Alzheimer - storie a casaccio è un fumetto scritto e disegnato da Vorticerosa, alias Rosa Puglisi, raccontando i ricordi e le vicissitudini di sua nonna, malata di alzheimer. Una storia raccontata come un diario, dove i ricordi confusi tracciano l'essenza e la dolcezza di una nonna che si ritrova a ridiventar bambina, dimenticando man mano persone e luoghi.
Vorticerosa racconta di Alzheimer - storie a casaccio e di altri suoi progetti in questa intervista a A6 Fanzine.
Alzheimer - storie a casaccio torna in una nuova edizione, edita da It Comics. Una edizione con nuovi contenuti e una nuova grafica. Come nasce il progetto originale di questo fumetto? Come mai l'esigenza di una nuova edizione?
Alzheimer - storie a casaccio nasce nel 2012.
Ero andata a trovare a mia nonna che non vedevo da tempo. Era all'inizio della sua malattia e non lo sapevo. Vederla sperduta nella sua memoria confusa è stato un enorme dolore (lei che da sempre elogiava la sua memoria e il suo cervello).
Il giorno dopo sono ritornata a casa sua con la macchina fotografica e ho iniziato a catalogare i luoghi della nostra vita insieme, ho voluto memorizzarli per lei e per tutte le persone che l'hanno conosciuta, consapevole che prima o poi li avrei perduti, e ritornata a Milano una sera in un diario ho iniziato a scrivere e disegnare della sua nuova quotidianità con la malattia.
Scrivere la sua storia è stato un modo per calmare il dolore e lo shock che avevo dentro.
Finite le copie della prima edizione nel 2018 avevo deciso di non pubblicarla più, per varie vicissitudini spiacevoli: quella storia non era stata capita, era stata amata da pochi e quindi avevo deciso di lasciarla andare.
Da poco ho perso l'altra mia nonna, Giuseppina, e questo libro l'ho dedicato pure a lei: è una dichiarazione d'affetto a queste donne fortissime con una personalità controversa che mi hanno formato.
Protagonista di Alzheimer - storie a casaccio è una nonna bambina che ha ben chiari i suoi primi anni di vita, mentre tutto il resto è oscurato. Tenero e al contempo malinconico, il fumetto narra di questa terribile malattia che cancella i ricordi e le persone. Come ti sei documentata per realizzare questo fumetto?
Mi sono documentata attraverso la realtà delle emozioni, di quello che vedevo e di quello che viveva lei e le persone che le stavano accanto.
Per affrontare un tema delicato come quello della malattia, si necessita non solo di comprensione ed "immedesimazione", ma anche di una spiccata sensibilità . Quanto le illustrazioni e i colori ti hanno aiutato ad esprimere al meglio questa storia?
Molto, sono stati fondamentali.
La scelta degli scarabocchi, delle pagine dei quaderni, le vignette impaginate come le foto di un album fotografico, la scelta del blu, le immagini cancellate, lei e tutti gli adulti disegnati come come bambini, era così che vedevo il suo mondo sperduto e caotico.
Qual è la storia o situazione presente all'interno di Alzheimer - storie a casaccio alla quale sei più legata?
Sicuramente la prima, quella della strega che la ipnotizza e la manda in Russia a cercare notizie del fratello in guerra, e quella del suo letto della stanza matrimoniale già preparato per la sua morte.
Cosa si può apprendere da Alzheimer - storie a casaccio?
La bellezza del tramandare ricordi e memorie, per fare in modo che restino tali: noi adulti come i bambini dovremmo prenderci il tempo per ascoltare.
Amanti Immaginati è un altro tuo lavoro uscito nel 2019. Qui si racconta l'amore che, in qualche modo, si "scontra" con la realtà . Come nasce questo lavoro?
Dallo studio psicologico del significato degli arcani maggiori nei tarocchi. Amanti Immaginati è ispirato infatti alla carta degli Amanti o della Scelta.
Per realizzare questo lavoro mi hanno aiutato molto anche le letture di Jung, Lacan e della Von Franz, questi tre hanno fatto tutto e poi ho voluto omaggiare all'inizio dell'albo una vicenda vissuta nel teatro.
Il 2020 è stato un anno difficile per tutti. In che modo lo hai affrontato?
Il 2020 è stato un anno pazzesco che mi ha messo a dura prova ma che mi ha fatto scoprire una forza e determinazione ancora più estrema.
Con Fabiano Ambu (disegnatore della Sergio Bonelli Editore) abbiamo creato il primo festival del fumetto online della storia a marzo il CoronaVSComics che ha dato vita a un nuovo percorso, quello di It Comics Channel, che ci ha permesso di dare visibilità non solo al nostro lavoro ma ad altre realtà editoriali, ad autori, critici, lettori e appassionati di fumetto per condividere, coltivare e far crescere la cultura sulla nona arte.
Poi a dicembre è uscita Storia di un errore, storia a cui sono molto affezionata.
Qual è il lavoro del quale vai più fiera?
Sinceramente li amo tutti, ognuno racconta la mia fatica in questa scelta di vita, ma la più dolce di tutti è Storia di un errore: sono innamorata di questo sgorbio che lotta e che cerca di farcela nonostante tutti i disastri che combina.
Ti piacerebbe avviare una collaborazione con qualche altro collega del mondo del fumetto? O magari gettarti in qualche progetto multimediale?
Adoro sperimentare, quindi sì.
Stai lavorando a qualche altro progetto di cui vuoi parlarci?
Ho tanti progetti, ma ce n'è uno in particolare che voglio portare avanti... per colpa di alcuni simpatici lettori, ma non dico niente per scaramanzia.
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