Recensione a cura di Paolo Ferretti

Recensire un albo che fa parte di una serie è sempre difficile, con Dampyr ancora di più, in quanto la continuity (parola che ormai piace molto a sceneggiatori, lettori ed editori) in questo fumetto è presente sin dal primo numero... e siamo al 206, cioè all'albo di cui parleremo ora in questa recensione.

Dampyr è un fumetto che racconta di vampiri e altre creature che vivono nel nostro mondo e nel nostro tempo. Ma quali sono i posti dove meno ci si potrebbe accorgere della presenza di creature inumane?

Ovviamente le guerre.

In questo fumetto horror e molto crudo gli scenari principali sono i vari conflitti bellici mondiali attuali, ma anche del passato, per un crossover tra passato e presente. Ma il tutto non è circoscritto soltanto a scenari di guerra, bensì anche ad altre situazioni che hanno a che fare con libri maledetti, biblioteche intrise di spiriti e teatri che compaiono e svaniscono nella nebbia.

Caratteristica particolare e molto apprezzabile per un albo Bonelli è che il protagonista, il semivampiro Harlan Draka, è accompagnato da due personaggi comprimari -Testa e Kurjak- e non solo da una spalla come siamo abituati a vedere nelle altre testate della stessa casa editrice. E' quindi un gruppo che si muove, ed ogni personaggio ha una storia e un carattere da mostrare in tutto il filone dei racconti che sono intrecciati tra loro.

Anche questo numero 206 non fa eccezione per quel che riguarda la trama verticale.

Il Dio del massacro (titolo dell'albo) inizia con un lungo flashback nell'Inghilterra degli anni '60, con un giovane Harlan Draka, che si trova coinvolto nei vari scontri tra Mods e Rockers. Tutta questa parte è un omaggio al film Quadriphonia di Franc Roddam e del disco dei The Who, quindi bisogna prima vedere il film per godersi a pieno il volume.

La storia poi ritorna ai giorni nostri dove si ritrovano personaggi e nemici (vampiri) lasciati negli anni '60 invecchiati (tranne il protagonista in quanto mezzo vampiro) e tutte le storie lasciate a metà nel passato vengono risolte.

Particolarità dell'albo, oltre alla scoperta che il nemico di turno era un sottoposto del vero nemico di Harlan (via la continuity) , è tutto l'omaggio (comprese le varie canzoni ascoltate dai personaggi) che lo sceneggiatore Giorgio Giusfredi ha fatto all'Inghilterra degli anni '60 con la musica, i locali, le gang e gli scontri che in quel periodo animavano i giovani, riportando poi l'omaggio anche ai giorni nostri con uno sguardo ai giovani con gli scontri tra gli Hooligan.

Forse ho SPOILERATO troppo ma questo è un albo che merita di essere letto.

I disegni sono di Daniele Statella e Patrick Piazzalunga, con la copertina di Enea Riboldi.
Vi consiglio però di recuperare un po' di albi della collezione di Dampyr per capire meglio tutte le trame e sottotrame che ci sono dietro a questo personaggio.

BUONA LETTURA... e ricordate: LEGGERE FUMETTI fa bene!

Paolo Ferretti

IL DIO DEL MASSACRO

uscita 04/05/2017
Soggetto: Giorgio Giusfredi
Sceneggiatura: Giorgio Giusfredi
Disegni: Daniele Statella e Patrick Piazzalunga
Copertina: Enea Riboldi

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