L’EROICA FIFA BLU

La mostra di Lupo Alberto al Palazzo del Fumetto di Pordenone


Il più iconico e rappresentativo lupo della storia dei fumetti sarà protagonista della prossima grande mostra al Palazzo del Fumetto di Pordenone: L’Eroica Fifa Blu è il titolo dell’esposizione dedicata a Lupo Alberto, il famosissimo personaggio nato dalla matita e dalla creatività di Silver che sarà aperta al pubblico da sabato 8 novembre a domenica 3 maggio 2026.

L’idea del personaggio Lupo Alberto nacque 52 anni fa dalla fervida e creativa mente di un giovanissimo Guido Silvestri: appena ventunenne, venne invitato da Alfredo Castelli e Bonvi a creare qualcosa di personale per Undercomics, un periodico in progettazione per la Dardo, allora editore di fumetti di successo. Quella rivista non venne mai alla luce, ma fece nascere Lupo Alberto. Infatti, quelle strisce rimaste nel cassetto vennero pubblicate sul Corriere dei Ragazzi: il Lupo e gli altri personaggi della Fattoria McKenzie furono accolti con entusiasmo, sancendo così la creazione di uno dei fumetti italiani che hanno segnato la Storia.

Intorno al Lupo gravita una serie nutrita di personaggi mitici, a partire dal suo antagonista, il cane Mosè, la sua fidanzata Marta la gallina ed Enrico La Talpa, che lo chiama Beppe e lo coinvolge in avventure irresistibili.

Dagli anni Ottanta Lupo Alberto ha ampliato il suo successo presso il pubblico adulto. Nel 1983 nacque l’albo in formato orizzontale (celebrato anche nel Museo del Palazzo del Fumetto), scelto di persona da Silver. In quegli anni cominciò anche, con un telo da mare, il successo del Lupo nel merchandising. Dopo arrivarono i quaderni della Pigna e poi gadget, magliette, biglietti d’auguri, caramelle e tanto altro ancora.

Lupo Alberto entrò anche nella società e nell’immaginario collettivo come interlocutore di generazioni diverse. Il personaggio faceva breccia nei cuori dei lettori perché dimostrava, con coraggio, le proprie fragilità e in tanti si identificavano in lui e nella sua fifa eroica, caratteristica che ha dato il nome alla mostra al Palazzo del Fumetto.

La mostra vuole sottolineare la straordinaria capacità di Silver di mettere in scena l’espressività dei suoi personaggi. “Basta spostare la pupilla di un millimetro ed è tutta un’altra emozione”, dice Silver. Nella sala che apre l’esposizione sono ingrandite decine di espressioni diverse che offrono un esempio eclatante dell’empatia scatenata da Silver nei suoi lettori.

L’esposizione del Palazzo del Fumetto evidenzia inoltre le particolarità dello stile di Silver, che hanno permesso alle storie del Lupo di coinvolgere una vastissima platea e al personaggio di Silver di diventare l’emblema del coraggio di tante generazioni di lettori.

Dalla fine degli anni Ottanta, inoltre, per le sue storie Lupo si è avvalso della collaborazione di tanti altri grandi autori, che hanno dimostrato vicinanza, affetto e stima nei confronti dell’amato personaggio. Sette di loro hanno voluto “lasciare il segno” con la loro testimonianza.

Moreno Burattini: “Ho sempre sognato di andare a vivere nella fattoria McKenzie, nei panni dell’unico animale che manca: il gatto”.

Casty: “È stato un onore, e anche una grande emozione quand’ero agli inizi, aver lavorato con uno dei personaggi che ho più amato da ragazzo. Conservo ancora gelosamente, nei miei archivi, il fax di uno dei miei storyboard su cui Silver appose un bellissimo commento al mio lavoro”.

Francesco Artibani: “Lupo Alberto è l’ottimismo malgrado tutto, la determinazione, la speranza, l’entusiasmo, la forza tranquilla. È come eravamo da adolescenti, è come vorremmo essere da adulti, è come siamo quando ci ricordiamo di vivere e sorridere”.

Piero Lusso: “Lupo Alberto è il mio miglior amico immaginario”.

Tito Faraci: “Lupo Alberto rappresenta quello che sempre più siamo tutti noi, spaccati tra quello che dovremmo essere, che il mondo si aspetta da noi, e quello che siamo e non riusciamo a non essere (né lo vogliamo, in fondo)

Bruno Cannucciari: “Lupo Alberto è quel cugino poco più grande di te che da pischello incontravi solo d’estate e ti raccontava le sue mirabolanti avventure. Poi cresci, passano gli anni, qualche avventura da raccontare non ti manca, rincontri quel cugino… e sei invecchiato solo tu”.

Giacomo Michelon: “Quando ho iniziato, Alberto era il compagno ideale per nottate piene di avventure. Ancora oggi resta il compagno ideale per tirare l’alba, sono io che sono diventato Enrico! Maledetto Lupastro, gli voglio un bene dell’anima”.

A questi sette, va aggiunto anche l’eccellente lavoro di Massimo Bonfatti, Giancarlo Malagutti, Giorgio Sommacal.

La mostra al Palazzo del Fumetto, in un suggestivo allestimento, permette di percorrere l’intera epopea di Lupo Alberto, analizzandone anche la cifra stilistica, fin dalle prime strisce, l’utilizzo di onomatopee, le citazioni di cui sono intrise le strisce, la valenza sociale di Alberto e gli altri lupi che sono nati e cresciuti oltre a Silver.

Uno spazio conclusivo della mostra è dedicato a Tutto un altro Lupo, una sezione del magazine nata nel febbraio del 2022 da un’idea di Lorenzo La Neve, in cui storie del personaggio di Silver sono realizzate da altri autori con il loro stile grafico.


DICHIARAZIONI.


Portare Lupo Alberto al Palazzo del Fumetto di Pordenone è stata una delle sfide che ci siamo posti sin dalla prima ora. Riuscirci è per noi motivo di grande orgoglio e soddisfazione. Un cult, un mito, un’icona che sbarca a Pordenone proiettata verso il 2027”.

Marco Dabbà, Presidente Palazzo del Fumetto


Ci sono personaggi che ci comunicano il coraggio. Ce ne sono altri che ci comunicano la loro fragilità nei confronti della vita. Lupo Alberto ha comunicato ai suoi lettori lo sgomento di sentirsi coraggioso: insomma la fifa eroica (blu). Lui sa di avere coraggio ma sa anche che tirarlo fuori vuol dire panico immediato. Anche se impaurito, il Lupo ci rassicura comunque, perché lui è proprio come siamo noi”.

Luca Raffaelli, Direttore Artistico Palazzo del Fumetto