Il Goethe-Institut e la Fiera del Libro di Francoforte tornano al Salone con il programma di incontri Destini e dislocazioni. Voci dalla Germania al Salone Internazionale del Libro di Torino che, con i sei autori presenti, racconterà attraverso le storie di appassionanti protagonisti i drammi e gli esili legati alla costruzione e al superamento di confini politici ed esistenziali nell'Europa dell'ultimo secolo e di oggi. Un vero e proprio affresco storico che, partendo dagli anni bui del nazismo e la seconda Guerra mondiale, passando per i più spensierati anni Ottanta, arriva fino alle partenze e gli arrivi del nuovo millennio.

Gli autori presenti a Torino saranno Christoph Hein, Tilmann Lahme, Robert Domes, Jenny Erpenbeck, Bov Bjerg e Andreas Pflüger.

Il programma inizia venerdì 19 maggio con Christoph Hein che nel suo ultimo romanzo, Il figlio della fortuna (Edizioni e/o), ripercorre mezzo secolo di storia europea, dalla sconfitta del nazismo, la nascita della Germania dell'Est, i confini della cortina di ferro fino al crollo del Muro e la riunificazione del Paese.

Se il libro di Hein ci racconta l'epopea tedesca del dopoguerra, con Il secolo dei Mann.

Un grande affresco famigliare (EDT), Tilmann Lahme ricorda il Novecento attraverso la storia di una delle famiglie tedesche più note e importanti: quella di Thomas Mann.

Il bestseller, che ha riscosso grande successo di critica, narra i punti salienti del secolo scorso, dalla tragedia del nazismo, la dolorosa ma necessaria scelta dei Mann di vivere in esilio negli Stati Uniti e il ritorno in Europa nel dopoguerra.

Thomas Mann non tornò mai a vivere in Germania, e trascorse gli ultimi anni di vita a Zurigo. Oltre che di resistenza intellettuale al nazismo, a Torino si parlerà anche di atti eroici di persone straordinarie.

È il caso di Nebbia in Agosto. La vera storia di Ernst Lossa (Mondadori). Scritto da Robert Domes, il romanzo narra le vicende di un ragazzo nomade, protagonista di uno dei capitoli più oscuri dell'orrore nazista: quello dell'eugenetica e dell'eutanasia selvaggia.

Dal romanzo è stato tratto il film Nebbia nel mese di Agosto. Ancora di esilio si parlerà invece con Jenny Erpenbeck (anche lei, come Christoph Hein è una ex cittadina della DDR), una delle voci più interessanti della letteratura tedesca contemporanea i cui romanzi sono tradotti in oltre venti lingue.

In Voci del verbo andare (Sellerio), racconta la vita di un gruppo di africani sbarcati a Lampedusa e della loro nuova vita a Berlino. La Erpenbeck parteciperà anche ad un incontro con Mohammad Dibo, scrittore siriano che vive a Berlino e nel cui romanzo, E se fossi morto? (Il Sirente), racconta la fragilità dell'esistenza di chi vive in Siria.

Anche Bov Bjerg, che a Torino presenta Auerhaus – La nostra casa (Keller Editore), vive a Berlino. Il suo è uno splendido romanzo sull'adolescenza e il diventare adulti. Ambientato nei mitici anni Ottanta (dotato di colonna sonora ascoltabile su Spotify), in Germania ha conquistato critica e pubblico diventando un bestseller tra i lettori più giovani.

Il programma tedesco prevede, infine, un incontro con Andreas Pflüger. Noto sceneggiatore della serie poliziesca Tatort, una delle più longeve dalla tv tedesca (la prima puntata è andata in onda nel 1970), arriva a Torino con un vero e proprio caso editoriale. Il suo primo romanzo Nero assoluto (Emons), la cui protagonista è una ex agente di polizia diventata cieca, è stato definito dalla critica uno dei migliori thriller tedeschi degli ultimi anni.

Per le date e gli orari del programma www.goethe.de/salonetorino

"Il Goethe-Institut torna anche quest'anno all'importante Salone del Libro e, insieme alla Fiera del Libro, porta a Torino molti tra i più noti autori tedeschi. – dice la direttrice del Goethe-Institut Italia, Gabriele Kreuter-Lenz - Destini e dislocazioni, sotto questo titolo si terranno gli incontri con i "nostri" scrittori, che affronteranno le tematiche care al nostro lavoro: Europa, fuga e accoglienza.

Siamo lieti di poter partecipare a questo trentesimo anniversario del Salone, rappresentati da tante importanti e avvincenti persone. Saranno sicuramente giornate ricche di stimoli."

