Nel centenario della morte di Giacomo Puccini, il graphic novel «Giacomo Puccini - Una vita per la musica» di Giorgio Martone e Christian Culicelli, pubblicato da Edizioni NPE, ricostruisce vicende artistiche e personali mostrando i lati più significativi e inediti del compositore lucchese.
Il volume è arricchito dalla presenza di un corposo apparato redazionale, che vede gli interventi di grandi conoscitori di Puccini, quali Claudio Gallo e Giorgio Farabegoli. Il volume è a cura di Pier Luigi Gaspa, realizzato in collaborazione con Lucca Crea.
SDC - Quanto la figura del Maestro Puccini si lega al festival Lucca Comics and Games?
Giorgio Martone - A Lucca la presenza di Puccini è ancora palpabile.
La città ha sempre onorato il suo artista di maggior rilievo, ed il festival non manca ogni anno di partecipare attivamente alla diffusione ed alla celebrazione delle sue opere.
Ci tengo infatti a ringraziare nuovamente Lucca Crea che ci ha fornito il patrocinio, dimostrando non solo di credere nel nostro lavoro, ma anche di supportare la diffusione dello stesso.
SDC - In questa graphic novel ripercorriamo gli accadimenti più importanti della vita del Maestro e delle sue opere. Quanto la realtà del tempo ha influenzato i suoi lavori, e viceversa?
Giorgio Martone - La cosa più affascinante della poetica pucciniana è la capacità trascendere il proprio tempo.
Le modificazioni nel rapporto uomo-uomo ed artista-opera che nascono in seguito alla rivoluzione industriale non sfuggono alla sensibilità di Puccini, che intuisce non solo i mutamenti in atto, ma anche le nuove possibilità espressive che essi offrono.
Egli non solo si impossessa delle nuove tecniche espressive, ma anche dei mezzi tecnici che gli consentiranno di creare opere ultramoderne e macchinalmente impeccabili.
Vi è, inoltre, anche un forte allontanamento dalla speculazione dei grandi teorici del suo tempo. Wagner, suo "maestro", inserisce la totalità della sua ricerca estetica nello shock provocato dall'avvento dell'avvento della società di massa, identificando la conquista della libertà dell'uomo nel suo slancio vitale, destinando all'artista e alla sua opera una funzione educatrice.
SDC - Qual è l'opera più rappresentativa di Puccini e di tutto il suo operato?
Giorgio Martone - Qui entriamo nel campo dei gusti (ride).
Il volume è arricchito dalla presenza di un corposo apparato redazionale, che vede gli interventi di grandi conoscitori di Puccini, quali Claudio Gallo e Giorgio Farabegoli. Il volume è a cura di Pier Luigi Gaspa, realizzato in collaborazione con Lucca Crea.
«Giacomo Puccini - Una vita per la musica» verrà presentato in anteprima al Lucca Comics & Games 2024, nella città natìa del compositore, e raggiungerà le librerie a novembre.
In questa intervista a Giorgio Martone, scopriamo di più su questo fumetto.
SDC - "Giacomo Puccini – Una vita per la musica" sarà presentato all'imminente Lucca Comics and Games. Come nasce questo progetto?
Giorgio Martone - Sempre difficile riuscire ad individuare una singola spinta che muove la realizzazione di un fumetto.
Da una parte c'è sicuramente la volontà di ricordare Puccini allo scoccare del centesimo anniversario della sua morte; la voglia di offrire al pubblico un prodotto che sia in grado di raccontare non solo aspetti poco conosciuti, ma anche di offrire una diversa e nuova interpretazione di un autore mai troppo celebrato; infine la grande attenzione che NPE riserva da sempre alla cultura ed alla sua diffusione, cosa estremamente rara ma a mio avviso necessaria, soprattutto in periodi come questo.
SDC - In che modo ti sei documentato per la realizzazione di questo fumetto?
Giorgio Martone - Non c'è mai stata in noi la volontà di proporre una biografia o peggio ancora un'agiografia, la documentazione è stata dunque trainata dalle opere stesse.
La nostra scelta è stata quella di perderci nelle sinfonie, nelle arie e negli ambienti che hanno preso corpo nella "galassia Puccini".
Il tutto è stato reso possibile, oltre che dalle innumerevoli rappresentazioni ancora oggi in programma nei teatri di tutto il mondo, anche da corposi archivi fotografici che ci hanno supportato durante la realizzazione, e che ci hanno permesso di offrire una rappresentazione quanto più fedele possibile.
Giorgio Martone - Sempre difficile riuscire ad individuare una singola spinta che muove la realizzazione di un fumetto.
