"Fumetti e tasse": guida pratica al mondo della fiscalità è un volume che fornisce le basi essenziali per la gestione di attività nell'ambito del fumetto, edito da NPE Edizioni.

Tonio Vinci nel suo libro spiega in modo semplice e pratico - e a tratti ironico - tutto quello c'è da sapere e da fare, rivolgendosi in particolare a coloro che operano nel settore Fumetto: illustratori, sceneggiatori, fumettisti e tutte le figure professionali coinvolte.

Come funziona una ritenuta d'acconto? Il diritto d'autore come è tutelato? Quando occorre munirsi di marca da bollo? Queste e altre domande potranno trovare una risposta nel libro Fumetti e Tasse. 

Ne parliamo in questa intervista con Tonio Vinci.


 
 
 
SDC - "Fumetti e tasse": come nasce l'idea di questo fumetto?
Tonio Vinci - Tutto nasce dalla mia figura "anomala", io sono un autore di Fumetti e insegnante della Scuola Internazionale di Comics di Pescara ma anche laureato in Economia, ho svolto il tirocinio per fare il commercialista (non sono iscritto all'albo) ed ho lavorato per dieci anni presso gli studi. 

Frequentando il mondo del Fumetto ho notato delle voragini di incompetenze sul piano fiscale e ho cercato di strutturare un linguaggio semplice in maniera da fornire una infarinatura su questo argomento. 

In realtà non è propriamente un Fumetto, si tratta di una sorta di "manuale" semplice ed ironico in cui racconto una parte fondamentale e necessaria dell'essere un Autore: la parte relativa alla Burocrazia, la Fiscalità, le Tasse, tutte quelle cose che prima del mio libro incutevano timore ma dopo averlo letto saranno più "amiche". 

E poi un pochino è anche Fumetto perché a corredo di ogni capitolo c'è una vignetta o una strip comica a smorzare la "tensione fiscale".

L'idea nasce dalla voglia mia e dell'Editore di raccogliere tutti gli articoli apparsi negli anni sulla rivista "Scuola di Fumetto" in un unico libro in maniera che il lettore che avesse perso l'uscita in edicola potesse agevolmente consultarli. 

Nel libro "Fumetti e Tasse" ci sono anche articoli inediti, argomenti ampliati e nuove soluzioni ai problemi fiscali.
 

SDC - Se il mondo burocratico è molto complesso (spesso), ben vengano lavori come il tuo che spiegano in maniera semplice come comportarsi nell'ambito erariale. Tu come ti sei documentato per spiegare e semplificare il tutto?
Tonio Vinci - La mia non è stata una semplice documentazione ma un vero e proprio percorso di vita fatto di studi accademici (la mia Laurea in Economia), tirocinii legali e professione quotidiana per diversi anni. 


Non ho imparato la lezione per comunicarla a chi ne fosse interessato ma ho vissuto in mezzo a questo mondo professionale per diversi anni, ciò mi ha permesso di capire diverse sfaccettature della fiscalità: i clienti, l'utenza, le multe, l'agenzia delle entrate, le rate, le dichiarazioni dei redditi, la naspi, le ricevute fiscali. 

Ho imparato non solo come funziona la normativa (che è il punto di partenza e il fulcro dove si regge tutto) ma proprio come funziona la burocrazia, che approccio avere, come risolvere i problemi. 

Solo con questa esperienza puoi affrontare e comunicare serenamente le tue conoscenze, senza la paura che di solito si ha davanti al fisco. 

Forse è questa l'utilità maggiore del mio libro: ridurre la paura nei confronti del fisco.


SDC - In che modo è strutturato il tuo libro?
Tonio Vinci - "Fumetti e Tasse" è diviso in capitoli, ognuno dei quali tratta un argomento fiscale, cerco di introdurlo con semplicità, di svilupparlo e di indicare le soluzioni che la norma ci fornisce (ogni volta è indicata la norma di riferimento). 

