"La Scure e il Fulmine" è un progetto fumettoso che vede protagonisti il personaggio bonelliano Zagor al personaggio dell'universo DC The Flash.

Una storia racchiusa in un albo di 32 pagine a colori in formato 16x21 cm, con una storia scritta da Giovanni Masi & Mauro Uzzeo e disegnata da Davide Gianfelice con i colori di Luca Saponti.

Il numero 0 è a tiratura limitata con due copertine interconnesse tra loro, entrambe firmate da Carmine Di Giandomenico.

Dopo "Relazioni pericolose", l'albo che aveva testimoniato il primo incontro tra Dylan Dog e Batman (o meglio: tra Joker e Xabaras), ora è il momento di Barry Allen e Zagor.

Giovanni Masi e Mauro Uzzeo ne raccontano di più in questa intervista ad A6 Fanzine.


La scure e il fulmine è un nuovo crossover targato Sergio Bonelli Editore e Universo DC in cui vediamo Zagor e The Flash in una inedita storia. Come nasce questo progetto?
Giovanni: Il progetto nasce all'interno di un accordo tra la Sergio Bonelli Editore e la DC Comics per far incontrare alcuni dei loro personaggi.

L'anno scorso era uscito Batman/Dylan Dog, a noi invece è stato chiesto dalla Redazione di curare la sceneggiatura dell'incontro tra Zagor e Flash.

Mauro conosceva molto bene Zagor, io ero più ferrato su Flash. Ci siamo così "scambiati" i personaggi e abbiamo recuperato più storie possibili di entrambi prima di ideare la nostra storia.

L'abbiamo quindi sottoposta alle due redazioni ed evidentemente avevamo fatto bene i nostri "compiti a casa", perché è stata approvata subito sia da Bonelli, sia da DC. E così abbiamo iniziato a scrivere.


Come ha reagito il pubblico a questo titolo?
Mauro: Un progetto particolare come questo, unico nel suo genere, in un certo senso, genera necessariamente una polarizzazione delle reazioni.

Quando è stato annunciato c'è chi si è esaltato ed ha applaudito e chi si è strappato i capelli sentendosi offeso per quella che viveva come una vera e propria desacralizzazione dei suoi miti.

Per questo, fin da quando abbiamo accettato di imbarcarci in questa meravigliosa avventura, il nostro obiettivo è stato quello di immergerci a pieno nel cuore dei due personaggi e raccontare una loro storia nuova e originale ma rispettandone il mito, la storia e la tradizione. Dalle reazioni che abbiamo potuto captare in seguito all'uscita dell'assaggio rappresentato dal numero zero, i lettori hanno apprezzato.

Giovanni: Purtroppo in tempo di pandemia ci è mancato il riscontro dal pubblico che puoi avere solo agli incontri e nelle fiere di settore.

Da quello che abbiamo visto on line e da commenti che ci sono arrivati privatamente, direi che per ora la storia sta piacendo. Certo, è un incontro particolare con due tipologie di lettori molto diverse, ma ce lo aspettavamo.

Abbiamo cercato di rendere questo numero 0 anche un biglietto di presentazione per chi tra gli Zagoriani non avesse mai letto un numero di Flash e per chi, tra i lettori DC duri e puri, non avesse mai sfogliato un albo di Zagor.


In che modo avete cercato di avvicinare l'universo bonelliano a quello DC?
Giovanni: Con Mauro siamo convinti che una bella storia nasca dai personaggi e siamo stati subito d'accordo sul lavorare sulle cose che potevano avvicinare due protagonisti così apparentemente lontani.

Alla fine, ci siamo accorti che Flash e Zagor hanno molti più punti di contatto in comune di quelli che possono apparire a una rapida occhiata. Forti di questo, ci siamo messi al lavoro sulla storia, che quindi non è tanto una storia di avvicinamento di universi, quanto, speriamo, una bella storia di Flash e una bella storia di Zagor.

