'Amore sarà dedicata la conversazione tra Michela
Marzano e Stefano
Levi della Torre. Alla
religione come momento di conoscenza del nostro sé più profondo e
alle emozioni come strada per interpretare la spiritualità sono
dedicati gli incontri di
Massimo Cacciari con
Giulio Busi, e di
Giuliano Boccali
e Farian Sabahi
con Silvana Greco.
Con
The Reading Circle
il festival si propone di portare il pubblico nel cerchio di
relazioni e persone che accompagnano la lettura. In uno spazio nel
centro storico saranno lasciati in libera lettura circa un centinaio
di libri di autori presenti alle varie edizioni del Festival. Ogni
libro sarà accompagnato dai pareri di scrittori e gruppi di lettura,
da recensioni a fumetti, dalle schede di presentazione su web curate
dai sistemi bibliotecari, da bibliotecari in carne ed ossa, pronti a
dare consigli e suggerimenti in base ai gusti di ciascuno. A
completare la proposta di The
Reading Circle si
terrà una serie di quattro incontri sul tema della lettura che vedrà
protagonisti gli scrittori Eugenio
Baroncelli e
Paolo Nori,
Jamila Hassoune,
libraia a Marrakech, l’illustratore e vignettista Marco
Petrella, il
bibliotecario Luca
Ferrieri.
Nel
programma dedicato ai ragazzi sarà l’Antologia
curata da Beatrice
Masini a
valorizzare il ruolo attivo dei giovani lettori: proprio a loro sarà
affidato il compito di selezionare una serie di testi per una futura
antologia capace di soddisfare veramente i loro bisogni letterari.
Un
appuntamento particolare della prossima edizione sarà il progetto
sul silenzio che padre Enzo
Bianchi e p.o.p.
produzioni
porteranno a Mantova dopo un lavoro di ascolto svolto per oltre un
anno al Monastero di Bose. Nel chiostro di Santa Paola ai silenziosi
rumori dei boschi, delle celle, degli spazi comuni e di preghiera dei
monaci si alterneranno le (poche) parole di padre Bianchi, per
riappropriarci di una dimensione ormai estranea alla nostra
esperienza.
L'apertura
a tutto il sapere, il complesso e fecondo reticolo di relazioni tra
scienza, arte, storia, letteratura e tra le più specifiche
discipline troverà invece riscontro nella rinnovata visione
enciclopedica al centro del dialogo che vedrà protagonista Achille
Bonito Oliva.
Si
continua poi con l’attenzione ai costituenti primi della materia:
la tavola periodica degli elementi, fatta uscire dallo stretto ambito
della chimica, si rivelerà ad esempio un formidabile punto di
partenza per leggere il libro del mondo. Seguendo il percorso di Sam
Kean - simile a
quello tracciato in passato da Primo Levi in Il
sistema periodico –
si scoprirà come, osservando questi elementi di base della materia
nelle loro combinazioni, si possano imparare molte cose sulle
relazioni e sui comportamenti umani. Un gruppo di chimici-narratori,
composto dallo stess Kean insieme a Marco
Malvaldi,
Piersandro
Pallavicini e
Giuseppe Fochi
- nello spazio delle Lavagne
di piazza Mantegna, aperto come sempre anche ad altri quesiti e
argomenti scientifici - ci racconterà le incredibili storie
dell'alluminio, del mercurio, dell'oro, del cloro e di altri
elementi.
Passando
al regno vegetale, Vandana
Shiva e poi
Davide Ciccarese
e Nadia Nicoletti
- in una serie di incontri e di laboratori rivolti ai più piccoli –
parleranno dell’importanza di prendersi cura di ciascun seme, per
difendere la biodiversità, per conservare la specifica identità di
ciascun territorio e per garantire la libertà di chi lo coltiva.
