Il premio Best Applied Game degli Italian Video Game Awards

assegnato RomeVideoGameLab


Il 5 novembre prossimo presso la Sala Cavalli di Cinecittà Studios si terrà la cerimonia di premiazione


Saranno in cinque a contendersi il BAG, il Best Applied Game 2021 che sarà assegnato il 5 novembre all’interno di RomeVideoGameLab. Il BAG fa parte degli Italian Video Game Awards, l’evento dedicato alla valorizzazione delle eccellenze made in Italy nel mondo dei videogiochi promosso da IIDEA, l’Associazione che rappresenta l’industria dei videogiochi in Italia.

A partire dall’edizione 2019 degli IVGA è stata istituita la categoria Best Applied Game che conferisce il premio per il miglior videogioco italiano progettato con una finalità diversa dal semplice intrattenimento: l’aggettivo “applied” si riferisce infatti all’utilizzo di questi videogiochi come strumento di supporto in ambiti molto differenti, dall’istruzione alla valorizzazione del patrimonio culturale, dalla ricerca scientifica alla tutela della salute, passando per innumerevoli altri campi di applicazione di rilevanza sociale.


La Giuria formata da Andrea Dresseno (IVIPRO italian videogame program) Maria Rosaria Nardone (Università di Bologna) e Luca Roncella (Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia Milano), ha individuato i 5 finalisti dell’edizione 2021 , che includono 5 videogiochi rilasciati nel biennio 2019/2020. Il vincitore verrà annunciato nel corso della cerimonia di premiazione che si terrà il 5 novembre prossimo alle ore 11.00 nell’ambito di RomeVideoGameLab presso la Sala Cavalli di Cinecittà Studios. Sarà possibile seguire in diretta streaming.


I cinque candidati vengono da esperienze molto diverse tra loro, ma rappresentano certamente delle eccellenze nel mondo dei videogame e in particolare dei titoli dedicati a formare ed educare divertendo, destinati e ai ragazzi ma non solo. Ecco i cinque finalisti:



Melazeta
con il suo Change Game, un gioco basato sui dati scientifici per aumentare la comprensione della complessità del clima terrestre. È un gioco free-to-play per stimolare un cambiamento di mentalità attraverso emozioni, collaborazione e dati scientifici: l’obiettivo è creare, insieme agli altri giocatori, un “pianeta 100% sostenibile”. 

 

 


Whitesock con Chef Adventure è un gioco per ragazzi della scuola secondaria, realizzato nell’ambito del progetto UniCoop Firenze Cittadinanza Consapevole. Il gioco parla di benessere, inteso come equilibrio tra desiderio

e responsabilità, e di rispetto per se stessi e per gli altri. Nel suo viaggio, l’aspirante chef Andrea si troverà a parlare di ambizione, ricchezza, bisogni, consumi e solidarietà.

 



Idra Interactive Studios con Code#DNA: il gioco segue le vicende della Dottoressa Emma, giovane antropologa molecolare dell’Università Tor Vergata che collabora a una serie di attività di ricerca scientifica relative all’estrazione e allo studio del DNA antico di vari reperti umani. I casi esaminati all’interno del videogioco sono ispirati a vere ricerche effettuate dal Centro in reali siti archeologici.


Gran Sasso VideoGame con L’alieno Zot nei Laboratori del Gran Sasso: un imprevisto spazio-temporale ha catapultato l’alieno Zot nei Laboratori del Gran Sasso dell’INFN, solo la conoscenza della Fisica lo aiuterà a tornare a casa. È questa la sfida del primo videogioco ambientato nei veri laboratori sotterranei di Fisica delle Astroparticelle più grandi del mondo: i Laboratori Nazionali del

Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, dove si realizzano ricerche di punta. Gran Sasso Videogame ha visto la collaborazione dei ricercatori di fisica LNGS -INFN , comunicatori di scienza formicablu e lo studio di sviluppo IV Productions che ha realizzato il prodotto.




PM Studios con gli ScacciaRischi, un gioco nato sulla base di una idea promossa dall’INAIL Direzione regionale Puglia e dall’Assessorato alla Promozione della Salute della Regione Puglia, con

la preziosa collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia. L’obiettivo del progetto è quello di sensibilizzare il pubblico dei bambini e degli adolescenti ai temi della sicurezza e della prevenzione.

 



La premiazione dei Best Applied Game sarà l’occasione anche per incontrare alcune dei vincitori dell’edizione 2021 degli Italian Video Game Awards che si è svolta lo scorso mese di luglio. Sempre nella Sala Cavalli il 5 novembre a partire dalle ore 12.00, si terrà un panel coordinato da Maria Rosaria Nardone in cui interverranno:


Julián Palacios di Eremo Team, vincitore Best Italian Game con Promesa. Si tratta di un videogioco che racconta una storia tramite suggestioni visive e, soprattutto, uditive. Fin dall'inizio infatti viene consigliato di giocare in una stanza poco illuminata e con delle cuffie. Il gameplay è semplicissimo, come spesso accade con questo genere di esperienze interattive. Julián Palacios fa parte di Eremo, collettivo d'arte milanese. E’ nato a Milano nel 1993, figlio di immigrati sudamericani. Ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano. Ha una laurea in New Media e un master in Multimedia Education. Nel suo lavoro, utilizza lo spazio 3D per esplorare le connessioni tra memoria, fantasia e identità.


Thomas Pagani, Team SolEtude, vincitore del Best Italian Debut Game con Beyond Your Window. Inizialmente sviluppata durante la Global Game Jam 2020 e ispirata alla filmografia e i temi di Krzysztof Kieslowski, Beyond Your Window è una visual novel suddivisa in 4 storie osservate dalla tua finestra. Osservandole, ti metti nei panni dei personaggi che ne fanno parte, vivendo brevi momenti della loro vita e affrontando le conseguenze delle loro scelte. Tra i temi toccati ci sono l’amore per se stessi e per gli altri, la difficoltà del mantenere o riallacciare rapporti e le responsabilità che abbiamo nei confronti delle persone con cui lavoriamo. Il gioco è stato selezionato da itch.io come gioco del mese di ottobre 2020 e a luglio 2021 ha vinto il “Best Italian Debut Game” agli Italian Video Games Awards.


Johnny Dale Lonack con Griefhelm” un gioco incentrato sull’utilizzo delle armi medievali. Al suo interno è possibile combattere contro l’IA o i propri amici. Durante il mio periodo da studente di informatica - racconta Lonack - insieme ad un collega decidemmo di imbarcarci nel mondo dello sviluppo di videogiochi. Il mio primo progetto, come molti, non vide mai la luce, ma fu un ottimo esercizio per imparare le basi di tutto ciò che ruota intorno allo sviluppo di un videogioco”.