Arriva Doctor Strange. Su Best Movie di ottobre l'eroe più psichedelico della Marvel raccontato attraverso gli autori storici del fumetto e un villain d'eccezione: Mads Mikkelsen
Il 26 ottobre si aggiungerà un nuovo tassello al gigantesco Marvel Cinematic Universe con l'arrivo nelle sale di Doctor Strange, cinecomic basato sulle avventure del maestro di arti mistiche creato nel 1963 da Steve Ditko e Stan Lee. Ma chi è in realtà il neurochirurgo interpretato da Benedict Cumberbatch? Ve lo raccontiamo attraverso alcuni degli autori che hanno reso celebre il fumetto e con un'intervista al carismatico attore danese – nonché grande appassionato di comics – Mads Mikkelsen: dopo aver messo in difficoltà James Bond in Casino Royale con il suo Le Chiffre, e aver interpretato il cannibale Hannibal Lecter sul piccolo schermo, lo ritroveremo nei panni di Kacilius, misterioso stregone che metterà a dura prova i poteri di Stephen Strange.
Sul numero di ottobre non poteva ovviamente mancare un ricco reportage dalla 73esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, con una riflessione critica sui film premiati, i titoli più significativi, il racconto della cerimonia del premio Kinéo – che tra gli altri ha coinvolto la star di Trono di spade Sophie Turner – e le interviste a Natalie Portman e Paolo Sorrentino per la sua nuova serie Tv The Young Pope. All'interno anche un approfondimento sulla mostra vista da Zerocalcare: il grande fumettista di Rebibbia, nostro inviato speciale, ha partecipato ai tanti incontri che ci hanno coinvolto nel corso della manifestazione, trasformandoli in una serie di tavole che confluiranno in una lunga e inedita storia a fumetti che verrà pubblicata all'interno della versione edicola del numero di novembre.
Nella rubrica Sparare a Zero, Zerocalcare prende invece di mira Independence Day, con una tavola dedicata alla saga di disaster movie realizzati da Roland Emmerich.
Le nostre interviste straordinarie sono invece dedicate a Ben Affleck, che ritroveremo nel ruolo di un contabile geniale alle prese con un intrigo pericoloso nel thriller The Accountant, e a Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif che, dopo il successo ottenuto con La mafia uccide solo d'estate, torna al cinema con il suo secondo film da regista In guerra per amore.
Ottobre segnerà anche il ritorno sul grande schermo di Jack Reacher, con il sequel Punto di non ritorno. Vi raccontiamo l'action hero nato dalla penna di Lee Child e interpretato da Tom Cruise attraverso l'intervista al regista Edward Zwick e con un approfondimento curato da Roberto Recchioni, grande fan della saga che, oltre a comporre una carta d'identità del personaggio e consigliare i 5 romanzi da non perdere, ci regala anche una tavola inedita dedicata all'inarrestabile ex militare.
Nella sezione Screen la nostra anteprima dell'attesissimo Westworld, serial targato HBO creato da Jonathan Nolan (fratello di Chris) e dalla moglie Lisa: ispirato all'omonimo film realizzato nel 1973 da Michael Crichton, ci porterà in un parco di divertimenti popolato da robot umanoidi che decidono di ribellarsi ai soprusi subiti dagli esseri umani. All'opera un cast di star, tra cui Anthony Hopkins ed Evan Rachel Wood. E ancora, la rubrica A scena aperta in cui Roberto Recchioni ci racconta una sequenza di The Neon Demon, oltre all'anteprima del videogame The Last Guardian e alla recensione della prima stagione del serial Preacher.
Non manca poi la nostra guida ai film più attesi del mese: dal nuovo cartoon di Illumination Entertainment Pets – Vita da animali all'inquietante Morgan con Kate Mara; dal thriller prodotto dal Peter Safran di Buried e diretto dai due italiani Fabio Guaglione e Fabio Resinaro Mine, al film sulla scomparsa di Emanuela Orlandi La verità sta in cielo; dall'ultima fatica di Pablo Lerraìn Neruda al nuovo film di Ron Howard ispirato ai romanzi di Dan Brown Inferno; dalla commedia Qualcosa di buono, con Paola Cortellesi e Micaela Ramazzotti, al divertente Bad Moms – Mamme molto cattive, dall'esordio alla regia di Ewan McGregor American Pastoral al commuovente Io, Daniel Blake.
Nella nostra rubrica dedicata ai comic, Dentro le Nuvole, troverete invece l'intervista a Chuck Palahniuk, che ci racconta tutto del sequel, a fumetti, del suo romanzo Fight Club, a cui è ispirato il film cult del 1996 con Brad Pitt ed Edward Norton.