Da una parte c'è sicuramente la volontà di ricordare Puccini allo scoccare del centesimo anniversario della sua morte; la voglia di offrire al pubblico un prodotto che sia in grado di raccontare non solo aspetti poco conosciuti, ma anche di offrire una diversa e nuova interpretazione di un autore mai troppo celebrato; infine la grande attenzione che NPE riserva da sempre alla cultura ed alla sua diffusione, cosa estremamente rara ma a mio avviso necessaria, soprattutto in periodi come questo.
SDC - In che modo ti sei documentato per la realizzazione di questo fumetto?
Giorgio Martone - Non c'è mai stata in noi la volontà di proporre una biografia o peggio ancora un'agiografia, la documentazione è stata dunque trainata dalle opere stesse.
La nostra scelta è stata quella di perderci nelle sinfonie, nelle arie e negli ambienti che hanno preso corpo nella "galassia Puccini".
Il tutto è stato reso possibile, oltre che dalle innumerevoli rappresentazioni ancora oggi in programma nei teatri di tutto il mondo, anche da corposi archivi fotografici che ci hanno supportato durante la realizzazione, e che ci hanno permesso di offrire una rappresentazione quanto più fedele possibile.
SDC - Quanto la figura del Maestro Puccini si lega al festival Lucca Comics and Games?
Giorgio Martone - A Lucca la presenza di Puccini è ancora palpabile.
La città ha sempre onorato il suo artista di maggior rilievo, ed il festival non manca ogni anno di partecipare attivamente alla diffusione ed alla celebrazione delle sue opere.
Ci tengo infatti a ringraziare nuovamente Lucca Crea che ci ha fornito il patrocinio, dimostrando non solo di credere nel nostro lavoro, ma anche di supportare la diffusione dello stesso.
SDC - In questa graphic novel ripercorriamo gli accadimenti più importanti della vita del Maestro e delle sue opere. Quanto la realtà del tempo ha influenzato i suoi lavori, e viceversa?
Giorgio Martone - La cosa più affascinante della poetica pucciniana è la capacità trascendere il proprio tempo.
Le modificazioni nel rapporto uomo-uomo ed artista-opera che nascono in seguito alla rivoluzione industriale non sfuggono alla sensibilità di Puccini, che intuisce non solo i mutamenti in atto, ma anche le nuove possibilità espressive che essi offrono.
Egli non solo si impossessa delle nuove tecniche espressive, ma anche dei mezzi tecnici che gli consentiranno di creare opere ultramoderne e macchinalmente impeccabili.
Vi è, inoltre, anche un forte allontanamento dalla speculazione dei grandi teorici del suo tempo. Wagner, suo "maestro", inserisce la totalità della sua ricerca estetica nello shock provocato dall'avvento dell'avvento della società di massa, identificando la conquista della libertà dell'uomo nel suo slancio vitale, destinando all'artista e alla sua opera una funzione educatrice.
Ma Puccini pare rifiutare questa lezione.
La sua attenzione va al non detto, al mancato. Si avvicina all'impossibile, accetta la follia come parte integrante della ragione. Il suo obbiettivo non è educare il pubblico, ma colpirlo, ferirlo, lasciarlo senza parole.
In questo aspetto Puccini è molto vicino a Majakovskij, ed infatti la sua opera assume una funzione che si accosta all' avanguardia.
SDC - Qual è l'opera più rappresentativa di Puccini e di tutto il suo operato?
Giorgio Martone - Qui entriamo nel campo dei gusti (ride).
Al di là di ogni discorso tecnico, direi che l'opera più rappresentativa è quella che vi piace di più.
La mia resta la Bohème, che racchiude una capacità sintetico-armonica impareggiabile, unita ad una trama che fa da precursore al cinema neorealista italiano.
SDC - Qual è stata la sua più grande "rivoluzione" culturale?
Giorgio Martone - Puccini è stato in grado di creare e definire il teatro moderno, le cui diramazioni partono proprio dalla sua opera.
È giusto segnalare che l'opera non ha lasciato eredi e non ha eguali nella storia, se non forse come snodo della rivoluzione semantico-visiva avviatasi fra il teatro ed il cinema a fine '800.
Non sarebbe infatti sbagliato definire Puccini come il primo compositore di colonne sonore della storia.
Ma la grande rivoluzione pucciniana è da ritrovarsi nell'utilizzo e nella costruzione del linguaggio, che si articola come chiave costitutiva dell'intero apparato musicale.
Puccini teorizza una struttura radicalmente rinnovata che, superandolo, si adatta al proprio tempo.