Due anni fa, nel 2015, la Germania è stata Paese Ospite al Salone. Questo ha intensificato i già stretti rapporti tra le case editrici italiane e tedesche. Se nel 2013 le licenze comprate dall'Italia erano 363, nel 2015 sono state 406 confermando il Belpaese come uno dei maggiori acquirenti. Il 5,4% delle licenze tedesche vendute all'estero sono andate all'Italia. Inoltre l'italiano si posiziona al quarto posto per lingua dalla quale viene tradotto in tedesco - dopo inglese, francese e giapponese. (fonte Börsenverein des deutschen Buchhandels).

Una lista di titoli tedeschi di particolare rilevanza e consigliati per la traduzione dalla Casa della Letteratura di Monaco su incarico della Frankfurter Buchmesse si può trovare sempre su www.goethe.de/salonetorino.

Nel 2016 i titoli che hanno ottenuto contributi alla traduzione grazie al programma del Goethe-Institut sono 18. Negli ultimi tre anni c'è stato un aumento di oltre il 70% di richiesta di contributi alle traduzioni. I richiedenti sono per lo più piccoli e medi editori indipendenti interessati a titoli di letteratura tedesca contemporanea. Quest'anno a Torino saranno presenti 17 case editrici e agenzie letterarie tedesche. Tra loro: Bastei Lübbe, C. H. Beck, S. Fischer Hoffman und Campe, Kiepenheuer & Witsch, Random House Germany, Rowohlt, Suhrkamp.

Partner

La Fiera del Libro di Francoforte è la fiera di settore più grande del publishing internazionale. Comprende 7.150 espositori di 106 Paesi e ospita ca. 278.000 visitatori, più di 4.000 manifestazioni e indicativamente 10.000 giornalisti accreditati e presenti.

Per questo è frequentata anche da esponenti di settori diversi come quelli del cinema o dei giochi. Il tema principale della Fiera dal 1976 è l'Ospite d'onore che, diverso ogni anno, presenta in maniera variegata la propria opera e cultura al pubblico. La Fiera del Libro di Francoforte organizza la partecipazione delle case editrici tedesche a circa 20 Fiere internazionali e organizza tutto l'anno incontri di settore all'interno dei più importanti mercati internazionali. Con la fondazione del Frankfurt Book Fair Business Club la Fiera del Libro di Francoforte fornisce a imprenditori, editori, fondatori, innovatori, esperti e visionari il presupposto ideale per le loro attività. La Fiera del Libro di Francoforte è un'impresa affiliata al Börsenverein des Deutschen Buchhandels.

www.buchmesse.de

Il Goethe-Institut, presente nel mondo con circa 160 sedi, di cui in Italia ben sette (www.goethe.de/italia), è l'Istituto di Cultura della Repubblica Federale di Germania. Da più di 60 anni promuoviamo la lingua tedesca e attraverso un ricco calendario di iniziative invitiamo a conoscere il nostro paese affrontando in modo propositivo la diversità e il dialogo tra le culture. Da sempre siamo impegnati in un'intensa attività di intermediazione letteraria tra la Germania e l'Italia. Alla letteratura tedesca e la sua diffusione in Italia è dedicato il portale www.goethe.de/letteratura_tedesca, che registra una media mensile di 40.000 visite. Per offrire al pubblico una visione più completa e variegata della letteratura tedesca, il Goethe-Institut contribuisce anche con il sostegno economico alle traduzioni, alla collaborazione fra editori tedeschi e italiani e l'istituzione del Premio di traduzione letteraria italo-tedesco (www.goethe.de/premiotraduzione).

Inoltre organizza e partecipa a manifestazioni quali festival e rassegne di letteratura, incontri e letture che negli scorsi anni hanno portato in Italia molti fra gli autori più stimolanti della scena tedesca. Anche per il pubblico più giovane, in particolare per le scuole, realizza manifestazioni e concorsi.

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Twitter: @GI_Rom e @Book_Fair
Instagram: goetheinstitut_italien

Il programma e gli autori tedeschi al 30° Salone internazionale del libro di Torino.

