Il mondo in un punto fisso

di Luigi Formola e Valerio Forconi

da venerdì 5 aprile




Il mondo in un punto fisso di Luigi Formola e Valerio Forconi è un racconto sulle incomprensioni e sull’importanza di essere consapevoli delle proprie potenzialità. Tra fantasia e realtà, un romanzo grafico che prova a raccontare in modo sensibile, originale ma allo stesso tempo realistico, un tema fondamentale come le vite dei ragazzi con disturbi dello spettro autistico.


Luigi Formola, oltre a essere uno sceneggiatore (tra i suoi lavori i lettori saldaPress ricorderanno Underdogs, scritto insieme a Frekt e disegnato da Francesca Dell’Omodarme) è anche un appassionato docente di sostegno che segue principalmente ragazzi con disturbo dello spettro autistico, ADHD, disturbo delle emozioni. Proprio grazie a questa sue esperienza è nata l’idea di scrivere un fumetto per raccontare la storia di Arturo, un ragazzo autistico di quindici anni, della sua famiglia e dei suoi compagni di classe.


Da docente di sostegno, credo fermamente nella centralità delle potenzialità degli alunni; la visione dicotomica tra docente e discente è ampiamente superata, ciò che conta è far emergere l’identità degli alunni attraverso il pensiero laterale e le intelligenze multiple

Ci sono migliaia di Arturo, Ricky e Irene che hanno bisogno di una scuola senza barriere fisiche e mentali, né sovrastrutture, dove poter porre le basi per la vita che verrà dopo.

Il mondo non può essere solo un punto fisso.“ (Luigi Formola)


La trama:

Arturo è un ragazzo autistico di quindici anni. Non parla, ha autonomia limitata e vive momenti di frustrazione ma, con la sua fervida immaginazione, trasforma tutto in un grande spettacolo: circondato da domatori di tigri, clown e acrobati, diventa protagonista di un mondo in cui agisce e comunica in libertà.

Una storia che mette al centro del racconto le relazioni e l’incomunicabilità tra le persone: i genitori di Arturo, stanchi e provati nell’assistere il figlio ininterrottamente; il microcosmo scolastico in cui Arturo e i suoi compagni di classe, Ricky e Irene, vivono le loro avventure supportati da Tommaso, un insegnante di sostegno che riesce a valorizzare la speciale normalità del ragazzo. E proprio tra una delusione e un abbraccio pieno di calore, Arturo impara a interagire con ciò che lo circonda.



Il mondo in un punto fisso di Luigi Formola e Valerio Forconi

28 pagine, 16,5 x 24 cm - Colore, cartonato

€ 19,90 

ISBN: 9791254612880 

 

 

School Evolution!

di Luigi Formola


Inclusione, crescita, consapevolezza. Questi sono i tre capisaldi sui quali si fonda la nuova scuola italiana, lontana anni luce dal contesto precedente alla Legge 517/77 che aboliva le classi differenziali per gli alunni con disabilità e introduceva a pieno titolo la figura del docente di sostegno. 


Contestualmente è cambiato il linguaggio e il mind setting inerente alla normativa scolastica. Da Integrazione, che prevedeva il solo inserimento degli alunni con disabilità all’interno del contesto classe, ad Inclusione, riconoscendo la necessità di un ambiente che si adegui alle esigenze degli alunni e non viceversa. 


È stato, ed è tuttora, un iter complesso e non sempre lineare, in cui le potenzialità degli alunni diventano il reale obiettivo del successo formativo scolastico. Dalla storica Legge 104/92 sui diritti delle persone con disabilità, alla Legge 107/2015 con il potenziamento delle attività laboratoriali, fino al Decreto Legislativo 96/2019 che prevede percorsi didattici costruiti sulle esigenze del singolo alunno. 


Difatti, la personalizzazione delle attività offre opportunità, in termini di sussidi didattici e metodologie di studio, considerando la singola persona nella sua totalità. Dietro ogni alunno c’è un mondo, con dentro altri mondi tutti da scoprire. Proprio come accade con Arturo.


Da docente di sostegno, credo fermamente nella centralità delle potenzialità degli alunni; la visione dicotomica tra docente e discente è ampiamente superata, ciò che conta è far emergere l’identità degli alunni attraverso il pensiero laterale e le intelligenze multiple

Non c’è mai una risposta univoca e questo permette di creare un percorso che varia in base ai feedback positivi o negativi che, noi docenti, riceviamo dagli alunni.


Nel corso della mia carriera scolastica ho supportato alunni autistici, ADHD, con disturbo delle emozioni, disturbo d’ansia e ho continuamente ridefinito l’approccio didattico e formativo, plasmato sulle caratteristiche dei singoli alunni, che siano essi neurodivergenti o neurotipici. 

Accade di continuo, bisogna costruire delle solide fondamenta in cui l’empatia è il collante per una sana e proficua relazione. Subentra, poi, l’elemento chiave: la fiducia

Quando negli occhi degli alunni svanisce lo smarrimento e si crea un legame basato sul supporto, sai che l’alunno si fida di te, della tua guida. 

Questo momento sancisce la direzione dell’intero percorso scolastico. Non è mai un viaggio in solitaria tra alunno e docente di sostegno; è fondamentale la sinergia tra scuola, famiglia e figure professionali come terapisti e neuropsichiatri. Solo una proficua collaborazione tra tutti gli attori in scena diventa un surplus per l’alunno, e ciò, inutile dirlo, richiede competenza e preparazione.


La sfida per la Scuola e per gli insegnanti è dunque quella di trasformare la complessità in risorsa, favorendo la condivisione delle emozioni, delle esperienze, della sensibilità incoraggiando e valorizzando i talenti personali.




Tutto è perfettibile. La scuola non è esente da questa visione, in cui le criticità sono insidie pronte a far deviare percorsi che richiedono fatica, dedizione e competenza. 


Ci sono migliaia di Arturo, Ricky e Irene che hanno bisogno di una scuola senza barriere fisiche e mentali, né sovrastrutture, dove poter porre le basi per la vita che verrà dopo.

Il mondo non può essere solo un punto fisso. 

Io, personalmente, ne ho avuto la prova, con una frase che resterà impressa nella mia memoria per sempre. Al termine di un lungo percorso scolastico con un alunno autistico, dopo aver creato un legame che perdura ancora oggi nel tempo, le sue parole sono state la miglior gratifica che potessi ricevere. 

Prof, io non riesco a piangere, ma sappi che dentro di me sto piangendo tantissimo. Di felicità.” 







LUIGI FORMOLA - BIO SCOLASTICA

Laureato in comunicazione d’impresa con una tesi sulla correlazione tra gli stili di vita e le marche (Laurea triennale) e una tesi sull’Eco-communication, l’importanza di un linguaggio etico nella green economy (Laurea magistrale). Nel 2013 studia sceneggiatura alla Scuola Internazionale di Comics di Roma. Nel 2015 e 2016 tiene un ciclo di lezioni sulla scrittura all’Università Suor Orsola Benincasa per il corso di perfezionamento “Editoria per l’infanzia e il pubblico giovanile”. Dal 2017 collabora come docente con enti di formazione del territorio campano, seguendo progetti di reinserimento lavorativo per persone disoccupate, giovani inoccupati e immigrati. Nel 2020 ottiene la specializzazione come insegnante di sostegno per la scuola secondaria di secondo grado, presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Attualmente è docente di ruolo di sostegno, e segue principalmente ragazzi con disturbo dello spettro autistico, ADHD, disturbo delle emozioni.