Ecco un estratto dell'intervista a Mads Mikkelsen realizzata da Lorenzo Ormando e pubblicata su Best Movie di ottobre
Cosa ti ha attratto di Doctor Strange?
«Moltissime cose, a cominciare dal fatto che si tratta di una produzione Marvel. Chiunque sia cresciuto leggendo i loro fumetti ha sognato, almeno una volta, di poterne fare parte. Per me l'idea di un personaggio che unisce la magia alle tecniche del Kung Fu era davvero intrigante ed ecco perché il regista Scott Derrickson non ha dovuto faticare affatto per convincermi. Mi sono innamorato del progetto non appena ho letto la sceneggiatura».
Chi è Kaecilius?
«Ãˆ un uomo che ha gli stessi desideri di tanti altri: vuole una vita migliore, non solo per se stesso ma anche per il resto del mondo. Per questo motivo decide di intraprendere un percorso diverso rispetto a quello dei vari personaggi del film. Nonostante tutto, crede davvero che quella sia la soluzione ideale per il bene comune. Mi auguro che piaccia al pubblico e che non deluda nessuno».
«Ãˆ un uomo che ha gli stessi desideri di tanti altri: vuole una vita migliore, non solo per se stesso ma anche per il resto del mondo. Per questo motivo decide di intraprendere un percorso diverso rispetto a quello dei vari personaggi del film. Nonostante tutto, crede davvero che quella sia la soluzione ideale per il bene comune. Mi auguro che piaccia al pubblico e che non deluda nessuno».
Quindi lui non considera i propri metodi sbagliati?
«Come tutti i cattivi interessanti, spero che abbia qualcosa con cui noi spettatori possiamo identificarci. I suoi obiettivi sono condivisibili, semmai sono i mezzi a cui ricorre a fare la differenza».
«Come tutti i cattivi interessanti, spero che abbia qualcosa con cui noi spettatori possiamo identificarci. I suoi obiettivi sono condivisibili, semmai sono i mezzi a cui ricorre a fare la differenza».
Dicci qualcosa sui suoi poteri.
«Nella storia le capacità dei personaggi variano molto, a seconda che si tratti di apprendisti o stregoni. Nel corso del film i poteri di Kaelicius aumentano gradualmente, perciò staremo a vedere cosa succederà ».
«Nella storia le capacità dei personaggi variano molto, a seconda che si tratti di apprendisti o stregoni. Nel corso del film i poteri di Kaelicius aumentano gradualmente, perciò staremo a vedere cosa succederà ».
Ecco un estratto dell'intervista a Ben Affleck realizzata da Francesca Scorcucchi e pubblicata su Best Movie di ottobre
Chi è Christian Wolff?
«Un uomo diviso fra la sua natura, dolce e gentile, e la vita che ha vissuto, con un padre esigente che lo ha sottoposto a prove incredibili per fargli superare le difficoltà dell'autismo e farlo diventare quello che è diventato. Un personaggio interessante, descrivendo il quale abbiamo anche cercato di essere il più leali possibili nei confronti della comunità delle persone affette da autismo».
«Un uomo diviso fra la sua natura, dolce e gentile, e la vita che ha vissuto, con un padre esigente che lo ha sottoposto a prove incredibili per fargli superare le difficoltà dell'autismo e farlo diventare quello che è diventato. Un personaggio interessante, descrivendo il quale abbiamo anche cercato di essere il più leali possibili nei confronti della comunità delle persone affette da autismo».
Fisicamente eri in forma grazie a Batman.Come ti sei preparato, invece, dal punto di vista psicologico per interpretare un uomo autistico?
«Ho avuto le stesse difficoltà che ogni ruolo comporta. Una delle cose che ho imparato grazie al mio lavoro di regista è che i migliori film sono quelli che attingono dalla vita vera. La realtà è sempre più interessante di qualsiasi finzione. Quindi ho fatto molte ricerche su ragazzi che sono nello "spettro". Mi ha aiutato molto guardare i loro comportamenti e trovare gesti da imitare e soprattutto calarmi nel loro essere, nel loro sentirsi, nel provare a capire come si sente una persona che riesce a fare un puzzle dal rovescio ma non ha la minima idea di come si interagisca con gli altri».
«Ho avuto le stesse difficoltà che ogni ruolo comporta. Una delle cose che ho imparato grazie al mio lavoro di regista è che i migliori film sono quelli che attingono dalla vita vera. La realtà è sempre più interessante di qualsiasi finzione. Quindi ho fatto molte ricerche su ragazzi che sono nello "spettro". Mi ha aiutato molto guardare i loro comportamenti e trovare gesti da imitare e soprattutto calarmi nel loro essere, nel loro sentirsi, nel provare a capire come si sente una persona che riesce a fare un puzzle dal rovescio ma non ha la minima idea di come si interagisca con gli altri».
