Maicol & Mirco fanno fumetti dalle scuole medie. Sono amici per la pelle. Le persone invidiose dicono che Mirco non esiste. Ma non sanno che i fumetti fanno esistere chiunque.

Creatori de Gli scarabocchi di Maicol & Mirco, le geniali vignette rosse e nere pubblicate sul web e riproposte da BAO Publishing a partire dal 2018 in una elegante Opera Omnia, di cui sono usciti i volumi: ARGH (2018), SOB (2019), BAH (2020) e CRACK (2021), collaborano con Linus, Smemoranda, hanno scritto libri per bambini come Palla Rossa e Palla Blu (BAO Publishing 2016) e Gli Arcanoidi (Coconino, 2018), e libri come Il Papà di dio (BAO Publishing, 2017).

Crack è il quarto volume dell'opera Omnia degli Scarabocchi di Maicol & Mirco. Qual è il filo conduttore che lega le varie vignette in questo quarto volume?
MM -
Il solito: nessuno. Gli Scarabocchi raccontano se non la vita almeno un'anti-vita. E l'Anti-vita così come la vita non segue nessun copione.

Battute dissacranti, immediate e di facile comprensione. Battute che celano anche profondi pensieri e "semplici" soluzioni alla sopravvivenza quotidiana. La scelta del colore rosso come sfondo, è stata casuale o ben voluta?
MM - Casuale, come ogni scoperta che funzioni.


Qual è la storia di Crack alla quale siete più legati?
MM - A quella della mamma che prega che il figlio la segua all'inferno. Un misto di zucchero e dolore deliziosissimo.

Seguirà ancora un volume dell'Opera Omnia degli Scarabocchi di Maicol & Mirco?
MM - Ne seguiranno a decine. Gli Scarabocchi durano finché durano Maicol & Mirco!


Il 2020 è stato un anno che nessuno si aspettava di vivere. Come lo descriverebbero Maicol & Mirco? A tal proposito ricordiamo anche la vostra partecipazione al progetto COViteDistanti ideata da Arf! Festival, al quale hanno aderito diversi autori del mondo del fumetto in sostegno dell'Istituto Spallanzani, impegnato in prima linea nell'emergenza Coronavirus e protagonista nelle operazioni di isolamento del ceppo italiano di COVID-19.

MM - Sì, abbiamo raccontato anche noi una pagina del volume antologico COViteDistanti. In quella storia sbirciavamo il mondo alla finestra, trovandolo bellissimo, proprio perché privo della nostra sgraziata presenza.

Prima della pandemia odiavamo stare assieme agli altri. Ora odiamo anche stare assieme a noi stessi. Un capolavoro narrativo dell'Universo.


Nelle varie opere realizzate, avete affrontato temi molto delicati, come il suicidio, la religione, attraverso una visione semplice e al contempo profonda, ma sicuramente immediata. In che modo vi approcciate a queste tematiche per poi realizzarne i fumetti?
MM - Non esistono temi delicati, esistono lettori delicati. Noi con le nostre opere quei lettori li fortifichiamo, invece che ignorarli o deriderli.


Palla Rossa e Palla Blu sono personaggi di un fumetto dedicato invece ai più piccoli. Come si possono spiegare temi complicati ai bambini? Come invece reagiscono loro alla lettura?
MM - Ai bimbi è semplicissimo spiegare le cose. Apprendono tutto in fretta. Sono gli adulti a essere impediti nell'imparare. Un bimbo a pochi mesi sa già camminare. A un adulto non bastano anni per scegliere un paio di scarpe.


Come Palla Rossa e Palla Blu potrebbero spiegare ai bambini quello che stiamo vivendo oggi? O non c'è nulla da spiegare?
MM
- Palla Rossa e Palla Blu sono bimbi. Preferiscono imparare che spiegare.


Nel 2018 avete partecipato anche al progetto Fumetti nei Musei, progetto nato dalla Coconino Press – Fandango, in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) per lanciare su tutto il territorio una nuova collana di pubblicazioni che raccontano ai giovanissimi, bambini e adolescenti, i tesori del nostro patrimonio d'arte e di cultura e i siti archeologici e i musei che li conservano e li rendono fruibili al pubblico. Raccontateci questa esperienza dal vostro punto di vista.
MM - Un progetto unico capace di raccontare luoghi antichi attraverso autori del futuro. Un progetto unico perché i lettori più piccoli non sono stati rimpinzati di date e di accadimenti storici, ma hanno avuto l'occasione di vivere quei luoghi e quei tesori. Un progetto unico perché ha valorizzato il fumetto anziché biecamente servirsene.


MMM è invece un "esperimento" creativo tra fumetto e arte futuristica, in cui Maicol & Mirco dialogano con Filippo Tommaso Marinetti. Personalità creative a confronto che dialogano sul manifesto futuristico. Come nasce questo progetto? Seguiranno altri progetti artistici di questo tipo in futuro?
MM - Forse.


MMM è nato da un'idea di Gianluca Palestini (fondatore assieme alla sorella Chiara della neonata IODIO Editore). Nasce per raddrizzare un torto: quello di ripubblicare i manifesti di Marinetti, introvabili da tempo.

Per raddrizzare questo torto ne ha voluto commettere un altro: farlo interagire con i nostri Scarabocchi. Comunque Marinetti non se la prenderà: è sempre stato iconoclasta. E poi è morto.

La prima edizione d'artista di MMM è andata esaurita in un solo mese.


A quali progetti Maicol & Mirco stanno lavorando? Altri fumetti in arrivo?
MM - Intanto al prossimo volume dell'Opera Omnia sempre sotto la gloriosa bandiera della BAO Publishing.