Vuoto a rendere è la nuova graphic novel di Silvia Rocchi, edita per 24 Ore Cultura.

Eva è sola dopo la catastrofe. La Terra è stata sommersa e tutto è diluito: i paesaggi, i visi, i ricordi. In che direzione è meglio andare?
Dove sono finiti tutti?
Il racconto di una giovane donna che, attraverso la distruzione del presente e il riemergere di frammenti del passato, incontra nuovi compagni lungo un cammino che rivela gli interrogativi
primari della nostra esistenza.

In questa intervista a Silvia Rocchi, scopriamo di più su questa opera.


SDC  - Vuoto a rendere è il tuo ultimo fumetto. Come nasce l'idea di questa storia?

Silvia Rocchi - La storia nasce da un input esterno, una richiesta di lavoro e di riflessione sul cambiamento climatico. Ho iniziato a pensare in maniera molto astratta a qualcuno che soffoca nelle sue paranoie e vuole in qualche modo uscirne. Non c'è logica nei fatti, solo pensiero e movimenti in avanti, nuove bislacche conoscenze.

Ho scritto la storia un mese prima dell'alluvione in Romagna. Quando poi il fumetto è uscito in anteprima per Lucca Comics and Games, le piogge hanno fatto gravi danni anche in Toscana. 

È un racconto metaforico, purtroppo anche un incubo tristemente attuale.

SDC - In uno scenario apocalittico, la Terra è devastata e sembra non esserci nessuno. Come dunque sopravvivere a questa catastrofe?

Silvia Rocchi - La protagonista alterna momenti di riflessione a ritroso, in cui una volta ferma in un punto pensa al suo passato, ad altri in cui non si chiede niente e procede cercando di fiutare possibili strade che portino da qualche parte.

SDC - Seppur tutto intorno sia distrutto, la protagonista di questa storia riesce ad incontrare persone nella sua stessa situazione. Come reagiscono all'incontro post-apocalittico?

Silvia Rocchi - L'essere umano vive di abitudini, perciò una volta superato il primo momento spaesante in cui si ritrovano tra simili, diventa consuetudine passarsi del cibo, una coperta, parlarsi e in qualche modo aprirsi all'altro.

SDC - I ricordi dei personaggi lanciano messaggi di vita e sopravvivenza. Se tutto è stato distrutto, potrà rinascere di nuovo qualcosa dalle macerie?

Silvia Rocchi - La natura non sembra cedere di nuovo spazio all'umano. I ricordi servono per costruire le vite dei personaggi, creare connessioni tra i sopravvissuti e stupirsi del fatto che forse con alcuni non si è affatto sconosciuti. I più scaltri si sono già ritrovati e organizzati, sono quelli che credono nella "struttura" e si arrogano il diritto di sapere cos'è meglio per gli altri.
 


I miei protagonisti hanno dei passati che non conosciamo benissimo, ma si possono intuire, non sono santi, ma non si fanno del male a vicenda. Vogliono sopravvivere e capire se c'è ancora spazio per loro.

SDC - Un messaggio alla nostra generazione per far in modo che il futuro non sia così apocalittico, soprattutto per i nostri figli e nipoti. Cosa possiamo fare al riguardo?

Silvia Rocchi - Mi spiace ma a questa domanda non riesco a rispondere perché suonerebbe troppo moralizzante…

SDC - Quale sarebbe l'oggetto che porteresti assolutamente con te in una eventuale apocalisse?

Silvia Rocchi - Eva, la protagonista riesce a mangiare e a coricarsi. Non sta bene ma sopravvive.

Io non so se sarei altrettanto capace, penso di no. Se dovessi crepare di fame tanto varrebbe portarmi un pennello per dipingere con l'acqua e la terra su una superficie rocciosa. Almeno avrei fatto una cosa che mi fa bene allo spirito. 

Un po' come il famigerato e temuto inverno dei topolini di Leo Lionni in Federico.


SDC - Qual è invece il ricordo che ti farebbe sopravvivere in un mondo distrutto?

Silvia Rocchi - Ne ho tanti, troppi, che mi affollano la mente. Come Eva, rifletterei sui più significativi, belli o brutti che siano.

SDC - Quali sono i prossimi incontri con i lettori per la presentazione di questo volume?

Silvia Rocchi - Il libro è stato presentato a Lucca Comics and Games 2023 in anteprima perché è uscito in libreria venerdì 10 novembre. Sto progettando altri momenti di confronto per parlarne, in modo da promuoverlo al meglio.



AUTRICE
SILVIA ROCCHI è nata a Pisa nel 1986. Ha pubblicato numerosi fumetti e graphic novel con i maggiori editori italiani del settore, vincendo importanti premi. Ha collaborato come illustratrice con Goethe Institut, Libera, i blog "Lo Straniero" e "Viaggi e Miraggi", le riviste "Vice" e "Linus". "Vuoto a Rendere" è la sua prima graphic novel per la collana "Visionaria" di 24 ORE Cultura Comics.

CARATTERISTICHE:
Brossura
16,5 x 24 cm
112 pagine
€ 22,50
ISBN 9788866487234