PAGINE NASCOSTE IN TOUR

Pagine Nascoste, la rassegna di documentari su libri, scrittori e scritture di Festivaletteratura, diventa finalmente disponibile tutto l'anno, in tutta Italia.

I film di Festivaletteratura finalmente disponibili. Attraverso Pagine Nascoste tour, a partire dal mese di gennaio e per tutto il 2017, il Festival mette a disposizione una selezione dei titoli proposti a settembre nell'ambito di Pagine Nascoste, la rassegna di documentari dedicati a libri, scrittori, memorie e passioni letterarie che da oltre dieci anni rappresenta una delle sezioni più seguite all'interno del programma del festival. Un patrimonio di film fino ad oggi altrimenti invisibili e dedicati ad autori di riferimento del nostro tempo - Wislawa Szymborska, Zygmunt Bauman, Susan Sontag, Herta Müller e molti altri - diventa finalmente accessibile a tutti. Cinema, biblioteche, librerie, università, scuole, centri e associazioni culturali potranno richiedere i tredici film attualmente in catalogo (l'elenco completo e in costante aggiornamento è disponibile al link http://www.festivaletteratura.it/it/racconti/pagine-nascoste- in-tour) per singoli eventi o rassegne.

Due le tappe del tour già fissate: venerdì 27 gennaio (ore 17.00), al Palazzo delle Esposizioni a Roma, sarà proiettato il documentario VITA ACTIVA. THE SPIRIT OF HANNAH ARENDT, presentato in decine di festival internazionali e tra i più visti a Festivaletteratura 2016. Il film offre un ritratto intimo e straordinariamente documentato della vita privata e intellettuale della Arendt, attraverso i luoghi dove ha vissuto, lavorato, amato e sofferto, mentre scriveva delle ferite ancora aperte del suo tempo. Sempre il 27 gennaio (ore 20.30), al Cinema Detour di Roma, verrà proposto CENSORED VOICES, film che recupera le registrazioni censurate dall'esercito israeliano delle conversazioni tenuto da un gruppo di giovani dei kibbutz, guidati dallo scrittore Amos Oz e dal giornalista Avraham Shapira, all'indomani della Guerra dei Sei Giorni.


PAGINE NASCOSTE IN TOUR

VITA ACTIVA: THE SPIRIT OF HANNAH ARENDT

Regia: Ada Ushpiz

Israele Canada - 2015 - 124"

La filosofa ebrea tedesca Hannah Arendt causò un putiferio negli anni '60 coniando il sovversivo concetto di "banalità del male" in relazione al processo a Adolf Eichmann. La sua vita privata non è stata meno controversa, a partire dalla relazione giovanile con il filosofo Martin Heidegger, simpatizzante del regime nazista. Il film offre un ritratto intimo e straordinariamente documentato della vita privata e intellettuale della Arendt, attraverso i luoghi dove ha vissuto, lavorato, amato e sofferto, mentre scriveva delle ferite ancora aperte del suo tempo. Come dimostra l'interesse costante nei confronti della sua figura e delle sue opere, le sue analisi sulla natura del male, i totalitarismi e le ideologie restano più attuali che mai.

CENSORED VOICES

Regia: Mor Loushy

Israele Germania – 2015 - 83"

La "Guerra dei sei giorni" del 1967 si concluse con una schiacciante vittoria di Israele e la conquista di Gerusalemme, di Gaza, del Sinai e della Cisgiordania, in un'azione militare celebrata con orgoglio come dovuta e legittima. Pochi giorni dopo la sua conclusione, un gruppo di giovani dei kibbutz, guidati dallo scrittore Amos Oz e dal giornalista Avraham Shapira, registrarono lunghe conversazioni con i soldati di ritorno dalla battaglia, testimonianze dirette del momento in cui Israele da Davide si trasformò in Golia. Il film svela per la prima volta integralmente quelle registrazioni, che l'esercito israeliano aveva censurato, mettendo oggi a confronto le parole di allora con chi le raccolse e chi le pronunciò.

6 DESIRES: DH LAWRENCE AND SARDINIA


Regia: Mark Cousins

Regno Unito Italia - 2014 - 85"

Mare e Sardegna è uno dei principali saggi di D. H. Lawrence, un appassionato resoconto del periodo passato sull'isola nel 1921, sospinto dal desiderio di abbandonare l'Inghilterra per scoprire uno stile di vita più primitivo. Attraversando la Sardegna sulle orme di Lawrence, il regista e critico cinematografico nord- irlandese Mark Cousins indaga sui suoi desideri, imbattendosi in luoghi di rara bellezza e in alcune delle stesse situazioni descritte nel libro, accompagnato dalla voce del cantante dei Pulp Jarvis Cocker. Come Lawrence instaurò un dialogo con l'isola, Cousins fa lo stesso con Lawrence: il film è una lettera d'amore, ma anche il ritorno a un'epoca in cui Mussolini si apprestava a prendere il potere, e il cinema stava conquistando il nostro immaginario.

