ALESSANDRO FERRARI: VI RACCONTO APE SOCIAL WEAR. CON LA MODA SI PUO' CAMBIARE IL MODO DI GUARDARE IL MONDO!
Prendi una maglietta, con un pennarello ci scrivi sopra una frase positiva e cambierai la tua vita. Chissà, magari, senza saperlo potrai cambiare il mondo. È quello che è successo ad Alessandro Ferrari, grafico e imprenditore milanese. Oggi vi raccontiamo la sua storia che, per certi versi, può sembrare quella di un eroe dei fumetti. Il suo super potere potrebbe apparire il più semplice di tutti, ma non è così. Alessandro Ferrari, infatti, vuole fare vestire il bene. Proprio così: con il suo progetto, Ape Social Wear, si impegna a diffondere messaggi positivi, molto spesso tratti dalla sua formazione salesiana, con cui si indossano parole che spronano verso un mondo migliore.

Ferrari ha così trovato l'antidoto contro il cattivo gusto e le volgarità, che celano costantemente ciò che di bello offre la vita. E se bastasse davvero tutto questo per sconfiggere il male? Tanto vale provarlo, in fondo sembra davvero essere la cosa più facile che possa esistere! 

 


SDC - Ape Social Wear è il tuo progetto di messaggi positivi. "Il bene genera bene" e la tua vita è cambiata. Puoi raccontare questo aneddoto ai nostri lettori?

Alessandro Ferrari - Ero educatore all'oratorio. Un ragazzo indossava una maglietta con una parolaccia. Ho preso una maglietta bianca e con un pennarello nero ho scritto "Il bene genera bene"; gli ho chiesto di indossarla. Pochi minuti dopo la volevano tutti.

Da quel momento ho capito che gli slogan sulle t-shirt potevano essere l'inizio di un nuovo progetto.


SDC - I messaggi indossati, le tue t-shirt, suscitano subito attenzione e diventano anche bei capi da indossare, delineando così una linea di moda inclusiva.

Alessandro Ferrari - La moda richiede di vestire bene, quindi poter indossare il bene sicuramente potrebbe diventare la nuova moda!


SDC - Quanto sono importanti questi messaggi per i giovani?

Alessandro Ferrari - Sono messaggi importanti perché possono essere anche una piccola goccia nell'oceano, ma ci devono essere necessariamente. Stanno cambiando troppo i nostri riferimenti; vengono valorizzate cose poco corrette.

Bisogna dire altre cose, altrimenti ci si adatta a un mondo sbagliato, guidato solo dagli ideali dei social e da questa rapidità con cui tutto cambia costantemente.


SDC - Qual è il processo creativo e di fabbricazione dei tuoi capi?

Alessandro Ferrari - Innanzitutto si parte da quello che si vuole comunicare, a seconda anche di quello su cui la società ci impone di porre maggiore attenzione. Può nascere da una mia scelta o da richieste specifiche. Ci sono gruppi, aziende o personaggi che necessitano di qualcosa di preciso, magari per un evento o per una canzone con un messaggio che vogliono lanciare.

Tutto viene prodotto con filati sostenibili ed ecologici, che abbiano certificazioni particolari o con poliestere riciclato dalle bottiglie.

 



SDC - C'è quindi anche una forte attenzione all'ambiente.

Alessandro Ferrari - Oggi ci sono vari materiali come la fibra di bambù, la fibra di grano, il cotone riciclato. La nuova tecnologia permette di fare cose davvero importanti con l'ecosostenibilità.

Mi piace ricordare che in questi processi di lavorazione manuale ci sono anche dei ragazzi disabili che scoprono così un talento e una passione che magari non conoscevano prima.


SDC - Quando hai capito che questa era la strada giusta per te da percorrere?

Lo comprendo ogni volta che arriva qualcuno che valorizza il progetto con un complimento ma anche quando vedo che tutto va nella direzione opposta. Non deve sconfortare, anzi.

Se la società pensa negativamente è ancora più giusto e utile diffondere messaggi positivi.


SDC - Qual è stata la tua più grande soddisfazione in merito?

Alessandro Ferrari -  Le diverse collaborazioni che abbiamo realizzato, prima su tutte quella con il Gen Rosso, che è da sempre un punto di riferimento della canzone religiosa.

È una soddisfazione ogni volta che qualcuno mi chiede di aiutarlo a esprimere un messaggio specifico.


SDC - Qual è il messaggio che vorresti lanciare a un giovane che si trova un po' sperduto e che ha bisogno di un segno per comprendere meglio se stesso e ciò che vorrà fare nella vita?

Alessandro Ferrari - Siamo importanti e non ci si può buttare via per poco. Non si può accettare tutto passivamente: abbiamo in mano la nostra vita che è il valore principale da cui parte tutto!


SDC - Il tuo Ape Social Wear si occupa solo di abbigliamento o c'è anche altro?

Alessandro Ferrari - Stiamo realizzando accessori e tante cose nuove: zaini e sacche creati con poliestere riciclato, gli auricolari prodotti con le fibre di grano.


SDC - Dove si possono visionare e acquistare i tuoi capi?

Alessandro Ferrari - Abbiamo un negozio a Lissone (Milano), oltre che lo store sul nostro sito internet.

Giriamo per diversi eventi: a fine marzo, per esempio, saremo alla fiera Fai la cosa giusta, a Milano.

Poi chissà, magari anche alla Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona ci sarà qualcuno che vorrà indossare una maglietta di Ape: sarebbe sicuramente una bella occasione per un bel messaggio.


Stai pensando a qualcosa anche in tema fumettistico?

Questo è possibile: me lo stanno chiedendo in tanti.

Presto potrebbe nascere anche qualcosa che vada oltre lo slogan spingendosi verso il disegno!