Le emozioni che vengono suscitate sono frutto di un'armonia, di una musicalità che mette in secondo piano la comprensione del testo stesso. E' proprio per questo che, spesso, ci si ritrova smarriti ascoltando una sua opera, così come ognuna di essa merita più visioni per essere colta nei suoi innumerevoli dettagli.
Puccini è molto più vicino ad un cantore greco che ad un qualunque altro operista a lui contemporaneo.
SDC - Cosa racconta la figura del Maestro Puccini alle nuove generazioni?
Giorgio Martone - Molto, per chi è disposto a mettersi in discussione.
L'opera pucciniana resta ancora ora oggi attualissima nella sua inattualità .
La sua continua e costante battaglia con i critici, il suo necessario "contro tutto e contro tutti far opera di melodia", resta un concetto più odierno che mai.
La sua volontà , ostinata e contraria, può aprire gli occhi ad una contemporaneità assuefatta dalla (ri)produzione di prodotti a tutti i costi consolatori.
Bisogna fare arte, se mai sia possibile "fare" dell'arte, solo per sé stessi, non per compiacere uno o più pubblici.
SDC - Qual è stata la sua più grande "rivoluzione" culturale?
Giorgio Martone - Puccini è stato in grado di creare e definire il teatro moderno, le cui diramazioni partono proprio dalla sua opera.
È giusto segnalare che l'opera non ha lasciato eredi e non ha eguali nella storia, se non forse come snodo della rivoluzione semantico-visiva avviatasi fra il teatro ed il cinema a fine '800.
Non sarebbe infatti sbagliato definire Puccini come il primo compositore di colonne sonore della storia.
Ma la grande rivoluzione pucciniana è da ritrovarsi nell'utilizzo e nella costruzione del linguaggio, che si articola come chiave costitutiva dell'intero apparato musicale.
Puccini teorizza una struttura radicalmente rinnovata che, superandolo, si adatta al proprio tempo.
Le emozioni che vengono suscitate sono frutto di un'armonia, di una musicalità che mette in secondo piano la comprensione del testo stesso. E' proprio per questo che, spesso, ci si ritrova smarriti ascoltando una sua opera, così come ognuna di essa merita più visioni per essere colta nei suoi innumerevoli dettagli.
Puccini è molto più vicino ad un cantore greco che ad un qualunque altro operista a lui contemporaneo.
SDC - Cosa racconta la figura del Maestro Puccini alle nuove generazioni?
Giorgio Martone - Molto, per chi è disposto a mettersi in discussione.
L'opera pucciniana resta ancora ora oggi attualissima nella sua inattualità .
La sua continua e costante battaglia con i critici, il suo necessario "contro tutto e contro tutti far opera di melodia", resta un concetto più odierno che mai.
La sua volontà , ostinata e contraria, può aprire gli occhi ad una contemporaneità assuefatta dalla (ri)produzione di prodotti a tutti i costi consolatori.
Bisogna fare arte, se mai sia possibile "fare" dell'arte, solo per sé stessi, non per compiacere uno o più pubblici.
SDC - All'interno del volume ci sono anche dei preziosi contributi, tra i quali quello di Claudio Gallo, che racconta del leggendario immaginario incontro tra Puccini e Salgari. C'è stato veramente un contatto? Quanto queste due personalità hanno contribuito, con le loro opere, alla cultura del nostro paese?
Giorgio Martone - Quello di Claudio Gallo è un bellissimo sogno che arricchisce il volume.
Un incontro immaginifico e, purtroppo, mai avvenuto.
È però una provocazione interessante ragione su due degli autori che hanno maggiormente influenzato l'immaginario collettivo, in un paese dove non è esistita una vera e propria industria culturale.
Elencare le innumerevoli influenze che riscontriamo nel passato e nel presente sarebbe impossibile ma, mentre per Puccini abbiamo parlato del cinema, per Salgari potremmo parlare del fumetto.
Non esisterebbe un fumetto d'avventura senza.
Penso al Mister NO di Sergio Bonelli aka Guido Nolitta, ma anche ad Occhio Cupo, opera contemporanea ai primi volumi di Tex a firma del padre Gianluigi. dalle sue origini ad oggi, deve qualcosa alle opere dello scrittore veronese.
SDC - Quali sono dunque gli appuntamenti con i lettori a Lucca Comics and Games?
Giorgio Martone - Il primo appuntamento sarà il 31 ottobre alle 11.30, per il panel su Puccini.
Tutti gli altri appuntamenti allo stand, per firmacopie ed una bella chiacchierata, sono ancora da concordare con NPE.