Venerdì 19 maggio
Ore 11.30
La vera storia di Ernst Lossa, giovane eroe che sfidò il nazismo
Lingotto Fiere | Arena Bookstock, pad. 5
Fabio Geda dialoga con Robert Domes
Incontro condotto da Fabio Geda con Robert Domes, l'autore del libro che ha ispirato la pluripremiata pellicola Nebbia in agosto. La storia vera di un ragazzo, nomade nella Germania del '29, protagonista di uno dei capitoli più oscuri dell'orrore nazista: quello dell'eugenetica e dell'eutanasia selvaggia. Grazie al suo grande coraggio, Ernst è passato alla storia come un eroe e un simbolo di grande umanità e valore.
Robert Domes, nato nel 1961, è scrittore, editore e giornalista bavarese di Ichenhausen. Ha dedicato cinque anni di ricerca alla vicenda di Ernst Lossa, intervistando centinaia di persone e consultando decine di archivi. Attualmente insegna giornalismo e dirige progetti artistici e teatrali.
ore 16:30
Memoria a doppio taglio
Lingotto Fiere | Salottino del Treno della Memoria, Pad. 2, M42
Anna Chiarloni dialoga con Christoph Hein

La storia del Ventesimo secolo, in particolare quella delle due Germanie e del loro passato, è tema ricorrente nell'opera di Christoph Hein, uno dei più importanti scrittori della Germania riunificata. Partendo dalla presentazione del suo ultimo libro Il figlio della fortuna, la conversazione tra l'autore e la germanista Anna Chiarloni andrà ad indagare il modo in cui la Shoah e la sua memoria vengono trattate nella letteratura
tedesca.
Christoph Hein, nato nel 1944, voce critica nel panorama culturale della RDT e uno dei più importanti scrittori della Germania riunificata, ha affrontato con la sua vasta opera i nodi cruciali della storia tedesca. Romanziere, drammaturgo, poeta lirico e saggista, ha ottenuto premi e riconoscimenti internazionali di prestigio ed è tradotto in molte lingue. Tra i suoi romanzi di maggior successo L'amico estraneo, Una donna senza sogni e Terra di conquista, pubblicati dalle edizioni e/o.

Ore 18.30
Nero assoluto
Lingotto Fiere | Babel - Spazio Internazionale, Pad. 3
Sandrone Dazieri dialoga con Andreas Pflüger

Faccia a faccia fra due maestri della suspense: Andreas Pflüger, autore dell'adrenalinico thriller Nero assoluto, che mette in scena un'audace profiler cieca, e Sandrone Dazieri, autore del best-seller Uccidi il padre, tradotto in venti paesi. I due giallisti, entrambi anche sceneggiatori per il piccolo e per il grande schermo, condurranno il pubblico in un avvincente viaggio letterario negli abissi della mente umana.
Andreas Pflüger, nato nel 1957 in Turingia e cresciuto a Saarbrücken, vive da molti anni a Berlino. È autore di drammi radiofonici, opere teatrali, documentari, spettacoli di varietà e romanzi, nonché uno dei più noti sceneggiatori tedeschi. Fra i suoi lavori le pellicole Der neunte Tag e Strajk – Die Heldin von Danzig, entrambi diretti da Volker Schlöndorff, oltre a ventiquattro puntate di Tatort, la serie poliziesca più longeva della TV d'oltralpe. Endgültig (Suhrkamp 2016), tradotto in Italia da Emons, è il suo secondo romanzo.




Sabato 20 maggio
Ore 12.30
Il secolo dei Mann. Un grande affresco familiare
Lingotto Fiere | Babel - Spazio Internazionale, Pad. 3
Gian Luca Favetto dialoga con Tilmann Lahme

Poche saghe familiari hanno la capacità di rispecchiare e illuminare le vicende di un intero secolo quanto quella dei Mann. Nel libro di Tilmann Lahme – di cui l'autore converserà con Gian Luca Favetto – l'epopea di questa "amazing family" si staglia sullo sfondo delle tragedie del Novecento: il nazismo, la scelta dell'esilio negli Stati Uniti d'America, il ritorno nell'Europa ferita del dopoguerra. Un libro che ha riscosso grande successo di critica e di pubblico e che racconta dall'interno la famiglia del "mago" offrendoci un ritratto intimo e spesso sorprendente.
Tilmann Lahme, storico della letteratura, giornalista e critico, è stato per anni responsabile del dorso culturale della Frankfurter Allgemeine Zeitung. Profondo conoscitore della famiglia Mann, è autore di un'acclamata biografia di Golo Mann e del best seller I Mann. Storia di una famiglia (S. Fischer 2016), pubblicato in Italia da EDT; ha curato inoltre una vasta antologia che combina gli epistolari dei suoi otto componenti – sei decenni di lettere che raccontano di lotta politica, di scrittura, di amore e gelosia, di successi, droga e infelicità (Die Briefe der Manns. Ein Familienporträt).