I capitoli non sono lunghe pagine noiose per gli addetti ai lavori ma il tutto è spiegato in maniera che possa essere comprensibile a chi fa un mestiere diverso rispetto al burocrate, sono poche pagine ma complete su come comportarsi. 

Ovviamente non mirano a far diventare il lettore un commercialista ma a fare in modo che possano comprendere e fare le giuste domande al proprio commercialista.


SDC - In particolar modo, Fumetti e Tasse è dedicato a figure creative: illustratori, sceneggiatori, fumettisti. Qual è, secondo te, la cosa più importante che queste figure devono sapere in ambito fiscale?
Tonio Vinci - Il mio libro è dedicato a fumettisti, illustratori, sceneggiatori ma più in generale a chi lavora grazie alle "creazioni di opere d'ingegno" (cosa definita proprio dalla norma), tutti coloro che creano un'opera frutto della propria mente, tecnica, sensibilità e che sfruttano economicamente quest'opera. 

In realtà tratta anche argomenti come l'insegnamento, la vendita degli originali, la pensione… non metterei limite a chi può acquistarlo, diciamo che è destinato ai curiosi e a chi vuole ridurre la propria paura nei confronti della burocrazia. 

La cosa più importante che queste figure devono sapere in ambito fiscale che tutto è meno complesso di quello che crediamo, non dico che non ci sia complicato districarsi in questi ambiti ma bisogna cambiare l'atteggiamento, non essere prevenuti nei confronti di una competenza necessaria e che completa la figura di un professionista. 

Basta affrontare una problematica alla volta e non vedere la globalità dei problemi, solo così è possibile risolverli gradualmente. 

Non dire - non ci capisco niente - ma capire le cose poco alla volta, assimilare e farsi aiutare rimanendo parte attiva, non demandando tutto. Nessuno si occuperà dei nostri guadagni meglio di noi.

SDC - In questo modo, ogni professionista (ma anche soprattutto ogni aspirante professionista) può al meglio tutelarsi e soprattutto parlare di un argomento molto scottante: i soldi. Come farsi pagare per il proprio lavoro? (Questo vale un po' per tutti ultimamente)
Tonio Vinci - "Come farsi pagare per il proprio lavoro" non è un argomento fiscale ma è comunque trattato nel libro. 

Ritengo che la cosa sbagliata sia proprio definirlo "un argomento scottante", questa credo sia un pudore o una vergogna tutta italiana che fonda le radici nel concetto della "volgarità dei soldi". 

Mi sembra ovvio che in una cena, oppure con una persona che hai appena conosciuto sia inopportuno parlare di soldi: dire quanto hai pagato il tuo maglione o quanto costa il tuo orologio. 

Diverso è quando parli di soldi con il tuo committente, in quel caso il contesto è quello giusto e parlare di soldi è fondamentale per poterlo chiamare Lavoro, altrimenti non lo è ma rimane un passatempo.

Io con i soldi delle mie illustrazioni pago la bolletta, do da mangiare a mio figlio e prendo un caffè al bar, per fare ciò è necessario che io affronti con educazione e serenità l'argomento soldi. 

Un esempio che porto sempre è quello del parrucchiere: quando finisce di tagliarvi i capelli non si vergogna di certo a dirvi quanto viene?! E perché un Fumettista dovrebbe avere timore. 

Credo il modo migliore per farsi pagare è quello di non considerare il compenso come un argomento "scottante", capire il proprio valore (se non lo capiamo noi non lo capirà nemmeno il committente) e chiedere il compenso senza vergognarsi, avere sensi di inadeguatezza ma essendo convinti di meritarseli. 

Avete mai visto un idraulico vergognarsi di chiedere il compenso dopo il proprio, riuscito, lavoro?

Ecco, chi lavora in ambito creativo non deve certo credersi meno di un artigiano.
 


