Sette giorni al mese è il volume illustrato di Lilybris, alias Cecilia Roda, giovane autrice modenese, dedicato a tutte le donne e alle loro lotte di ogni giorno. Un libro illustrato con leggerezza ma al contempo profondo. Una semplicità che con estrema immediatezza raggiunge il cuore di chi osserva. E si riconosce.

Le battaglie di noi donne sono molteplici, molte delle quali contro pregiudizi e stereotipi di genere. Non mancano purtroppo violenze e soprusi, contro i quali ci vediamo costrette ancora a difenderci.

Con questo libro Lilybris offre ai lettori uno spaccato del mondo delle donne e delle loro battaglie.

Cecilia Roda ne racconta di più in questa intervista ad A6 Fanzine.

 


“Sette giorni al mese” – Battaglie (illustrate) dell’essere donna è il tuo nuovo libro, edito da Edizioni Cinque Terre. Come nasce l’idea di questo libro?

Il libro nasce dalla voglia di raccontare, attraverso i miei disegni, la donna e le battaglie quotidiane che ogni giorno affronta.

L’intento è di volerlo fare con leggerezza ma senza superficialità. Infatti, nel libro si parla di amore, di corpo ma anche di lavoro e parti opportunità, di libertà di espressione, di parità di genere, di violenza sulle donne, di body shaming, victim blaming… e molto altro.

Ogni (santo) giorno, c’è una battaglia da combattere per noi donne. Quando finalmente potremmo considerarci tutte e tutti allo stesso livello di eguaglianza?

Una domanda da un milione di dollari.

Occorre cambiare approccio, scardinando quella cultura patriarcale dentro cui cresciamo e a cui, a volte, noi stesse aderiamo, magari senza rendercene conto.

Dobbiamo partire da noi, darci valore, decidere noi cosa consentire e cosa no, senza farci ingabbiare in aspettative o stereotipi.

Le tue illustrazioni sono semplici, ironiche e al contempo veicolate da un potente messaggio di fondo, ben comprensibile, che va dritto al punto, senza mai cadere in facili stereotipi. Sarebbe bello che il mondo prendesse spunto in modo da comprendere appieno quale siano le battaglie che ogni giorno le donne affrontano nella vita.
Sì, per me è molto importante riuscire a mantenere una semplicità espressiva, che vada dritta al punto anche quando parlo di qualcosa di più delicato o difficile.

Al tempo stesso, mi piace comunicare con ironia i messaggi perché penso sia necessario, ogni tanto, non prendersi troppo sul serio e “depotenziare” questioni più grandi di noi.

In questo libro, le varie “battaglie” sono strutturate in base settimanale, una al giorno. Come mai questa suddivisione?
L’idea è nata dalla “settimana del ciclo mestruale”, una questione decisamente femminile. Partendo da questa idea, abbiamo deciso di strutturare il viaggio del libro attraverso capitoli che si susseguissero come giorni della settimana, assegnando a ognuno un tema diverso su cui riflettere.

Il lavoro, la discriminazione, stereotipi di genere, lotta alle violenze ed ai soprusi sono i temi delle tue illustrazioni. Quanto ritieni ci sia ancora da fare per far si che queste siano soltanto parte del passato e non del futuro?
C’è la necessità di fare qualcosa al più presto.

Ritengo che l’arte sia un ottimo canale per riflettere e far riflettere su questi temi. In un momento “socialmente difficile” come quello che stiamo vivendo, in cui molto spesso assistiamo a episodi di violenza, leggiamo sui social network frasi di odio e discriminazione, credo sia ancora più urgente un cambio di rotta.

E per farlo occorre dare voce a temi come quelli di cui parla “Sette giorni al mese”, con lo scopo di favorire un confronto sano e accogliente su questioni che spesso vengono dimenticate o su cui si è indifferenti.

È essenziale farsi sentire ed è opportuno farlo senza dare o mettersi etichette, senza estremismi, ma con intelligenza e garbo.

Come vedi il tuo futuro e quello delle donne?

Un futuro ricco di opportunità che vanno costruite, un passo alla volta, giorno dopo giorno.

Desidero un futuro in cui ognuna di noi possa sentirsi libera di essere se stessa senza essere giudicata, sminuita ma sia valorizzata per chi è e cosa fa.

Desidero un futuro in cui ogni bambina non voglia assomigliare a un modello ma prenda spunto da quel modello per crearsi una sua identità.

In passato hai partecipato a diverse mostre. Puoi raccontarci qualcosa al riguardo?

Ho fatto due mostre personali, la prima a Pesaro, la seconda a Castelvetro di Modena.

Sono state due mostre molto importanti per me, la prima perché ha segnato l’inizio di un percorso e la seconda perché mi ha dato la possibilità di parlare di amore, una delle tematiche più ricorrenti nei miei disegni, e di farlo in modo profondo, sia attraverso illustrazioni che poesie.

Inoltre, ho la fortuna di partecipare da tre anni alle collettive di Sensuability, progetto su disabilità e sessualità di Armanda Salvucci, all’interno della Casa del Cinema di Roma.

Queste collettive mi hanno permesso di esporre le mie opere accanto a quelle di artisti come Milo Manara, Fabio Magnasciutti, Mauro Biani, Frida Castelli e tanti altri: un’esperienza unica.


Attualmente collabori anche con il magazine IO DONNA, dove trovano spazio le tue illustrazioni. In quali altri spazi troviamo i tuoi lavori?

Ho in atto collaborazioni con Faliero Sarti e Dynamo Camp.

Una delle mie illustrazioni si trova a supporto del progetto #Umani di Medici Senza Frontiere.

Inoltre, sul sito Redbubble.com è presente il mio shop online, dove è possibile acquistare vari gadget (dalla maglietta alla tazza, dal quaderno allo zaino) con i miei disegni.

Come nasce la tua passione per il fumetto e l’illustrazione?

Nasce fin da bambina. Ho sempre amato l’arte in generale, declinata in qualsiasi forma espressiva.

Nel tempo, ho trovato nel disegno, nell’illustrazione la mia strada perché questo modo di comunicare mi offre la possibilità di esprimere e concretizzare, con poche parole e poche linee, i miei pensieri.

Quali sono i tuoi fumetti preferiti?

Amo particolarmente le illustrazioni di Fabio Magnasciutti e le storie di Zerocalcare.

Stai lavorando a qualche altro progetto?

Sì, sto lavorando a diversi progetti. Per il momento non posso svelare niente di più!

 



Sette giorni al mese fa parte della collana “Illustrati”, dedicata da Edizioni Cinque Terre ai libri illustrati di qualità.

Prezzo di copertina: 15 euro
https://www.instagram.com/lilybris/?hl=it

Per info: https://www.edizioni5terre.com/

 

 

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