Geografie immaginarie
Dall'11 Aprile al 19 Ottobre 2025
Il trentesimo anniversario della scomparsa di Hugo Pratt, il
visionario creatore di Corto Maltese, viene celebrato con una mostra
esclusiva dal titolo “Hugo Pratt, Geografie immaginarie”. L’esposizione
si terrà a Palazzo delle Papesse e sarà aperta al pubblico dall’11
aprile al 19 ottobre 2025.
Hugo Pratt è saldamente riconosciuto a livello internazionale come uno
dei giganti del mondo del fumetto, con un’influenza talmente
significativa che il suo stile narrativo unico ha dato vita al termine
“letteratura disegnata”. Questa mostra promette un’immersione profonda e
dettagliata nell’universo artistico di Pratt, esponendo non solo una
vasta collezione delle sue celebri strisce a fumetti ma anche opere
grafiche e acquerelli meno conosciuti ma altrettanto impressionanti.
I visitatori avranno l’eccezionale opportunità di esplorare le avventure
di Corto Maltese, il carismatico marinaio, e di viaggiare attraverso le
rappresentazioni artistiche di mondi lontani e culture diverse, il
tutto filtrato attraverso il tratto distintivo e profondamente evocativo
di Pratt. Le opere esposte mostrano il suo talento nel catturare
l’essenza dei luoghi e delle persone con pochi, ma significativi, tocchi
di pennello e matita.
L’evento è curato con passione e competenza da Patrizia Zanotti e
Patrick Amsellem, mentre l’architetto Giovanni Mezzedimi ha progettato
uno spazio espositivo che non solo rispetta ma esalta le opere di Pratt,
creando un ambiente che dialoga perfettamente con il suo mondo
narrativo. “Hugo Pratt, Geografie immaginarie” segna la prima tappa di
un circuito espositivo che proseguirà in altre prestigiose sedi museali
italiane, offrendo così ad un pubblico ancora più ampio la possibilitÃ
di avvicinarsi all’arte di Pratt.
Questa mostra non rappresenta solo un tributo a un grande artista, ma è
anche un’occasione unica per comprendere e apprezzare quanto
profondamente la sua opera abbia influenzato e oltrepassato i confini
del fumetto per diventare una parte integrante della cultura visiva
contemporanea.
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