Torna Play: il Festival del Gioco è a Modena dal 20 al 22 maggio
L'unico evento in Italia dove trovare oltre 18mila mq allestiti con 2.500 di tavoli di gioco, tutti da provare. I biglietti sono in prevendita: fino al 9 maggio la tariffa è ridotta

Torna dal 20 al 22 maggio ad animare i padiglioni del quartiere fieristico di Modena Play - Fetival del Gioco, l'evento che negli anni è divenuto il punto di riferimento nazionale di tutte le persone appassionate di attività ludiche.
Una full immersion con decine di opportunità per divertirsi, stare insieme in sicurezza, scoprire nuove proposte e conoscere quanto il gioco costituisca, prima di tutto, un momento di socialità ed espressione creativa, utile anche per comprendere meglio il mondo che ci circonda, e divulgare conoscenza negli ambiti disciplinari più vari. Dall'Istituto Nazionale di Astrofisica a quello di Fisica Nucleare, dall'Istituto di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale fino all'Associazione Italiana di Public History sono alcuni dei più importanti enti di ricerca italiani che hanno scelto di essere presenti a Play a conferma del ruolo fondamentale del gioco nei processi di apprendimento e studio.
Perché curiosi, appassionati, famiglie, ragazzi, bambini - tutti, in poche parole - dovrebbero visitare Play? Ecco cinque buoni motivi.
 
Perché si gioca, tanto e a tutto: da tavolo e di ruolo, da giochi  di carte collezionabili alle miniature; e ancora giochi dal vivo, videogiochi, giochi della tradizione, giochi di strada, costumisti, cosplayer e molto altro. 
Perché si possono incontrare decine di superospiti, come Volko Ruhnke, analista della CIA e autore di wargame; Luca Perri, astrofisico e divulgatore; Kathryn Hymes e Hakan Seyalıo?lu, co-fondatori di Thorny Games, uno studio di design di giochi pluripremiato con sede a Washington D.C.; Massimo Polidoro, scrittore, giornalista ed "esploratore dell'insolito", uno dei maggiori esperti internazionali nel campo delle pseudoscienze. Nell'Area ospiti si possono ascoltare e ci sipuò confrontare con i migliori game designer e i più illustri autori, nonché provare nuovi prototipi in anteprima e conoscere gli illustratori.
Perché è stato ideato un ampio Fuori Salone che si sviluppa su tutto il centro storico di Modena e occupa, in maniera giocosa, piazze, edifici storici, sale, biblioteche. Ad esempio, presso la Chiesa San Carlo di Modena Adrian Fartade - che sarà anche in fioera - e Luca Perri propongono una conferenza spettacolo sulla potenziale esplorazione spaziale di Marte (sabato 21 maggio alle 21).
Perché Play è attualità: in un momento in cui la guerra torna a essere molto vicina, Play le dedica momenti specifici di riflessione ludica. Sono in programma partite dimostrative di This War of Mine, il gioco che racconta la guerra dal punto di vista dei civili, ispirato alle vicende dell'assedio di Sarajevo, di cui ricorre quest'anno il 30° anniversario. Prima vennero racconta la storia di un gruppo di fuggitivi nella Berlino del 1942: si tratta di un gioco di ruolo immersivo in cui si gioca bendati, guidati da tracce sonore interattive.
Perché scuole e ragazzi vengono a Play per imapare: hanno prenotato la visita al festival oltre 60 classi, per un totale di quasi 1.200 studenti; in fiera si svolgerà  poi la più grande avventura multitavolo di ruolo mai organizzata in Italia: "Planetary Journey: ritorno alla terra", è un gioco, sviluppato da INAF, l'Istituto Nazionale di Astrofisica, in collaborazione con l'associazione Genitori di Ruolo, che vedrà impegnati 143 ragazzi di 11 anni che, tra esopianeti e tempeste solari, esploreranno lo spazio.
 
I biglietti sono in prevendita sul sito www.play-modena.it e fino al 9 maggio è possibile acquistarli a tariffa ridotta.