IL PIACERE DELLA VERTIGINE DEI ROMANZI IMPOSSIBILI
QUATTRO MOMENTI DI CONFRONTO CON LA LETTERATURA DIVERGENTE

Mentre il mercato editoriale cerca di orientarsi verso i romanzi possibili, che costituiscono, almeno all'apparenza, soluzioni garantite, continuano a resistere esempi divergenti di letteratura che hanno messo radicalmente in discussione l'istituzione romanzesca. Gli scrittori che in questi anni stanno abbattendo ogni steccato, incuranti dei diktat del mercato sono molti e innervano la letteratura mondiale. Il Salone del Libro si incarica di condurre il suo pubblico in un percorso attraverso quattro appuntamenti alla scoperta di quei libri capaci di aprire vertigini in chi legge.

Si inizia venerdì 19 maggio quando Andrea Bajani dialogherà con Giuseppe Montesano, autore di Lettori selvaggi, su quei libri che costituiscono mondi inattesi, capaci di far perdere il lettore che decide di entrarvi.

Sempre lo stesso giorno, il testimone passa a Ermanno Cavazzoni che, a partire dal recente Vite brevi di idioti spiega come l'arte del racconto sia un gesto antico e personale: c'è chi predilige linee rette e chi prende per strade laterali, che spesso si rivolgono le più adatte.

Sabato 20 maggio l'appuntamento, in collaborazione con l'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, è con lo scrittore e poeta Mircea Cărtărescu che è riuscito attraverso le sue opere, come la trilogia Abbacinate, a mettere in discussione l'idea stessa del romanzo, sfondando l'immaginario comune.

Infine, domenica 21 maggio al centro dell'incontro con Mathias Énard sono i suoi libri, che non hanno mai un centro vero e proprio, allargano il Tempo fino a quasi a farlo scoppiare.