Sei consapevole che, in ogni caso, ci sarà qualcuno che criticherà la vostra rappresentazione dell'autismo?
«C'è molto dibattito sull'argomento, soprattutto sul ruolo dei vaccini nel causare questo disturbo, eccetera. È un tema molto delicato, sapevamo che avremmo toccato le corde personali di molte famiglie e quindi sì, non sarei sorpreso di sentire di eventuali critiche, né di sapere che qualcuno si è sentito oltraggiato da un film in cui convivono queste tematiche con scene d'azione. Probabilmente urteremo la sensibilità di qualcuno ma non avremmo mai fatto questo film se non fossimo stati certi di aver reso un buon servizio alla comunità dei ragazzi autistici».
«C'è molto dibattito sull'argomento, soprattutto sul ruolo dei vaccini nel causare questo disturbo, eccetera. È un tema molto delicato, sapevamo che avremmo toccato le corde personali di molte famiglie e quindi sì, non sarei sorpreso di sentire di eventuali critiche, né di sapere che qualcuno si è sentito oltraggiato da un film in cui convivono queste tematiche con scene d'azione. Probabilmente urteremo la sensibilità di qualcuno ma non avremmo mai fatto questo film se non fossimo stati certi di aver reso un buon servizio alla comunità dei ragazzi autistici».
Ecco un estratto dell'intervista a Chuck Palahniuk realizzata da Gianmaria Tammaro e pubblicata su Best Movie di ottobre
Com'è stato lavorare a un fumetto per la prima volta?
«Piacevole. È stato molto divertente lavorare a questo tipo di racconto, e lo è stato soprattutto perché ho potuto farlo con persone più giovani e che fanno questo mestiere da molto tempo. È stato bello essere di nuovo uno studente».
Con Cameron Stewart, che ha firmato i disegni, com'è andata?
«Ãˆ stato fantastico. Non ha mai esitato a fare niente di quello che gli suggerivo. Ha sempre trovato il modo giusto, più accettabile, per rappresentare anche le cose più terribili e difficili».
«Ãˆ stato fantastico. Non ha mai esitato a fare niente di quello che gli suggerivo. Ha sempre trovato il modo giusto, più accettabile, per rappresentare anche le cose più terribili e difficili».
In un certo senso, i vostri due stili si compensano a vicenda.
«Sì, credo di sì».
«Sì, credo di sì».
Perché ha deciso di scrivere un seguito a Fight Club?
«Francamente non avrei mai pensato che la storia diventasse così importante nell'immaginario comune, e che le persone potessero esserne ossessionate ancora venti anni dopo. E mi sono sentito in colpa per come mi sono comportato, intendo come autore. Quindi ho voluto raccontare la storia di un padre, e gli stessi problemi che il suo creatore ha avuto. Per la prima volta nella mia carriera, ho avuto il tempo e le risorse per imparare a scrivere fumetti. E ho deciso di raccontare una storia che le persone già conoscevano: la storia migliore, probabilmente, per iniziare una nuova esperienza».
«Francamente non avrei mai pensato che la storia diventasse così importante nell'immaginario comune, e che le persone potessero esserne ossessionate ancora venti anni dopo. E mi sono sentito in colpa per come mi sono comportato, intendo come autore. Quindi ho voluto raccontare la storia di un padre, e gli stessi problemi che il suo creatore ha avuto. Per la prima volta nella mia carriera, ho avuto il tempo e le risorse per imparare a scrivere fumetti. E ho deciso di raccontare una storia che le persone già conoscevano: la storia migliore, probabilmente, per iniziare una nuova esperienza».
Best Movie di ottobre 2016 è in edicola dal 29 settembre.
Il magazine e il sito di Best Movie (www.bestmovie.it) sono disponibili anche nelle edizioni multimediali e interattive su iOS e Android, grazie a due app dedicate, a cui si aggiunge Best Movie Plus, attraverso la quale è possibile scaricare e recuperare le edizioni speciali di Best Movie. Segnaliamo il nuovo aggiornamento per l'applicazione iBest Movie (progettata per smartphone, ma compatibile anche con tablet e disponibile gratuitamente per i device iOS e Android), rinnovata con un menu rivisto e razionalizzato, un design aggiornato, e una navigazione resa più stabile, semplice e veloce. L'app è ora pronta a farvi da prima finestra su tutto ciò che riguarda la Settima Arte. Uno sguardo completo, intuitivo e multimediale su tutto ciò che accade nel mondo del cinema, aggiornato in tempo reale con le news pubblicate sul sito. Senza dimenticare l'accesso alle trame e ai trailer dei film, e la funzione Cerca Cinema, che offre la possibilità di rintracciare le sale più vicine che proiettano il film che cercate.
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