Lo scorso 9 Novembre è stata inaugurata la mostra "Roma Fumettara", mostra che offre una panoramica di lavori di autori che racconta in 70 tavole sia Roma che i 25 anni della Scuola Romana dei Fumetti, ormai fucina di autori che lavorano ad altissimi livelli e che continuano a formare e a sfornare, autori di grande talento.

Il Palazzo delle Esposizioni offre lo spazio e anche l'occasione per conoscere da vicino questa realtà ormai consolidata e affermata, creatasi a Roma negli anni '90 e divenuta subito un punto di riferimento per gli autori e per coloro che avevano deciso di intraprendere la professione di fumettista.

Anche se il fermento riguardo il fumetto era ben sviluppato sin dagli anni '60 – '70, grazie a riviste come "Il travaso delle idee" o il "Vittorioso", ma anche a "Il Male" e "Comic Art", quest'ultima fondata da Rinaldo Traini e che ha visto così radunarsi i maggiori fumettari dell'epoca.
Si, proprio fumettari (e non fumettisti), per sottolineare ancora di più la loro identità, legata inevitabilmente con la città di Roma. In quegli stessi anni questa identità viene raccontata attraverso una mostra a Parigi dal titolo Fumettarì.

Le radici dunque erano ben piantate e ormai radicate in città, pronta dunque a far il passo successivo, ovvero quello di aprire una scuola, dove non solo riunirsi ma anche "tramandare" ed insegnare l'arte del fumetto (ma non solo) attraverso i più svariati linguaggi e tecniche.

Nel 1993 nasce dunque la Scuola Romana del Fumetto, o meglio nota come SRF, fondata in principio da Giancarlo Caracuzzo, Paolo Morales, Massimo Rotundo, Stefano Santarelli e Massimo Vincenti. Gli autori, ognuno con un proprio bagaglio di esperienza, hanno volutamente improntato la scuola come una sorta di bottega artistica, rifacendosi dunque alla tradizione delle botteghe pittoriche dal glorioso passato, proprio per trasmettere agli allievi tutto il loro sapere (o quasi) per poi lanciare dei veri e propri talenti che nel corso degli anni non solo sono diventati degli autori di fama nazionale e internazionale, ma che sono divenuti anch'essi soci della Scuola Romana dei Fumetti, diventando a loro volta anche insegnanti, continuando così la tradizione della trasmissione di un metodo di insegnamento e di una passione che ancor oggi calamita intorno alla scuola moltissime figure e diverse opportunità lavorative.

Qualche esempio? Abbiamo Massimo Rotundo (disegnatore di Tex), Stefano Caselli (disegnatore Marvel), Marco Gervasio (PaperTotti), Eugenio Sicomoro (collabora con i maggiori editori francesi), Arianna Rea (autrice Disney America), Simone Gabrielli (disegnatore della Glénat e della Bonelli), Maurizio Di Vincenzo (disegnatore di Dylan Dog), Lorenzo "LRNZ" Ceccotti (autore per Bao Publishing), Riccardo Federici (disegnatore DC Comics), Carlo Labieni e Marco Valerio Gallo (storyboard artist), Claudio Bruni (regista d'animazione), Greg, Lillo e Max Paiella (attori con un passato da fumettari e docenti della SRF) e moltissimi altri che potrete scoprire andando a visitare la mostra.

Una mostra che ha come filo conduttore proprio Roma, la sua storicità ed i suoi personaggi (come Anna Magnani o Totti), ma anche scene di vita quotidiana (o straordinaria), con monumenti simbolo della città o angoli del tutto da scoprire o magari riconoscere.

Una scuola di autori legata fondamentalmente alla città, che con le matite (ma anche con i più innovativi strumenti tecnologici di oggi) racconta ancora quella storia, attraverso un punto di vista personale, con i più svariati stili.

La bellezza di alcuni lavori che raccontano di Roma e dei suoi personaggi è così travolgente che vi farà sentire ancora più partecipi di questa straordinaria realtà creativa, che nonostante gli anni, continua a credere in quei talenti, fornendo anche una borsa di studio per frequentare la scuola.

Una scuola d'autore, dove non solo si insegna l'arte del fumetto, ma anche a raccontare storie attraverso le parole o la regia. Una formazione che di base è uguale per tutti, ma stimolata poi seguendo le peculiarità ed il talento di chi la frequenta.

Sarà dunque questo il segreto per far emergere così tanti talenti?

La mostra, con le 70 opere esposte, vuole dunque far comprendere non solo questo talento, ma anche la passione e l'amore per questa città, che ha reso i "fumettari", sempre più apprezzati e stimati, pronti ad affrontare anche le sfide del futuro.

La mostra è aperta al pubblico, con ingresso libero, fino al 6 Gennaio 2019. Per maggiori informazioni, vi invitiamo a visitare il sito del Palazzo delle Esposizioni oppure della SRF.