Presentato ufficialmente da AINEM – Associazione Italiana Neuromarketing
il Progetto NEUROCOMICS - Per il Fumetto ci vuole cervello!
Nel contesto della NEUROWEEK 2024 (20-25 Maggio) organizzata da AINEM (Associazione Italiana Neuromarketing https://www.ainemformazione.it/ ) è stato ufficialmente presentato il progetto “NEUROCOMICS: per il Fumetto ci vuole cervello”, ideato da Luca Raffaelli, che è coordinatore dell’omonimo dipartimento di AINEM.
Neurocomics
si propone di indagare il lavoro del cervello nell’atto della
creazione e della lettura di un fumetto.
5 i relatori che hanno declinato la relazione tra neuroscienze e fumetto:
Caterina Garofalo, Presidente AINEM (https://www.ainemformazione.it/chi-siamo)
Luca Raffaelli, esperto di Fumetti e Cinema d’Animazione (https://it.wikipedia.org/wiki/Luca_Raffaelli)
Giacomo Bevilacqua, Fumettista (https://it.wikipedia.org/wiki/Giacomo_Bevilacqua)
Stefano Lasaponara, dottore di ricerca in neuroscienze cognitive, ricercatore presso il Dip. di Psicologia, Univ. La Sapienza, Roma (https://corsidilaurea.uniroma1.it/it/users/stefanolasaponarauniroma1it)
Francesco Gallucci, Vicepresidente AINEM (https://www.ainemformazione.it/chi-siamo)
L’evento è stato moderato da Michela de Faveri, Relatrice Pubblica.
Il
progetto nasce dall’intuizione di Luca Raffaelli che, osservando le
diverse modalità operative dei fumettisti italiani, ha ipotizzato
che durante la fase realizzativa il loro cervello lavorasse in una
sorta di flusso creativo.
Neurocomics prende ora forma di
indagine scientifica grazie all’incontro con AINEM che ha aperto il
Dipartimento di ricerca Neurocomics da lui coordinato.
Mentre esistono già degli studi scientifici che hanno analizzato l’impatto delle neuroscienze in varie discipline artistiche, non esiste ad oggi una ricerca scientifica che abbia affrontato la relazione tra il Fumetto, inteso come Medium con i suoi diversi linguaggi, e le Neuroscienze.
Neurocomics vuole colmare questo vuoto e comprendere la relazione esistente tra il medium fumetto e le funzioni cognitive superiori.
Così Luca Raffaelli: “Finalmente potremo indagare aspetti sconosciuti della creazione del fumetto (Jacovitti realizzava le sue tavole direttamente a china senza correzioni e cancellature) sia della lettura: possiamo ipotizzare che il medium fumetto, che ha bisogno di una forte partecipazione dei lettori per essere pienamente vissuto, sia tra i più impegnativi dal punto di vista neuronale. Con la rinascita di Neurocomics, potremo sondare tutto questo”.
Per raccontare le potenzialità del progetto Neurocomics, sono stati chiamati il fumettista Giacomo Bevilacqua e il neuroscienziato Stefano Lasaponara.
Giacomo Bevilacqua ha raccontato i suoi problemi di ansia adolescenziale che si sono trasformati nel tempo in stati depressivi. Ma per fortuna, attraverso la scoperta e la pratica della mindfulness, è stato poi in grado di gestire il suo malessere fino a farlo sparire. Il suo percorso di guarigione è diventato un graphic novel: “A PANDA PIACE CAPIRSI” (Ed. Gigaciao, 2024). Per la realizzazione di questo libro è stato importante il contributo scientifico del prof. Stefano Lasaponara.
Bevilacqua ha avvalorato l’ipotesi contenuta nel progetto Neurocomics, testimoniando come, durante i suoi attacchi d’ansia, il fumetto, sia come autore che come lettore, riusciva a placarlo e a donargli centralità allontanando la sofferenza.
