«SI PUÒ ANIMARE UN ARMADILLO?»
IL TALK CON IL FUMETTISTA (E ORA ANIMATORE) ZEROCALCARE
Si inaugura così il ciclo di eventi che vuole avvicinare il grande pubblico a
BAD - Bergamo Animations Days, il grande evento dell'animazione in programma dall'11 al 13 giugno 2020.
mercoledì 2 ottobre - dalle 17.30 alle 19.30
Sala Conferenze dell'Università degli studi di Bergamo
Piazzale Sant'Agostino 2
Non ama essere definito «un intellettuale», piuttosto «colui che parla ai pischelli». Anche se, dai millennials ai baby boomers, è un attimo. Sì perché Zerocalcare, pseudonimo di Michele Rech, è uno dei pochi fumettisti italiani capaci di parlare a generazioni trasversali per età, vissuti, linguaggi e aspirazioni. Come ci riesce? Lo racconta – e si racconta! - mercoledì 2 ottobre a partire dalle ore 17.30 presso la Sala Conferenze della sede di Sant'Agostino dell'Università degli Studi di Bergamo in occasione del talk intitolato "Si può animare un armadillo?", il primo dei "Waiting for BAD" in programma, ovvero gli eventi di avvicinamento a BAD, Bergamo Animation Days, la grande festa che dall'11 al 13 giugno 2020 contagerà la città di Bergamo con il vorticoso spirito creativo dell'animazione.
L'appuntamento, realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Lettere, filosofia, comunicazione dell'Università degli studi di Bergamo, sarà aperto da Francesca Pasquali, presidente dei corsi di Laurea in Scienze della comunicazione e Comunicazione, informazione, editoria, Barbara Grespi, docente di cinema, fotografia e televisione, e da Andrea Bozzetto, direttivo di BAD. L'ospite sarà introdotto da Matteo Stefanelli dell'Università degli studi di Bergamo.
Con Zerocalcare, in dialogo con Federico Vallarino, founder e direttore creativo dello studio Vallaround, faremo un viaggio nel mondo del nostro ospite speciale, con una fermata sul suo recente approdo nell'animazione e per scoprire i suoi progetti futuri. Così, Zerocalcare ci accompagnerà in un universo (quasi) parallelo, popolato di panda e armadilli, nati da un lavoro matto e fantasioso. Animali – reali e non - espressione dell'alter-ego di Zero / Michele, che a restare buono, in panchina, proprio non ci sta.
Scanzonato, ironico e a genuinamente cinico, Zerocalcare – il cui nome d'arte si ispira a uno spot Tv di un noto anti-calcare – ha iniziato la sua attività di fumettista alla fine delle scuole superiori, con un racconto a fumetti sul G8 di Genova del luglio 2001. Dieci anni dopo pubblica il suo primo albo a fumetti: "La profezia dell'armadillo", prodotto dal disegnatore Makkox, che lo consacra al grande pubblico con ben 5 ristampe. Da allora, Zerocalcare procede dritto con il vento in poppa: il suo blog zerocalcare.it è seguito da migliaia di persone ogni giorno, fioccano le collaborazioni con i magazine, da XL di Repubblica a Liberazione, da Canemucco a Internazionale, passando per Smemoranda e L'Espresso, i suoi libri vendono quasi 700.000 copie e diventa punto di riferimento di un settore che in Italia inizia a essere sempre più seguito.
Con i suoi fumetti prende posizione, critica, si schiera, espone verità anche scomode. Ha fatto storia in questo senso "Kobane Calling": il reportage a fumetti scritto e disegnato per Internazionale incentrato sul conflitto tra curdi e Stato Islamico in corso lungo il confine turco-siriano. Esaurito in pochissimo tempo in tutte le edicole italiane. Perchè il mondo di Zerocalcare è biografia e contaminazione, è creatività e passione, di quelle passioni che annullano anche gli istinti primordiali, come la fame e la sete, tanto che l'autore assicura di poter passare anche 13 o 14 ore davanti ai suoi disegni, ricordandosi di mangiare solo a notte fonda: rigorosamente dei plumcake, cibo topico con cui è cresciuto, alternandolo a "scorpacciate" di Dragonball, Topolino, Uomo-ragno. Oggi, invece, quando non si tuffa nei noir, sceglie pasti a base di graphic novel e fumetti seriali, specie se americani.
E il futuro? Il futuro è animato, completamente inedito e originale con, c'è da scommettere, una vena anti-conformista che sarà capace di sorprendere, conquistare – e "scardinare" - anche gli spiriti più "quadrati". Per saperne di più, appuntamento al 2 ottobre. E dopo una chiacchierata one to one "dal fumetto all'animazione", tutti in fila per farsi autografare le postcards dedicate all'evento.
Appuntamento con la partecipazione degli studenti dei laboratori di comunicazione creativa dei corsi di studio del Dipartimento di Lettere, filosofia, comunicazione. Ingresso gratuito, consigliata la prenotazione: www.bergamoanimationdays.com sezione programma/waiting for BAD.
BAD: LA GUIDA ASSOLUTA
Waiting for BAD -> Ci piace pensare che i Bergamo Animation Days non siano un singolo episodio bensì il finale di una stagione avvincente. Da questa idea nascono i "Waiting for BAD" eventi ricchi di sorprese, divertimento e formazione che avvicinano il pubblico al grande finale di stagione. Proiezioni animate, seminari, workshop e talk per scavare nelle radici di questa storica arte e con lo sguardo proiettato al futuro. In collaborazione con il Dipartimento di Lettere, filosofia, comunicazione dell'Università degli studi di Bergamo e i più rinomati professionisti al mondo, raccontiamo con dovizia di particolari tutti i volti, le tecniche e i segreti che hanno fatto dell'animazione pura magia, senza limite alla fantasia.
BAD -> Bad in inglese significa anche "forte!", nel senso di cool. Ed è con questo spirito che nascono i Bergamo Animation Day: una serie di giornate dedicate all'animazione con workshops di storyboard & storytelling, regia e scrittura, proiezioni, seminari, talks, springboard meetings e mostre, con animatori, docenti universitari, professionisti del settore nazionali e internazionali. Un viaggio nella creatività che raggiungerà il suo apice il 11, 12 e 13 giugno 2020 a Bergamo: una full immersion di tre giorni nel fantastico mondo dell'animazione, con una sola regola da rispettare: animare e lasciarsi animare. Per info: www.bergamoanimationdays.com
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