COME VOI, TRA DI VOI

In un futuro non troppo distante, umani e AI umanoidi convivono, intrecciando le loro esistenze non solo negli spazi lavorativi, ma anche in quelli domestici, e assomigliandosi sempre di più. Cosa ci rende umani, cosa distingue l’amicizia dalla semplice dedizione a una missione affidata? La mangaka Aoi Ikebe torna con un volume autoconclusivo in cui riflette su un tema del nostro presente: l’intelligenza artificiale.

 


 

«Gli esseri viventi brillano di luce propria, nonostante si limitino semplicemente a esistere... Si tratta di qualcosa di inestimabile.»

 

BAO Publishing Ã¨ lieta di annunciare un nuovo titolo della linea Aiken, il manga di BAO: Come voi, tra di voi di Aoi Ikebe, già autrice di Princess Maison e Dobugawa.


È un futuro non troppo distopico, quello in cui per anni l’umanità si è avvalsa di intelligenze artificiali in forma umanoide, arrivando ad assomigliarsi sempre di più. Ora però la tecnologia sta cambiando, e poco a poco le IA vengono ritirate e rottamate per essere riciclate in altri apparecchi. I personaggi di questa storia si proteggono a vicenda per evitare che il progresso inesorabile li renda più soli. È un privilegio solo umano quello di amare?

Una storia sviluppata con grande tenerezza, in un volume unico, firmata da una delle mangaka più abili nel delineare l’umanità dei suoi personaggi, anche quando questi non sono umani.



Come voi, tra di voi Ã¨ disponibile in libreria e fumetteria dal 19 settebre 2025


 

Aoi Ikebe è una pluripremiata mangaka. Ha debuttato nel 2009 con Tsukuri Tatsu Hito, adattato poi nel film A Stitch of Life, che già preannuncia i temi che rimarranno cari alla sua intera produzione: l’esplorazione dell’animo umano in tutte le sue sfumature, in particolare quando si trova ad affrontare le convenzioni imposte dalla società. Nel 2014 ha ricevuto il premio New Face del Japan Media Arts Festival per Dobugawa, e ha dato avvio alla storia corale di Princess Maison (trasposta in forma di serie televisiva due anni dopo). Il 2018 è invece l’anno del premio del Japan Media Arts Festival a Hey, Mama e dell’incursione nel mondo della musica con la copertina dell’album Hibirinrin della cantautrice Ai Higuchi.