A SUD DI PAVESE


Regia: Matteo Bellizzi

Italia – 2015 - 56"

La figura di Cesare Pavese, uno dei più grandi scrittori del '900, diventa ispirazione per un viaggio intimo alla ricerca dei fili che continuano a legare l'universo pavesiano al tempo presente. Girato nei luoghi simbolo di un immaginario poetico, il film parte dalle colline del Piemonte per arrivare al mare calabrese del "confino": tra comunità macedoni che ripopolano le vigne dei contadini e storie di chi resiste in territori difficili anche in nome della letteratura. A sud di Pavese è un omaggio ad una forza che va oltre gli stessi riferimenti culturali, è l'esplorazione di un territorio in cui vita e letteratura si intrecciano fino a perdere i loro stessi confini.

DIE FRAU MIT DEN 5 ELEFANTEN

Regia: Vadim Jendreyko

Svizzera Germania - 2009 - 93"

Swetlana Geier è considerata la più grande traduttrice letteraria dal russo al tedesco. Ha appena terminato la sua attività con la nuova edizione dei romanzi di Dostoevskij conosciuti come "i 5 elefanti". Il suo lavoro è stato caratterizzato da un rapporto intenso e sensibile con il linguaggio e da un rispetto estremo per gli scrittori che ha tradotto. Insieme al regista, la ottantacinquenne protagonista ritorna per la prima volta dalla Germania nei luoghi della sua infanzia in Ucraina, per ripercorrere un'esistenza in cui si sono riflesse le ombre del Novecento. Il ritratto di una donna straordinaria e instancabile, un film prezioso sul mestiere e l'arte di tradurre, su un amore per il linguaggio e la letteratura capace di eclissare ogni altro sentimento.

END AND BEGINNING: MEETING WISLAWA SZYMBORSKA

Regia: John Albert Jansen

Paesi Bassi - 2011 - 55"

La poetessa polacca Wislawa Szymborska era praticamente sconosciuta all'estero quando il 3 ottobre 1996 le venne assegnato il Premio Nobel, per la sua poesia "che con ironica precisione permette al contesto storico e biologico di venire alla luce sotto forma di frammenti di realtà umana". Oggi è forse la più celebrata poetessa dei nostri tempi. Il documentario è un viaggio attraverso Cracovia e la storia della Polonia guidato dalle parole e dai versi della Szymborska, letti da lei stessa, e accompagnato dalle testimonianze di amici e personalità (tra cui la poetessa Ewa Lipska e il cineasta Andrzej Wajda), che ne onorano la vitalità e la centralità nella vita culturale polacca. Il film ha inaugurato nel 2011 il prestigioso Poetry International Festival di Rotterdam.

LAWNSWOOD GARDENS: A PORTRAIT OF ZYGMUNT BAUMAN

Regia: Paweł Kuczyński

Polonia - 2012 - 53"

Il primo film realizzato su uno dei più importanti e celebrati sociologi europei, padre del concetto di "modernità liquida", nasce durante quattro giorni della primavera 2010 passati da Bauman, nella sua casa a Leeds in Gran Bretagna, discutendo e confrontandosi con un collega professore di filosofia e un amico artista. I loro dialoghi affrontano in modo appassionante tanto le questioni più profonde quanto apparenti banalità, senza mai perdere l'approccio informale, ma sempre coinvolgente, preferito da Bauman. Il documentario esplora anche, attraverso analisi e testimonianze, i legami tra il suo fondamentale Modernità e Olocausto e Inverno nel mattino, memoriale del ghetto di Varsavia scritto dalla moglie Janina.

PAROLE POVERE

Regia: Francesca Archibugi

Italia - 55"

L'incontro tra gli occhi di una regista e le parole, tutt'altro che povere, di un poeta. Lei, Francesca Archibugi, offre il suo sguardo, costruisce l'ascolto, lui, Pierluigi Cappello, offre la sua identità sorridente, restituisce la complessa naturalezza di chi è nato "al di qua di questi fogli". Vita e creazione letteraria: quali distanze alimentano il rapporto? E di quali vicinanze, invece, si nutre? Le radici friulane e le testimonianze divertite degli amici, i luoghi e i ricordi, l'ombra scura del 1976 e il profilo verde delle montagne. La sedia a rotelle che spezza la libertà di un sedicenne e disegna la libertà di un uomo. Di un poeta. Di un guerriero mite che abita «fra l'ultima parola detta e la prima nuova da dire».