Mauro: Vista l'apparente distanza dei due universi narrativi, non volevamo ricorrere a soluzioni "facili". Per questo ci siamo imposti di non realizzare una storia ambientata in un else-world, ossia in una "realtà alternativa" in cui Zagor e Flash già convivono nello stesso universo (cosa che spesso nei team-up più particolari è già avvenuta), né di attuare alcuna ret-con sul passato dei personaggi.

Tutto doveva nascere esattamente dalle caratteristiche già presenti in loro per permetterci di realizzare una storia perfettamente inserita nel loro canone.


Quali sono le caratteristiche che accomunano i due personaggi? E quali invece complementari?
Giovanni:
Negli speciali del numero zero ne abbiamo provati ad elencare alcuni, come un passato molto simile segnato da una tragedia legata alla figura paterna che alla base del loro voler essere eroi.

In particolare, per me la scintilla è scattata quando leggendo mi sono accorto che sono due eroi che si lanciando sempre in prima linea per salvare chi è in difficoltà, e lo fanno con un sorriso.

Questa cosa mi ha molto colpito, perché si tratta di due "eroi" molto generosi.

Mauro: Lì dove Superman vola alto nel cielo e Batman si muove tra le ombre della notte, Flash, semplicemente… corre tra la gente.

Anche se il suo particolare potere gli ha permesso di partecipare ed essere causa dei maggiori eventi "cosmici" del DC Universe, Flash rimane un eroe molto umano, molto legato alla middle-class.

Ci piace pensare che sia un po' il Bruce Springsteen dei super-eroi dei fumetti e, a ben vedere, anche Zagor è così.

L'iconografia classica di Tex lo rappresenta a cavallo, quella di Dylan Dog, con la pistola… Zagor invece cammina accanto a Cico e il suo obiettivo è muoversi, esplorare, attraversare l'ignoto del west accompagnandosi ai suoi amici di sempre.


Quanto vi è piaciuto raccontare questa storia? Si evolverà in una serie già determinata o è tutto ancora un "work in progress"?
Giovanni:
Ci stiamo divertendo da matti a raccontarla, perché per ora è uscito solo il numero zero che è un antipasto, ma la storia più corposa arriverà nel corso dell'anno.

E siamo davvero curiosi di vedere quale sarà la reazione del pubblico!

Mauro: E' stato un onore enorme poter lavorare a un progetto del genere, e per questo sarò sempre grato alla Direzione Bonelli che ha scelto di puntare su di noi.

Allo stesso modo, la mia gratitudine va anche a Giovanni Masi, Davide Gianfelice, Luca Saponti, Emiliano Mammucari, Carmine Di Giandomenico, Marina Sanfelice e Michele Masiero che hanno messo il loro sterminato talento al servizio di questo sogno comune.


In che modo vi siete coordinati nella stesura della sceneggiatura? E come successivamente vi siete interfacciati con Davide Gianfelice, autore delle tavole dell'albo?

Giovanni: Mauro ed io lavoriamo insieme da anni, su tanti progetti diversi.

Siamo quindi abbastanza rodati su come portare avanti il lavoro.

Di solito discutiamo insieme il soggetto, poi uno dei due fa una prima versione della sceneggiatura, che poi passa all'altro in un continuo scambio finché non siamo soddisfatti.

Mauro: A quel punto inizia un lavoro serrato fianco a fianco del disegnatore e dei coloristi.

Col primo si discutono le sequenze, si supervisionano le prime versioni delle pagine a matita e si procede con le approvazioni per ultimarle a china. A

quel punto inizia il lavoro sui colori che, partendo da una base costruita e dettagliata, devono risaltare al massimo l'atmosfera e gli effetti speciali di una storia così intensa e particolare.

Infine, con il lettering si dà "voce" ai personaggi e lì arriva la magia.


