"Il principe e il povero":
Attilio Micheluzzi riscopre Mark Twain
Lo splendido adattamento a fumetti
di un classico senza tempo.
Londra, sedicesimo secolo. In una fredda giornata d'autunno, sotto lo stesso cielo londinese, nascono due bambini . Tom Canty è figlio di una famiglia poverissima, cresciuto tra fame ed elemosine; Edoardo Tudor è il principe d'Inghilterra, erede al trono atteso da un intero regno. Uguali nel volto, distanti in tutto il resto. Uniti , però, da un sogno comune: vivere un'altra vita .
Il celebre romanzo di Mark Twain, Il principe e il povero , prende nuova forma in questa edizione a fumetti che riporta alla luce un capolavoro della nona arte. È infatti con questa storia che il maestro del fumetto Attilio Micheluzzi si cimentò per la prima volta in un adattamento letterario.
Pubblicata originariamente a episodi su «Il Giornalino» tra gennaio e marzo del 1979, questa trasposizione torna oggi in un'elegante edizione cartonata a colori, che raccoglie le sessantaquattro tavole realizzate da Micheluzzi sui testi di Raoul “Roudolph” Traverso , autore raffinato, esperto nella riscrittura dei grandi classici.
Micheluzzi restituisce con forza evocativa l'oscuro realismo dei sobborghi londinesi e la fastosa eleganza della corte Tudor. Al tempo stesso, Roudolph condensa con intelligenza e fedeltà la prosa di Twain, restituendo un'avventura senza tempo che è anche una chiara riflessione sulla giustizia, l'identità e il potere.
Un classico che parla ancora al presente , in cui le apparenze ingannano e il vero valore dell'essere umano si rivela solo quando le maschere cadono.
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In libreria dal 2 maggio.
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