QUI FINISCE L'ITALIA

Regia: Gilles Coton

Belgio – 2010 - 85"

Estate 1959: su invito della rivista Successo Pier Paolo Pasolini percorre con la sua Fiat 1100 l'intera costa della penisola, da Ventimiglia a Trieste, tra le ultime tracce del dopoguerra e una delle prime stagioni vacanziere borghesi. Nasce così La lunga strada di sabbia, diario di viaggio nell'Italia sospesa tra il boom economico e un passato recente, ma sempre più distante. Pasolini descrive i ragazzi e le ragazze, i volti che incontra, le città e località in cui fa tappa: Genova, Livorno, Roma, Napoli, Ischia, la Calabria e la Sicilia, Taranto, la riviera adriatica, Venezia, Caorle, fino all'arrivo nel suo Friuli.

Estate 2009: un regista belga ripercorre quel viaggio, accompagnato dalla lettura del testo originale. Il risultato non è un documentario su Pasolini, ma un road movie che unisce le impressioni pasoliniane di 5 decenni prima e le contraddizioni dell'Italia contemporanea: qualcosa pare immutabile, altro è fin troppo rapidamente cambiato. Tra frammenti sonori di trasmissioni televisive e radiofoniche, all'evocazione della voce di Pasolini si aggiungono quelle di altri intellettuali e persone qualsiasi, tra cui tanti immigrati alle prese con una nuova vita nell'Italia odierna, forse i testimoni più veri dell'attualità delle riflessioni pasoliniane.

REGARDING SUSAN SONTAG

Regia: Nancy D. Kates

Stati Uniti - 2014 - 100"

Intima e approfondita indagine della vita di una delle intellettuali più influenti e provocatorie del 20° secolo.

Appassionata e schietta, Sontag è stata una delle maggiori icone letterarie, politiche e femministe della sua generazione. Viene qui ricordata da amici, familiari, colleghi e compagni, attraverso materiali d'epoca e immagini d'archivio accompagnate da estratti dei suoi testi, letti dall'attrice Patricia Clarkson. Più di ogni altro intellettuale del suo tempo Sontag è stata seguita, filmata, fotografata, e con la stessa attenzione si è occupata di temi diversi come linguaggio, fotografia, guerra, malattia e terrorismo, con riflessioni e analisi tutt'oggi affascinanti. Il documentario ci offre l'opportunità di osservarla… mentre lei osserva il mondo intorno a sé.

SHAKESPEARE: THE HIDDEN TRUTH

Regia: Jørgen Friberg

Norvegia – 2012 - 105"

Petter Amundsen, organista norvegese e studioso letterario autodidatta, sostiene caparbiamente ma inascoltato che Francis Bacon sia l'autore di molti testi attribuiti a Shakespeare, e che nelle due più importanti edizioni delle sue opere, risalenti al XVII secolo, ci siano addirittura indizi che rivelerebbero la posizione di un tesoro segreto, lasciati a suo parere dai Rosacroce. A confutare le sue affascinanti ma strampalate teorie è Robert Crumpton, attore inglese che difende il primato del bardo di Stratford-upon-Avon. I due rivali intraprendono un viaggio nel passato per consultare documenti dimenticati e prove inedite, e cercare insieme la verità. La storia, come l'abbiamo sempre conosciuta, dovrà forse essere riscritta?

THE ACT OF BECOMING

Regia: Jennifer Anderson Vernon Lott

Stati Uniti – 2015 - 61"

La vicenda di Stoner, il romanzo del 1965 di John Williams, e della tarda riscoperta che lo ha fatto diventare un bestseller internazionale. Appena uscito vendette meno di duemila copie, finendo rapidamente fuori catalogo, e solo un gruppo di appassionati lettori continuava a farlo circolare; cinquant'anni dopo Stoner vende centinaia di migliaia di copie in tutto il mondo, Italia compresa. Il film vuole scoprire le ragioni di un successo venuto dopo decenni di oblio, e capire come la storia del protagonista, che è poi quella dello stesso Williams, abbia toccato così tanti lettori. Il documentario rompe, come ha fatto il romanzo stesso, il confine accademico tra letteratura ed esperienza, chiedendosi come un'opera d'arte, con la sua improbabile perfezione, può cambiarci.

THE ALPHABET OF FEAR

Regia: John Albert Jansen

Paesi Bassi - 2015 - 55"

La scrittrice rumena-tedesca Herta Müller ha vinto nel 2009 il Premio Nobel per la letteratura. Il padre faceva parte delle SS durante la Seconda Guerra Mondiale, la madre venne imprigionata dopo la guerra in una campo di lavoro in Unione Sovietica. Gli studi e l'età adulta della Müller sono stati oscurati dalla repressione del regime di Ceausescu e il continuo tormento della Securitate, la polizia segreta rumena. I traumi causati da quelle esperienze dominano tuttora la sua vita. Quando non lavora a un nuovo romanzo, compone quelli che chiama "poemi-collage", dove ritroviamo lo smarrimento e il terrore che permeano la sua prosa. Cercando le radici della sua scrittura, il film si chiede cosa significhi vivere con la paura, avendo la letteratura come unica arma di difesa.