Guida completa al mondo di Tolkien è il nuovo libro di Oronzo Cilli, esperto di fama internazionale su Tolkien e le sue opere.

Questa guida ci conduce in un viaggio unico nella vita e nel mondo fantastico dello scrittore inglese più amato di sempre. Un libro da leggere e rileggere, capace di saziare anche i cultori più avidi e di risvegliare in noi emozioni e sentimenti ancestrali. Perché l'avventura può bussare alla porta quando meno te lo aspetti, con un cappello grigio e dell'erba pipa in tasca.

In questa intervista Oronzo Cilli ci racconta come nasce questo progetto editoriale.


SDC - Guida completa al mondo di Tolkien è il tuo ultimo libro dedicato all'universo creato da J.R.R. Tolkien. Una guida, come da te raccontata, ideale per tutti: esperti, novelli conoscitori, curiosi. Come nasce l'idea di questo volume?
Oronzo Cilli - L'idea si è formata nel tempo grazie anche alle richieste di chi partecipava alle mie conferenze e mi chiedeva, al termine degli incontri, un libro che potesse soddisfare le loro curiosità su Tolkien e aiutarli nel far appassionare qualche loro conoscente alle opere del professore di Oxford. 
 
La Guida è poi diventata realtà grazie a Marcella Meciani, direttore editoriale di Vallardi, che ha creduto in questo progetto portandolo sugli scaffali delle librerie italiane.


SDC - C'è un aneddoto in particolare o una curiosità su Tolkien ed i suoi scritti che sveli in questo libro?
OC - Aneddoti e curiosità sono presenti in quasi tutti i capitoli della Guida, dalle descrizioni delle diverse opere ai protagonisti del suo mondo al mondo del cinema e dei fumetti, ma ci sono anche interi capitoli che svelano al lettore aspetti poco noti della vita e del lavoro di Tolkien. 
 
Nel libro ricostruisco la storia che vide i Beatles progettare un film tratto dal Signore degli Anelli, poi non realizzato, oppure le tre candidature al Premio Nobel, mai assegnatogli.

Tra le curiosità inedite c'è quella su Orson Wells il quale fu chiamato a dare la voce al trailer del film animato sul Signore degli Anelli di Ralph Bakshi. Welles firmò nel 1978 un contratto che prevedeva un guadagno, per un solo giorno di lavoro, di $25.000, nessuna limitazione al suo lavoro e diverse clausole come «nessuno dirigerà Mr. Welles» e «solo due persone possono stare in studio con Mr. Welles quando lo spot viene registrato».


SDC - Il libro è in ristampa: il pubblico ha apprezzato l'opera. Personalmente la trovo molto utile per districarsi al meglio nelle varie ere, nei vari libri e racconti, per non perdersi nel vastissimo universo di Tolkien. Potrebbe in futuro, magari, aggiungersi una versione con le mappe?
OC -
Per come è strutturata la Guida, diverse possono essere le aggiunte o le espansioni di alcuni capitoli utilizando lo stesso schema chiaro e riassuntivo.

Assieme alle mappe, si potrebbe ampliare l'influenza che Tolkien ha avuto sul mondo della musica, dalle Led Zeppelin ai Blind Guardian, e sull'arte dall'inglese John Howe, ai fratelli americani Hildebrandt e all'italiano Piero Crida.


SDC - Per la stesura di questo volume, hai avuto qualche anticipazione dalla serie "Gli anelli del Potere", disponibile su Prime Video?

OC - Nessuna anticipazione anche se avrei potuto "simpaticamente corrompere" chi, nella serie, ha avuto un ruolo.

Penso a Tom Shippey, che ha scritto la prefazione a un mio libro coinvolto come consulente, lo stesso John Howe, che firma l'introduzione della Guida, concept artist della serie. Ma anche Gianluca Comastri, che mi ha aiutato sul capitolo delle lingue ed è il consulente per la versione italiana oppure al grande Francesco Vairano, che della serie è il direttore al doppiaggio.

I motivi sono stati due: il rispetto della segretezza a cui i miei amici sono stati chiamati a rispettare e il mio non voler conoscere nessuna anticipazione della serie in modo da potermi godere ogni puntata al momento della messa in onda.


SDC - Cosa ne pensi della serie? E cosa ne pensi delle polemiche riguardo la fedeltà o meno della serie agli scritti di Tolkien?
OC -
Posso esprimere un giudizio sul piano cinematografico, trovando la serie molto interessante e ben fatta, sulla fedeltà o meno agli scritti di Tolkien il giudizio non è negativo e neppure positivo.

Credo che se la serie l'avesse adattata e girata lo stesso Tolkien, i fan più fedeli (che io chiamo tolkienomani) avrebbero avuto da ridire.

In genere il linguaggio cinematografico è diverso da quello letterario e, nello specifico caso di Tolkien, il pensare di sovrapporre il film al libro porta a una discussione senza fine e per me poco interessante.

Io guardo la serie come un prodotto cinematografico ambientato nella Terra di Mezzo, se voglio trovare Tolkien, so dove cercarlo ed è nei suoi libri. Entrambe le cose possono convivere senza nessun problema.


SDC - Quando nasce la tua passione per Tolkien? Come dunque lo incontri?
OC - Nel 1996, ricevetti in dono una copia del Signore degli Anelli dalla mia fidanzata, oggi moglie e madre dei miei figli, dopo aver letto Lo Hobbit prestato da un amico.