Ore 15:30
Anime arabe. Esìli e rifugi
Lingotto Fiere | Arena Piemonte, Pad. 3
Muhammad Dibo dialoga con Jenny Erpenbeck, tra letture e musica. Modera Paola Caridi
Il tema dell'esilio attraversa la storia della letteratura e del pensiero mondiali. Al Salone autori e intellettuali leggono brani scelti dalla letteratura europea e araba insieme a Muhammad Dibo, scrittore siriano rifugiato a Berlino, e Jenny Erpenbeck, scrittrice tedesca che dedica un'attenzione particolare alle migrazioni e al modo in cui stanno cambiando il suo paese.
Muhammad Dibo, nato nel 1977, è giornalista, scrittore e poeta siriano. Ha partecipato da subito, nel marzo 2011, alla rivoluzione siriana contro il regime di Bashar al-Asad. Arrestato e torturato in carcere, è stato poi rilasciato. E' ora in esilio a Berlino. In italiano è stato pubblicato E se fossi morto? (il Sirente 2015).
Jenny Erpenbeck, nata nel 1967 a Berlino, ha esordito nel 1999 con la novella Geschichte vom alten Kind (Storia della bambina che volle fermare il tempo, Zandonai 2013), a cui hanno fatto seguito romanzi, racconti e opere teatrali. Per Aller Tage Abend (E non è subito sera, Feltrinelli 2013), successo di critica e di pubblico, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, fra cui il Man Booker International Prize. Il suo ultimo romanzo, Gehen, ging, gegangen (Voci del verbo andare, Sellerio 2016), è stato finalista al Deutscher Buchpreis 2015.

Ore 17:30
Il figlio della fortuna
Lingotto Fiere | Babel - Spazio Internazionale, Pad. 3
Dialogano con Christoph Hein il germanista Luigi Forte e Jonathan Landgrebe, direttore di Suhrkamp
Nel nuovo magistrale romanzo di Christoph Hein, la dolorosa maturazione del protagonista – cittadino della nascente Repubblica Democratica Tedesca in fuga dal fantasma del padre nazista – s'intreccia con mezzo secolo di storia: dalla tragica devastazione della seconda guerra mondiale alla riunificazione del paese. A conferire alla narrazione epica grandezza, il sommesso fluire di frammenti quotidiani, storie individuali e illusioni collettive.
Domenica  21 maggio
ore 12:00
Lo scrittore e il suo doppio
Lingotto Fiere | Sala Professionali, Pad. 2
Jenny Erpenbeck in dialogo con Ada Vigliani. Modera Enrico Ganni
Jenny Erpenbeck, tra le autrici più interessanti e innovative della scena letteraria contemporanea, ha ottenuto con i suoi romanzi un sorprendente successo di pubblico e di critica, anche oltreoceano. I suoi libri sono tradotti in oltre venti lingue. Con Ada Vigliani, autorevole traduttrice e sua voce italiana, parlerà del suo ultimo, attualissimo romanzo – un reportage letterario sullo scottante tema dell'integrazione e dell'accoglienza – e della traduzione come ponte fra le culture.
Jenny Erpenbeck, nata nel 1967 a Berlino, ha esordito nel 1999 con la novella Geschichte vom alten Kind (Storia della bambina che volle fermare il tempo, Zandonai 2013), a cui hanno fatto seguito romanzi, racconti e opere teatrali. Per Aller Tage Abend (E non è subito sera, Feltrinelli 2013), successo di critica e di pubblico, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, fra cui il Man Booker International Prize. Il suo ultimo romanzo, Gehen, ging, gegangen (Voci del verbo andare, Sellerio 2016), è stato finalista al Deutscher Buchpreis 2015.

ore 17:30
La nostra casa
Lingotto Fiere | Babel - Spazio Internazionale, Pad. 3
Fabio Geda dialoga con Bov Bjerg
Provincia tedesca anni Ottanta: sei amici travolti dal tentato suicidio di uno di loro decidono di dare una svolta alla propria vita ribellandosi a un destino già scritto. Lo splendido romanzo di Bov Bjerg, sull'adolescenza e sul diventare adulti, è a un tempo il ritratto di un'epoca. Un libro che ha conquistato tutti, critici e lettori, giovani e meno giovani, rappresentato a teatro e letto nelle scuole.
Bov Bjerg, nato nel 1965, è scrittore e cabarettista. Vive a Berlino, dove ha fondato diversi palchi letterari. Autore del romanzo Deadline (2008) e del volume di racconti Die Modernisierung meiner Mutter (2016), la sua fama è legata soprattutto al romanzo Auerhaus (2015), tradotto in Italia da Keller, che in Germania è rimasto per ben due mesi nella top ten della narrativa e per quasi nove nella lista dei best seller. Un libro che ha conquistato tutti, critici e lettori, giovani e adulti, rappresentato a teatro e letto nelle scuole, e che presto approderà anche sul grande schermo.