Si è chiusa ieri la sedicesima edizione del Festival del Gioco, che per la prima volta si è tenuta nella sua nuova "casa" a BolognaFiere. La nuova location ha accolto 34mila persone (visitatori unici) in tre giorni per un'edizione da record: 4 padiglioni, 43.000 mq coperti, oltre 200 espositori, 914 eventi, oltre 1.500 studenti di circa 90 classi e il tutto esaurito per gli oltre 3.000 tavoli di giochi presenti al Festival
Tornare a giocare nella nuova sede bolognese è la mossa vincente di PLAY 2025: l'evento conferma la sua crescita di anno in anno affermandosi come l'evento leader del gioco analogico in Italia. Il Festival del Gioco segna un incremento considerevole di visitatori rispetto all'edizione modenese del 2024: più persone su spazi più ampi (oltre 34mila visitatori unici su +50% di superficie), quasi 3.000 tavoli di giochi (+30%) e maggiori servizi per pubblico, editori, associazioni.
"Entra, scegli gioca" è, da sempre, la
formula del Festival del Gioco che ha già
annunciato le date per la 17esima edizione: PLAY aprirà nuovamente le
porte sul mondo del gioco dal 10 al 12 aprile 2026 a BolognaFiere.
"La scelta logistica di
BolognaFiere, con i suoi ampi spazi e servizi, ha reso possibile
accreditare sempre più PLAY come evento di peso internazionale nel mondo
del
gioco analogico. Tutti i quattro padiglioni - dedicati ai giochi da
tavolo, di ruolo, di miniature, di carte, scientifici, per famiglie -
hanno riscosso un grandissimo successo offrendo un'offerta
ludica senza precedenti ai 34mila visitatori di questa edizione, molti
dei quali sono tornati per più giorni. Siamo estremamente soddisfatti
dei risultati ottenuti, così come lo sono gli espositori,
le associazioni e gli editori presenti in fiera, che hanno apprezzato le
maggiori possibilità in termini di spazi e servizi offerti dal
quartiere fieristico bolognese" ha sottolineato
Silvia Pozzi, Project Manager di PLAY- Festival del Gioco.
"Evolution" è stata la parola chiave di
questa edizione del 2025 che ha accolto grandissimi autori di fama
mondiale, content creator, master, autori indipendenti e una nazione
ospite, una nuova tradizione di PLAY che ha visto per la prima
volta autori ed editori in rappresentanza della Croazia. Un Festival che
continua ad ampliarsi, per la qualità e la quantità delle sue proposte.
L'area scientifica di PLAY si conferma un fiore
all'occhiello dell'evento, facendo del gioco uno strumento didattico di
apprendimento: oltre 1500 studenti - arrivati da scuole di tutta Italia -
sono stati coinvolti nelle proposte didattiche di sei
Atenei italiani e dieci Istituti di ricerca scientifica e storica.
Un debutto importante è stato il padiglione riservato ai trading card games, animato da un
fitto programma di tornei e competizioni di carte collezionabili.
"Le grandi ludoteche di PLAY in
questi tre giorni sono state prese
pacificamente d'assalto: il nostro motto "entra, scegli, gioca" si è
tradotto in oltre un prestito al minuto, con oltre 2.600 prestiti
complessivi e i tavoli del gioco di ruolo sempre pieni. Qui
carte, pedine e dadi diventano catalizzatori di incontri faccia a
faccia, contrastando l'isolamento e favorendo il confronto - commenta Andrea Ligabue, direttore artistico di
PLAY - L'industria ludica ha conosciuto una vera rinascita,
con oltre 800 titoli pubblicati all'anno, che spaziano dai complessi
giochi strategici ai party game accessibili a tutti.
Particolarmente significativa è la diffusione dei titoli basati sulla
cooperazione, dove la vittoria dipende dalla capacità di tutti di
coordinarsi e sviluppare tattiche collettive. Queste esperienze
attorno a un tavolo stimolano funzioni cognitive essenziali -
dall'elaborazione logica alla memoria visiva - mentre, simultaneamente,
coltivano abilità interpersonali fondamentali come l'empatia, la
negoziazione e la comunicazione efficace".
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