Mi si aprì un mondo che mi ha portato prima alla passione collezionistica e successivamente all'interesse nello studio degli aspetti biografici e bibliografici di Tolkien.

Da quel momento è sempre un crescendo.


SDC - Quando finalmente Tolkien è diventato un "classico" da entrare comunemente nelle case e nelle scuole?
OC -
Molti e diversi sono stati gli equivoci e gli errati giudizi sullo stesso Tolkien e la sua opera, principalmente Il Signore degli Anelli, sin dalla sua prima pubblicazione in Italia nel 1967 con Astrolabio acuiti poi con l'arrivo nel catalogo Rusconi.

Una cattiva nomea nel mondo culturale italiano che però non aveva intaccato assolutamente l'interesse nei lettori al punto da farlo diventare un best seller e tra i libri più richiesti in libreria.

Tutto ha avuto fine con l'uscita della Compagnia dell'Anello di Peter Jackson quando si iniziato a parlare del Tolkien autore nella giusta luce collocandolo tra gli scrittori più importanti del '900 e annoverandolo tra i cosiddetti Classici.

Da allora, i libri di Tolkien è entrato nei libri di scuola ed è oggetto di studio in moltissime Facoltà universitarie dove fino a poco tempo prima era appannaggio dello studio di Filologia germanica.


SDC - Dalla tua biografia, leggo che sei uno dei massimi studiosi su Tolkien: nel 2019 ha scritto il libro Tolkien's Library: An Annotated Checklist (Luna Press), vincendo il Best Book ai Tolkien Society Awards 2020. Quanto è stato importante per te questo premio?
OC - Vincere il Best Book ai Tolkien Society Awards 2020 è stata un'emozione grandissima per due principali motivi: l'essere stato il primo italiano a ricevere il prestigioso riconoscimento e il veder riconosciuto un lavoro nato come semplice strumento personale per lo studio di Tolkien diventare utile a studiosi e accademici di tutto il mondo.

Tolkien's Library, infatti, nacque come una raccolta d'informazioni per uso personale ma fu Tom Shippey, assieme a Verlyn Flieger uno dei massimi studiosi di Tolkien al mondo, a spronarmi affinché diventasse un libro e uno strumento utile a tanti altri studiosi accademici.

Dopo tre anni dalla sua pubblicazione, e la candidatura agli americani Mythopoeic Awards 2021 (anche lì primo italiano a entrare nell'ambita cinquina), il volume è citato ormai come fonte in tutti i testi e articoli accademici su Tolkien e diversi sono i messaggi che continuo a ricevere di complimenti e ringraziamento.

A novembre arriverà la seconda edizione, ampliata e rivista, che vedrà la prefazione di Tom Shippey, scritta per la prima edizione, al fianco della prefazione della Flieger, cosa si può chiedere di più!


SDC - Hai anche una bellissima collezione tolkieniana. Un giorno potresti allestire una mostra? O è già stata fatta in passato?
OC - Si, i miei inizi sono da collezionista tolkieniano.

A oggi ho raccolto quasi 7 mila volumi e miglia di oggetti e memorabilia.

Tra questi libri e lettere firmate da Tolkien, dai figli, dalla moglie e poi di amici, colleghi e suoi ex studenti.

Ho organizzato delle esposizioni di alcuni pezzi, come l'ultima durante il Meeting di Rimini nel 2021, ma mai un'esposizione completa che vorrei un giorno poter organizzare.

Io sono un collezionista che ama mostrare gli oggetti che ha raccolto e soprattutto raccontare le storie dell'oggetto stesso e di come ne sono entrato in possesso.


SDC - Stai lavorando a qualche altro progetto di cui puoi anticiparci qualcosa?
OC - Non ci si ferma mai, ovviamente.

Al momento sto lavorando a una ricerca sul rapporto tra Tolkien e l'Islanda, grazie a diversi documenti inediti che ben descrivono i collegamenti tra Tolkien, gli studiosi islandesi e la letteratura norrena.

Sono poi impegnato in una ricerca su G.B. Smith, l'amico di Tolkien morto durante la prima guerra mondiale, che presenterò a Oxford il prossimo marzo e pubblicherò su due importanti riviste accademiche inglesi e americane.

Ma di far ricerca e di studiare non si smetterà mai perché Tolkien sa sempre come stupirci.



Oronzo Cilli
GUIDA COMPLETA
AL MONDO DI TOLKIEN
I libri, i film, le serie, i personaggi, l'autore, i luoghi, il mito
Pagine: 304 | Prezzo: 18,90 euro
 

 

L'AUTORE
ORONZO CILLI, classe 1977, è membro della Tolkien Society inglese e presidente dell'associazione Collezionisti Tolkieniani Italiani.

Considerato tra i più importanti collezionisti al mondo di libri di e su Tolkien, è uno studioso e conferenziere di fama internazionale. Nel 2004 ha curato la seconda edizione italiana de Lo Hobbit annotato (Bompiani) e i suoi articoli sono stati tradotti in inglese, francese, portoghese, esperanto e giapponese.

Autore di numerosi volumi sullo scrittore inglese e curatore del noto blog italiano «Tolkieniano Collection», nel 2019 ha pubblicato Tolkien's Library: An Annotated Checklist (Luna Press). Con questo titolo ha vinto il Best Book ai Tolkien Society Awards 2020 (la prima volta per un italiano) ed è stato inserito tra i cinque finalisti ai Mythopoeic Awards 2021 statunitensi, il più importante riconoscimento per autori di opere eccellenti nei campi del mito, della fantasia e dello studio accademico.