SDC - Una persona fiscalmente informata, non solo fa il suo dovere di bravo cittadino che paga le tasse, ma al contempo evita problemi con il fisco che, magari, si trascinano per anni. Eppure spesso alle mille domande che uno si pone, non si ha risposta…
Tonio Vinci - La cosa più complessa non è la fiscalità ma è capire come entrare in questo mondo, bisogna trovare un buon consulente, commercialista o anche solamente formatore fiscale (come, spero, nel mio caso), solo attraverso una iniziale infarinatura si può riuscire a porre le domande giuste, capire le soluzioni che la normativa prevede.


Purtroppo trovare una persona che ti possa seguire nella fiscalità dell'autore è estremamente difficile perché l'autore rappresenta una eccezione tra le figure professionali, l'unica che può lavorare con una fiscalità particolare. 

Tanto particolare che spesso i consulenti non sanno consigliare la più idonea e trattano l'autore come un normale soggetto con Partita Iva senza indicargli possibili opzioni a lui più congeniali.

Io sono una vera eccezione: sono l'unico esperto fiscale che ha lavorato per anni in quella figura che fa il fumettista e l'insegnante da anni, sono stato in entrambi i mondi e credo di poter consigliare al meglio. 

Attenzione: non ho mai detto che non esistano bravi e preparati consulenti, parlo di un gran numero di episodi di cui sono a conoscenza.

SDC - Qual è la cosa più assurda che magari ti è capitata (o ti è stata raccontata) col fisco e che puoi raccontare ai nostri lettori?

Tonio Vinci - Cose assurde ne ho affrontate tante, faccio formazione fiscale con l'Associazione Autori di Immagini e nelle sedi della Scuola Internazionale di Comics di tutta Italia da anni ma non vorrei riportare casi che mi hanno affidato (tutti risolti) degli autori che si sono rivolti a me per una questione di discrezione professionale nei loro confronti. 

Posso raccontare, invece, un episodio che ha riguardato direttamente me. 

Qualche anno fa mi è arrivato, evidentemente per sbaglio, un bonifico di 7500,00 euro da parte dell'Inps in quanto Naspi (ex disoccupazione). 

Essendo il mio ambito professionale sono subito andato in sede ed ho chiesto di parlare con la Direttrice, lei ha riconosciuto l'errore ma mi ha chiesto di tenerli e poi avrebbero provveduto a richiedermeli in un secondo momento. 

Io ho insistito che rifacessero lo storno del bonifico (MAI TENERE DEI SOLDI CHE NON CI SPETTANO, PRIMA O POI CE LI CHIEDERANNO CON GLI INTERESSI). 

La Direttrice molto annoiata mi manda all'ufficio bonifici e riusciamo a fare questo storno, tutto ok, mi erano stati regolarmente tolti. 

Ebbene 5 anni dopo l'Inps mi fa pervenire una multa di 7500,00 euro per bonifico non dovuto, avrei dovuto restituirli in pochi giorni. 

Chiamando al telefono (era il periodo del Covid) sono riuscito a far capire all'impiegato che oltre a vedere la riga del bonifico avrebbe dovuto vedere appena sotto che c'era lo storno e che io non dovevo ridare nulla perchè nulla avevo ricevuto. 

La cosa si è risolta in poche settimane ma la cosa più importante è che se cerchi di comportarti in maniera corretta (nel mio caso ho fatto subito lo storno) nemmeno le maglie della fiscalità italiana possono soffocarti.

SDC - Ci saranno incontri coi lettori o "lezioni" magari per imparare al meglio a gestire questi aspetti?

Tonio Vinci - Tengo periodicamente delle lezioni sulla fiscalità dell'autore in tutte le sedi delle Scuole internazionali di Comics in Italia (Roma, Pescara, Firenze, Reggio Emilia, Padova, Milano Brescia, Torino) e faccio delle lezioni on line organizzate da Autori di Immagini.

Sarò in diverse fiere per parlare di questo tema e comunque già acquistando il libro "Fumetti e Tasse" molti dubbi e molta paura credo possano diminuire.

Per aggiornamenti sugli incontri seguite i miei social:

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Facebook tonio vinci.


Non bisogna avere timore del Fisco.