Appena avremo una lista degli incontri la condivideremo sui nostri social.
Giorgio Martone - Quello di Claudio Gallo è un bellissimo sogno che arricchisce il volume.
Un incontro immaginifico e, purtroppo, mai avvenuto.
È però una provocazione interessante ragione su due degli autori che hanno maggiormente influenzato l'immaginario collettivo, in un paese dove non è esistita una vera e propria industria culturale.
Elencare le innumerevoli influenze che riscontriamo nel passato e nel presente sarebbe impossibile ma, mentre per Puccini abbiamo parlato del cinema, per Salgari potremmo parlare del fumetto.
Non esisterebbe un fumetto d'avventura senza.
Penso al Mister NO di Sergio Bonelli aka Guido Nolitta, ma anche ad Occhio Cupo, opera contemporanea ai primi volumi di Tex a firma del padre Gianluigi. dalle sue origini ad oggi, deve qualcosa alle opere dello scrittore veronese.
SDC - Quali sono dunque gli appuntamenti con i lettori a Lucca Comics and Games?
Giorgio Martone - Il primo appuntamento sarà il 31 ottobre alle 11.30, per il panel su Puccini.
Tutti gli altri appuntamenti allo stand, per firmacopie ed una bella chiacchierata, sono ancora da concordare con NPE.
Appena avremo una lista degli incontri la condivideremo sui nostri social.
GLI AUTORI
Giorgio Martone
Fumettista, scrittore, musicista e pubblicitario.
Nel 2017, sotto la guida di Sergio Brancato, si diploma in sceneggiatura presso la Scuola Italiana di Comix. Nello stesso anno dà vita al webcomic Le Avventure di Mr. Fox. Grazie all'importante riscontro di pubblico, a pochi mesi dalla pubblicazione online, "Mr. Fox" inizia una nuova vita in formato cartaceo, segnando il suo esordio nel mondo del fumetto indipendente.
Nel 2018, assieme a Giovanna La Pietra, collabora con Hazard Edizioni per il volume Un Capitano, esordendo in edicola e libreria.
Nel 2019 inizia la collaborazione con Noise Press, prima sul volume The Steams Chronicles e poi, nel 2020, sul volume Akai Misaki disegnato da Emanuele Ercolani. Sempre nel 2020 esordisce negli Stati Uniti, collaborando con la leggendaria rivista americana «Heavy Metal».
Fumettista, scrittore, musicista e pubblicitario.
Nel 2017, sotto la guida di Sergio Brancato, si diploma in sceneggiatura presso la Scuola Italiana di Comix. Nello stesso anno dà vita al webcomic Le Avventure di Mr. Fox. Grazie all'importante riscontro di pubblico, a pochi mesi dalla pubblicazione online, "Mr. Fox" inizia una nuova vita in formato cartaceo, segnando il suo esordio nel mondo del fumetto indipendente.
Nel 2018, assieme a Giovanna La Pietra, collabora con Hazard Edizioni per il volume Un Capitano, esordendo in edicola e libreria.
Nel 2019 inizia la collaborazione con Noise Press, prima sul volume The Steams Chronicles e poi, nel 2020, sul volume Akai Misaki disegnato da Emanuele Ercolani. Sempre nel 2020 esordisce negli Stati Uniti, collaborando con la leggendaria rivista americana «Heavy Metal».
Christian Culicelli
Dopo il diploma come operatore grafico per la pubblicità , ha frequentato la Scuola Italiana di Comix di Napoli. Insieme ad ALT, ha realizzato il suo primo lavoro L'ultima chiamata. Ha lavorato per Ludiblood come illustratore del Gioco di ruolo The Silence of Hollowind e ad oggi collabora come disegnatore con Erie County Comics per la serie «Rustbelt».
Dopo il diploma come operatore grafico per la pubblicità , ha frequentato la Scuola Italiana di Comix di Napoli. Insieme ad ALT, ha realizzato il suo primo lavoro L'ultima chiamata. Ha lavorato per Ludiblood come illustratore del Gioco di ruolo The Silence of Hollowind e ad oggi collabora come disegnatore con Erie County Comics per la serie «Rustbelt».
Titolo: Giacomo Puccini - Una vita perla musica
Collana: Nuvole in tempesta
Numero in Collana: 44
ISBN: 9788836272723
Autori: Giorgio Martone, Christian Culicelli
Formato: 210x297 mm, cartonato, b/n con sedicesimo a colori, pag. 88
Dorso: 12 mm
Prezzo: 19,90 euro
Editore: Edizioni NPE
Data di uscita in libreria di varia: novembre 2024
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