Il
passaggio dai semi alle piante avverrà grazie ai racconti di Tiziano
Fratus, che - tra
i vari interventi al Festival - disegnerà un'inedita mappa di
Mantova secondo i suoi alberi secolari, facendo conoscere una città
diversamente monumentale. Al riconoscimento degli alberi - e al loro
disegno - saranno dedicate le passeggiate laboratoriali per bambini
di Giorgio Grossi
e Pia Valentinis
a Bosco Virgiliano e nel Parco Periurbano sui laghi di Mantova, agli
alberi di città l’incontro per ragazzi di Luisa
Mattia,
all'intelligenza delle piante il confronto tra Stefano
Mancuso e Marco
Cattaneo.
Un'altra
famiglia di alberi nasce dalle genealogie, a cui Festivaletteratura
dedica un ampio spazio all'interno dell'Archivio di Stato.
L’obiettivo del progetto - realizzato con la supervisione
scientifica di Juri
Meda e Danilo
Craveia - è di
stimolare le persone a confrontarsi con la propria storia, a
ricomporre la propria identità all’interno della lunga catena
umana formata da
incontri, migrazioni, scelte di vita, che s’intrecciano alle
vicende della Storia. Attraverso un’anagrafe genealogica -
eccezionalmente aperta per i cinque giorni della manifestazione –
le persone potranno ricostruire la propria storia familiare o quella
di una famiglia “adottata”, e scoprire come utilizzare altre
fonti (orali, fotografiche, diaristiche) per trasformarla in una più
ricca e densa narrazione.
L’attenzione
all’ambiente porta anche a una serie di incontri per valutare le
soluzioni praticabili in ambito climatico (Jørgen
Randers e Luca
Mercalli),
energetico (Mario
Tozzi e Valerio
Rossi Albertini),
urbanistico (Carlo
Ratti) prima
della data del 2050, considerata dagli esperti uno spartiacque
decisivo per le sorti del pianeta.
L'osservazione
del territorio e la psicogeografia sembrano del resto rivelarsi - in
molti degli incontri del Festival – come una chiave di lettura per
comprendere le trasformazioni in corso nella società, nella memoria
collettiva, nella nostra identità. Si parlerà in questo senso di
luoghi abbandonati lungo la nostra penisola (Antonella
Tarpino e Michela
Murgia), del
rapporto tra fotografia e memoria nella ricostruzione dell'immagine
di una città (Mimmo
e Francesco
Jodice), del
paesaggio siciliano in relazione agli elementi di luce e natura
(Massimo Siragusa
e Corrado
Assenza),
dell’infinita geografia della Russia e delle contraddizione che la
attraversano (Luciana
Castellina), del
Po riscoperto attraverso storie e acquerelli da Paolo
Rumiz e
Alessandro Sanna,
delle architetture “resistenti” disegnate e commentate
da Raul Pantaleo e
Marta Gerardi, di
grandi e dispendiosi progetti di infrastrutture come il corridoio 5
(Luca Rastello,
Andrea De
Benedetti e
Francesco M.
Cataluccio).
Molto
nutrita è anche la presenza europea di scrittori per ragazzi, tra i
quali vanno segnalati la catalana Maite
Carranza; Chris
Haughton,
scrittore e illustratore irlandese; Stephanie
Blake amata dai
più piccoli per le sue storie di bambini cocciuti e capricciosi;
Marie-Aude Murail,
seguitissima autrice di romanzi per adolescenti e lo svedese Ulf
Stark, ormai un
habitué
di Festivaletteratura.
Ancora:
in una serie di tre incontri Pino
Costalunga,
avvalendosi della collaborazione di Matteo
Corradini,
Michela Murgia
e Ulf Stark,
insegnerà ai ragazzi e alle loro famiglie a ridare splendore al
tesoro delle memorie d'infanzia.
Segnaliamo
inoltre la presenza straordinaria di Nadine
Kadaan, giovane
illustratrice siriana di libri per ragazzi, che terrà al Festival
una serie di laboratori di disegno dedicati ai più piccoli, e
l’intervento di Paolo
Dall’Oglio sul
drammatico conflitto in corso in Siria.