Stefano Lasaponara ha spiegato il parallelismo tra funzionalità degli emisferi cerebrali e modalità rappresentativa del fumetto: l’atto di disegnare coinvolge infatti molte aree cerebrali.
Secondo Lasaponara il graphic novel di Bevilacqua è un perfetto esempio di quello che il fumetto può dare alle neuroscienze: divulgazione e trasferimento di concetti scientifici al grande pubblico.
Il fumetto è un medium complesso perché permette al lettore uno sforzo attivo costante che avviene in uno spazio preciso, ovvero nello spazio bianco che separa le due vignette. In quello spazio bianco il nostro cervello elabora le azioni che si immaginano tra le due vignette e in questo sforzo immaginativo il cervello “cresce” dando luogo alla cosiddetta plasticità sinaptica.
Scientificamente si è appurato che lo spessore della corteccia cerebrale varia in funzione dell’ “expertise” del soggetto. Nel caso dell’abilità al disegno è stato appurato che attua cambiamenti nelle strutture cerebrali relative al controllo motorio fine e alla memoria procedurale. A questo si aggiunge che l’allenamento artistico (il disegnare in questo caso) è associato al miglioramento delle strutture cerebrali relative alle immagini visive.
AINEM è la prima e unica Associazione di riferimento in Italia per il Neuromarketing e le neuroscienze applicate fondata nel 2016 da Caterina Garofalo e Francesco Gallucci, pioniere della disciplina in Italia, insieme ai principali docenti ricercatori ed esperti della disciplina. AINEM ha aperto in questi anni 25 dipartimenti di applicazione verticale del neuromarketing e delle neuroscienze applicate e conta un centinaio di Ambassador e migliaia di followers. Le attività di AINEM sono indirizzate alla formazione, alla consulenza e alla ricerca. Infine AINEM organizza eventi di divulgazione: dal 2018 il più importante evento a livello europeo il Neuromarketing International Summer Camp, dal 2022 organizza l’evento mondiale NeuroMarathon e dal 2023 l’evento di incontri convegni e seminari gratuiti NeuroWeek.
Queste attività sono state illustrate dalla sua Presidente Caterina Garofalo, mentre Francesco Gallucci, Vicepresidente ha fatto il punto sugli obiettivi che il Dipartimento Neurocomics di AINEM intende perseguire con questo progetto e che trovano applicazione in campi diversi come:
Dimostrare il potenziale del linguaggio dei fumetti nel dialogo con pubblici diversi;
Condividere i risultati della ricerca con la comunità scientifica e con il pubblico;
Proporsi come leader nell’esplorazione delle potenzialità dei fumetti nel campo della comunicazione e dell’interazione con il pubblico;
Fino alla declinazione dei risultati in ambiti didattici, sociali e aziendali.
Caterina Garofalo: “I fumetti appartengono alla storia di tutti noi, sono orgogliosa di sostenere come Ainem il progetto Neurocomics e di inaugurare il nuovo Dipartimento Ainem e il Tavolo di studio e di approfondimento sulle straordinarie potenzialità di questo linguaggio”.
Francesco Gallucci: “Approfondire con il neuromarketing il linguaggio dei fumetti può offrire nuove e affascinanti possibilità applicative al mondo della comunicazione, della didattica e della vita sociale”.
I prossimi passi del progetto Neurocomics prevedono una ricerca di neuromarketing e di analisi dell’interazione tra linguaggio dei fumetti e funzioni cognitive che porterà ad un convegno di presentazione dei risultati fino ad una pubblicazione scientifica.
Certo è che il paradigma fumetto & neuroscienze apre ad un’inedita applicazione di un linguaggio estremamente efficace a campi estremamente sensibili della nostra società spiegando, per certi versi, la genialità di autori che hanno creato linguaggi e codici espressivi nei quali, spesso inconsapevolmente, le persone si sono riconosciute.
Il seminario è rivedibile gratuitamente a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=JbUT7HRsk7E
0 Commenti
Cosa ne pensi? Scrivici