Tommaso Landolfi e Filippo Scòzzari

Il mar delle blatte

 

 

Esce per la prima volta in volume in Italia, grazie a Coconino Press, il capolavoro perduto di Filippo Scòzzari. Il mar delle blatte è l'adattamento a fumetti di uno dei più famosi racconti di Tommaso Landolfi, scrittore geniale e raffinato outsider nel canone della letteratura italiana. L'incontro-scontro tra due maestri di invenzione linguistica, visionarietà e ironia.

 

Una fantastica, surreale storia di pirati che vede protagonisti un giovane eroe insicuro, un mare nero interamente ricoperto di blatte, una fanciulla rapita che ha eletto un vermiciattolo azzurro come suo amante. Con una prefazione di Scòzzari, che racconta la rocambolesca vicenda della scomparsa delle tavole originali della storia. E una postfazione di Landolfo Landolfi, figlio dello scrittore, sulle diverse reinterpretazioni dell'opera del padre nell'ambito della cultura pop.

 

 

Il mar delle blatte, uno dei più celebri racconti di Tommaso Landolfi, fu pubblicato nel 1939. È la storia di un giovane insicuro che, a partire da un quadretto di normalità borghese, si colora subito di elementi e toni fantastici, gioca con l'eros e con l'horror, si trasforma in classica avventura di pirati e approda a una visionarietà potente e surreale: "Il mare a perdita di vista, senza una terra all'orizzonte, sotto la cappa affocata del cielo, appariva nero come l'inchiostro, e di una lucentezza funebre; una quantità sterminata di blatte, tanto fitte da non lasciar occhieggiare l'acqua di sotto, lo copriva per tutta la sua distesa. Nel gran silenzio s'udiva distintamente il rumore dei loro gusci urtati dalla prua. Lentamente, a fatica, la nave poteva avanzare…".

 

Intorno a questi elementi si definisce l'universo stravagante in cui Scòzzari rilegge Landolfi, dove la ricchezza e il furore dell'invenzione linguistica che li accomuna si uniscono con la potenza del disegno sgargiante e acrobatico. La versione a fumetti di Scòzzari uscì a puntate nel 1983 sulla rivista Frigidaire e due anni dopo in Francia in forma di libro, pubblicato da Albin Michel col titolo Un amant pour Lucrezia. Qualche anno dopo Scòzzari smarrì a Roma le trentotto tavole originali della storia. Per questa prima edizione italiana in volume sono state scansionate con la supervisione dell'autore le passate pubblicazioni, riportando le pagine alla squisitezza iniziale. Il cattivo maestro ha deciso a quel punto di rimettere le mani sull'opera, ritoccando tutto con lo stesso furore dei bei tempi andati.

 

"Il mar delle blatte mi stangò alle prime righe e non mi mollò più: era stato scritto per me, pensando a me, invocando me. Era mio".

(dalla prefazione di Filippo Scòzzari)

 

"Scòzzari è aspro ed enigmatico, scontroso e magari irritante. Una gracilità di ferro, una feroce volontà di andare contro i luoghi comuni… un grande narratore, il Robespierre del fumetto".

Oreste Del Buono

 

"Filippo è un amico, è un vero artista. È mutevole, coraggioso, sinceramente innamorato del suo lavoro. È un vincente, ed ecco perché. Perché disegna con tenero convincimento, è ben dentro i suoi personaggi con lucida umanità, e soprattutto ha il dono di saper dare vita, di dare vita, e questo potere molle dà così tanto piacere, e quest'estasi distingue da tutti coloro che, data una storia studiata a misura perché piaccia in qualche modo, te la spiegano coi disegni. Si diventa bravissimi anche, ma non piangi e non senti niente. Rinascere invece ad ogni nuova visione con l'umiltà di chi da sempre è schiavo della propria arte, e non datore di lavoro del proprio talento, è stupendo".

Andrea Pazienza

 

NOVITÀ

Fumetti Coconino Press-Fandango

Tommaso Landolfi e Filippo Scòzzari

Il mar delle blatte

Coconino Cult. Pagine: 56, a colori, formato 21,5 x 29 cm, cartonato con sovraccoperta

Prezzo: 18 euro

Uscita: 28 Gennaio 2021

ISBN: 978-88-7618-559-5

 

GLI AUTORI

Tommaso Landolfi (1908-1979), narratore, poeta, elzevirista, maestro del racconto breve, è una delle figure più emblematiche della letteratura. Traduttore dal russo, tedesco e francese, è tradotto a sua volta in quasi venti lingue straniere. Pluripremiato autore, ha ricevuto tra gli altri lo Strega, il Campiello, il Bagutta, il Pirandello, il Viareggio. Calvino ha scritto che "migliaia delle sue pagine portano il segno della grazia"; e il critico letterario americano Harold Bloom ha detto di essere "letteralmente innamorato" dello scrittore, da lui considerato uno dei più grandi autori mondiali. Consiglio di lettura per i nuovi lettori: Racconto d'autunno e Le più belle pagine di Tommaso Landolfi scelte da Italo Calvino.

 

Filippo Scòzzari, incendiario inestinguibile, è nato a Bologna nel 1946. Inizia ad agitarsi dopo una lentissima maturazione: odiando la generale gommosa apatia culturale che plaude solo all'inutile trafficare degli innocui – gli imbruttitori del mondo, come li chiama – scopre la gioia del seminar nuovissimi scompigli: salverà l'anima, imporrà grammatiche, si divertirà un sacco e magari riempirà pure il portafogli, solo un po'. Filippo inizia a pubblicare vignette e storie a fumetti negli anni Settanta su Re Nudo, Il Mago, Alter Alter e partecipa all'esperienza di Radio Alice durante il movimento studentesco del '77 a Bologna. Nel 1978 fonda la rivista Cannibale, in combutta con Liberatore, Mattioli, Tamburini e Pazienza, con i quali nel 1980 darà vita alla più importante rivista italiana di fine secolo: Frigidaire. Tra i suoi albi più famosi ricordiamo Suor Dentona, La dalia azzurra, Primo Carnera, Il dottor Jack. Nel 2019 ha pubblicato per Coconino Press Lassù no, ricca antologia delle sue storie a tema fantascientifico. Ai fumetti Scòzzari affianca anche una nutrita produzione letteraria con L'isterico a metano, Prima pagare poi ricordare e Memorie dell'arte bimba.