SHOCKDOM
PUBBLICA LA GRAPHIC NOVEL
E PLURIBUS UNUM
DI PAOLO MARGIOTTA E ANDREINA CASARANO
in libreria e fumetteria
SINOSSI: Illinois, 2083. La crisi climatica ha costretto l'umanità a rifugiarsi in grandi conglomerati urbani: fuori, la Nuova Frontiera, terra di nessuno in balia dei violenti fenomeni atmosferici. In questo nuovo 'Far West', l'ex-bandita Jade vive alla giornata. Con sé ha il tablet di Jeff Tillear, contenente i dati delle sue ricerche su potenziali luoghi risparmiati dal mutamento climatico. Lo ha rubato anni prima a Nick Hoodman, il capo della banda di predoni noti come 'Avvoltoi', quando ne aveva disertato i ranghi. Il problema è che il tablet necessita di una chiave crittografica, che Jade non ha. La sua vita cambia quando incontra Jessie Westwood, una cacciatrice di taglie sulle tracce di Nick, con il quale ha un conto in sospeso. Propone a Jade un accordo: lei la condurrà dagli Avvoltoi, e dal canto suo Jessie non solo non la ammazzerà , ma le darà anche la chiave crittografica che lo stesso Nick ha trovato poche settimane prima. Le due stringono così un'improbabile alleanza e partono nella Nuova Frontiera, in un viaggio che le metterà davanti al loro passato, tragico in modi diversi ma ugualmente segnante, mentre il loro rapporto si trasforma in qualcosa al di là della mera amicizia, in conflitto con il mondo in rovina e la società arretrata e spaventata che le circonda.
Paolo Margiotta racconta: «E Pluribus Unum è la diretta evoluzione del primo progetto che ho realizzato appena uscito dalla Scuola Internazionale di Comics di Napoli. Inizialmente era un classico western, ma nel tempo si è evoluto sia nell'ambientazione che nei personaggi fino alla forma definitiva che potete leggere ora. Vedere le proprie storie 'crescere' è sempre motivo di orgoglio per un autore, ed è una delle parti più affascinanti del mestiere. Assieme a Gianluca Caputo, l'editor, abbiamo avuto l'abilità (e la buona sorte) di scegliere per questo progetto la mitica Andreina Casarano, qui al suo esordio: non solo ha saputo rendere alla perfezione le emozioni delle due protagoniste, ma ha anche contribuito all'aspetto narrativo, con molte sue idee elaborate nella storia, oltre che estetico. Una professionista esemplare, propositiva, puntualissima e desiderosa di imparare, e una persona splendida: lavorare con lei è stata una gioia - nonché uno spasso, dovreste sentire i suoi messaggi vocali su WhatsApp. Abbiamo iniziato a realizzare E Pluribus Unum l'anno scorso, durante la prima ondata della pandemia, e scrivere è stato ciò che personalmente mi ha 'salvato': pur essendo io una persona in linea di massima schiva e riservata, un nerd che quando non è al PC è sul divano a giocare alla Playstation, quel periodo è stato difficile anche per me e potermi concentrare sul lavoro è stato molto importante.»
Andreina Casarano aggiunge: «Quando Paolo mi ha scritto per propormi di lavorare con lui a E Pluribus Unum, tutti i miei piani erano appena saltati a causa del primo lockdown. È stata una di quelle cose belle che non ti aspetti, ma che ti cambiano la vita. In un periodo in cui il mondo intero era in crisi, noi abbiamo collaborato. È impossibile non fare un parallelismo con la storia di Jessie e Jade. In fondo, non si può separare un'opera dal contesto in cui è stata realizzata. Nonostante sia ambientata in un futuro prossimo, la storia riflette sentimenti estremamente attuali: la rabbia e l'amarezza per un mondo che ci è stato consegnato in rovina da chi, a noi, non ha mai pensato come eredi. È un mondo in cui ognuno vive per sé, incurante dell'altro e rassegnato al futuro che gli è stato lasciato. Un mondo dalle tinte desaturate, non più tinto dai colori dei fiori o del cielo, ma solo da quelli di un pianeta morto. E poi ci sono le due protagoniste, le uniche a brillare di colori vivaci, che sia il rosa di capelli arruffati o il blu di occhi in cerca di risposte.»
Andreina Casarano: Classe 1996, decide di dedicarsi al fumetto dopo aver conseguito una laurea triennale in lingue e letterature straniere. E Pluribus Unum è il suo esordio editoriale come disegnatrice unica, dopo una collaborazione con NPE.
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