Un
patrimonio collettivo di storie che viene da ancor più lontano e che
a lungo ha rappresentato per l'infanzia la prima educazione alla
narrazione è senz'altro quello delle fiabe. Dalle favole raccolte
nelle campagne mantovane da Isaia Visentini, da quelle selezionate
dalla tradizione popolare e "trascritte in lingua" da Italo
Calvino alla metà degli anni Cinquanta e da altre raccolte minori,
Luca Scarlini
e la Compagnia
della Lettura
hanno tratto la selezione di fiabe che, restituite attraverso la
lettura all'originaria oralità. Max
Rommel e Marissa
Morelli
lavoreranno invece con i bambini per costruire la versione 3D delle
loro favole preferite in una scatola da scarpe.
E
risalendo a ritroso nel tempo, cercando le storie archetipiche, i
miti fondativi del nostro immaginario, le forme prime della
letteratura occidentale, Festivaletteratura orienterà la propria
rotta verso "il paese più remoto", quello dei classici
latini e greci, con una serie di incontri che vedrà impegnati poeti
contemporanei, traduttori, studiosi: Alessandro
Fo, Roberto
Andreotti, Franca
Grisoni, Federico
Condello, Roberto
Vecchioni,
Carmine Catenacci,
Anna Beltrametti,
Andrea Rodighiero,
Federico Condello.
A questo ciclo si collegano anche lo spettacolo di Piergiorgio
Odifreddi
dedicato al De
rerum natura di
Lucrezio e il tributo a Saffo di Luca
Scarlini.
Verrà
riproposta anche nel 2013 la serie di incontri tra cucina e
letteratura presso Casa Slow, che ha incontrato un notevole successo
nelle passate edizioni. Tra le proposte di quest'anno un laboratorio
di pasticceria per grandi e piccini curato da Corrado
Assenza, una
conversazione sul vino naturale tra Giovanni
Bietti e Corrado
Dottori, una cena
funebre ispirata ad À
rebours di
Huysmans e lo Shabat
di tutti, una
vera cena di Shabat con canti e letture tradizionali e scrittori di
cultura ebraica seduti tra i tavoli coordinata da Miriam
Camerini.
Ospite
a Festivaletteratura 2013 sarà uno dei protagonisti della scena
Underground e della Swinging
London degli anni
Sessanta: Barry
Miles, scrittore,
promotore culturale, biografo dei più grandi interpreti di quella
stagione artistica e musicale. Altro intervento sulla storia del rock
e del pop sarà quella del critico musicale Clinton
Heylin. Ritorna
la musica nelle Lavagne
serali, con gli interventi di Giovanni
Bietti, Giorgio
Signoretti e
Guido Fink.
Nientemeno che su Bach sarà uno degli incontri di Chiara
Carminati con i
ragazzi, mentre un vero e proprio show canoro sarà quello di Stefano
Bordiglioni,
sempre per i più piccoli. Nella Basilica Palatina di Santa Barbara
Giovanni Bietti
e Luca Molinari
andranno in cerca delle inattese correlazioni tra musica e
architettura.
Le
ultime segnalazioni sono per la serata dedicata al tema dell'umorismo
che vedrà protagonista Lella
Costa insieme a
Bianca Tarozzi
e Stefania
Bertola, per la
conferenza-spettacolo di Luca
Scarlini dedicata
al misterioso fascino dei Tarocchi, per le gite a Palazzo Te – con
tanto di gelato finale – con l’accompagnamento di Francesco
Cataluccio, per
il pellegrinaggio al Santuario di S. Maria delle Grazie guidato da
Stefano Scansani,
per i workshop tecnologici condotti da Massimo
Temporelli e
infine per i laboratori dedicati al ricamo, che uniranno la pratica
di una delle arti più sottili sotto la guida di una delle più
importanti maestre italiane (Liliana
Babbi Cappelleti)
al piacere dell'ascolto di una storia, offerta generosamente da un
autore che assiste al lavoro (Stefania
Bertola e
Marcello Fois).
Un analogo lavoro di ricamo – ma con disegni e fotografie – sarà
tentato con i ragazzi da Chiara
Carminati e
Massimilano
Tappari.
0 Commenti
Cosa ne pensi? Scrivici