Parlando dei vostri progetti personali, state lavorando ad altre storie? Quali?
Giovanni: In questo preciso momento portiamo avanti Il Confine, che è la serie che abbiamo creato sempre per la Sergio Bonelli Editore, e stiamo lavorando anche sulla serie animata di Dragonero.

Più altre cose di cui non posso ancora parlare ma che ci terranno impegnati per tutto il 2021 e oltre.

Mauro: Ad aprile uscirà sulla serie regolare, una storia di Dylan Dog sceneggiata da me per i disegni di Arturo Lauria. Mentre, come dice Giovanni, il nostro lavoro quotidiano è sulla "nostra" serie Il Confine - di cui al momento è in uscita il sesto volume - ma stiamo preparando per voi anche il gioco di ruolo che uscirà sotto il prestigioso brand del Richiamo di Cthulhu e che stiamo realizzando insieme al magnifico staff di Raven Distribuzione, e una serie di romanzi.

Del cartoon di Dragonero, invece, dopo aver scritto insieme a Federico Rossi Edrighi le sceneggiature di tutti e 26 gli episodi della prima stagione (su soggetto degli stessi Enoch e Vietti!) stiamo curando la Produzione Creativa della serie affiancando il regista Enrico Paolantonio e Vincenzo Sarno (Direttore Responsabile per tutto il settore Multimedia di Sergio Bonelli Editore) che, insieme al suo staff e in collaborazione con RAI, sta curando la Produzione in ogni suo aspetto.


Gli eventi purtroppo lo scorso anno, e forse anche nel 2021, sono fermi a causa della pandemia. Cosa vorreste fare non appena l'emergenza sarà rientrata?
Giovanni:
sicuramente riprendere gli incontri con il pubblico.

Eravamo nel bel mezzo del tour di lancio de Il Confine e mi piacerebbe davvero riprendere quel tipo di confronto.

Sia per Il Confine, sia per Flash & Zagor.

Mauro: Scrivere una storia è come fare una partita a tennis. A noi sta il servizio, ma la ricezione dev'essere del lettore che, col suo feedback, ci fa capire se quello che volevamo raccontare è arrivato a destinazione o meno.

Le fiere del fumetto erano perfette per questo scopo e non vedo l'ora che si possa tornare a incontrarci.


Secondo voi, come se l'è cavata il fumetto in questo periodo?
Giovanni: è difficile rispondere.

Come tutti i settori commerciali, ha ovviamente sofferto, soprattutto nel momento in cui le librerie hanno chiuso.

Le edicole invece sono rimaste quasi sempre aperte, ma ovviamente le vendite hanno risentito anche su quel canale.

Diciamo che non è un momento facile, ma il fumetto si è mosso anche per dare una mano, per esempio con il progetto COme VIte Distanti, a cui ho collaborato come sceneggiatore e dove Mauro non solo ha scritto, ma ha anche coordinato il lavoro di tutti con il direttivo dell'ARF!, ma lo lascio raccontare a lui che sicuramente ne sa più di me.

Mauro: L'esperienza di COme VIte Distanti ideata e organizzata dall'ARF! Festival insieme a Press-Up e a oltre cento autrici e autori di fumetti italiani ci ha dimostrato che quella del fumetto è una grande squadra coesa che è capace di fare grandi cose singolarmente, ma che quando si unisce rappresenta una forza inarrestabile.

E io ammetto di essere orgoglioso e felice di farne parte.


Approfondimenti:
Guarda qui il trailer:  https://www.youtube.com/watch?v=W1haJNzdhlY




FLASH-ZAGOR

LA SCURE E IL FULMINE

Soggetto e Sceneggiatura: Giovanni Masi e Mauro Uzzeo

Disegni: Davide Gianfelice

Colori: Luca Saponti

Copertina: Carmine Di Giandomenico

Formato: 16 x 21 cm, colori

Pagine: 32

 

 Prezzo: 3,5 euro

  Online e sui social:

https://www.facebook.com/ZagorSergioBonelliEditore/