Paolo Barbieri terrà un workshop sull'illustrazione Domenica 2 Ottobre, dalle ore 14.00 alle ore 15.30  all'interno del PADIGLIONE 7 - Sala Officina del fumetto e della multimedialità. Il workshop è a numero chiuso su prenotazione.

Sarai uno degli ospiti della XX edizione di Romics, una edizione celebrativa per il Festival che raggiunge un ambito traguardo. Qual è il tuo rapporto con la manifestazione? Qual è l'augurio che ti senti di fare per questa e le prossime edizioni?

Il rapporto è di grande stima.

L'organizzazione del Romics, da Sabrina (Perucca, direttore artistico di Romics) a tutti gli altri, è ricca di persone che stanno cercando di valorizzare la figura degli autori e degli artisti che vengono ospitati nella convention.

Rispetto a due anni fa, gli spazi per le mostre sono letteralmente quadruplicati e, l'interesse riscontrato dal pubblico verso le opere in mostra, è stato sempre e costantemente in aumento (esperienza personale e di autori presenti).

Personalmente ho trovato una manifestazione che se da una parte ha grandissimi spazi espositivi per incontri, gare cosplay, stand di gadget e di fumetti, autori ed editori, dall'altra concede una sempre maggior attenzione alle figure professionali che spesso non vengono nemmeno menzionate nella comunicazione dei mass media dedicati al mondo del disegno (come illustratori, concept designer etc).

L'anno scorso il grande ospite è stato Go-Nagai, il mitico padre di Goldrake e Mazinga, ricevuto da una vera e propria marea umana di persone che gli hanno tributato un tifo da stadio.

Questi ospiti, questi risultati, non si raggiungono casualmente, ma grazie a un grande impegno e a una grande passione.

Il mio augurio va ad una manifestazione che possa progredire al meglio, e perché no, che un pubblico sempre maggiore possa conoscere i grandi talenti italiani e stranieri che lavorano dietro alle quinte di prodotti apprezzati da tutti come libri, film e videogiochi.

Lavori nel mondo dell'editoria come illustratore da oltre vent'anni, collaborando con le più importanti case editrici italiane ed internazionali, illustrando le copertine di libri di successo di Michael Crichton, Ursula L. Guin, George R. R. Martin, Umberto Eco, Sergej Luk'Janenko, Marion Zimmer Bradley, Herbie Brennan, Cassandra Clare, Laura Gallego Garcia, Cecilia Randall, Alberto Angela e Licia Troisi. Quando ha inizio il tuo lavoro da professionista? Quando è nata la tua passione per il disegno?
Prima parlavo di Go-Nagai. La mia passione per il disegno è "esplosa" proprio grazie a Goldrake e al successivo arrivo nelle tv italiane di tutti gli altri eroi giapponesi (Mazinga, Daitarn, Jeeg, Starblazers, Gundam, Daltanious etc).

Il bambino aveva trovato in quegli eroi le avventure che voleva vivere: così ho iniziato a disegnare robot e astronavi su quaderni e fogli.

Una parte importante l'hanno avuta anche i film, da quelli degli anni '50 con i mostri e gli effetti speciali di Ray Harryhausen, per passare a tutti i capolavori usciti negli anni '70/80 (E.T., Indiana Jones, Guerre Stellari, La Storia Infinita, Labyrinth, Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo).

Il mio lavoro da professionista, parlando di copertine per libri, è iniziato nel 1996/97. Ricordo ancora il titolo del libro: Come in una Gabbia, di Torey Hayden (e commissionatomi dallo Studio Baroni).

Le tue illustrazioni prendono vita in un modo fantastico, sembrando proprio delle creature con una vita propria, che svolgono le loro azioni in quel mondo che tanto ci piacerebbe conoscere ed immergerci, anche quando quelle bellissime creature mostrano quel lato "oscuro" dal quale dovremmo tenerci alla larga. Qual è la tua fonte di ispirazione per le tue opere?
La fonte di ispirazione è il mio vissuto, sia per quanto riguarda il reale sia tutto quello riferito all'animazione, al cinema, all'arte.

Un viaggio in Africa, o un'avventura raccontata per immagini possono darmi certo ispirazione "dirette", ma è tutto quello che la mia mente ha immagazzinato nella vita che traduce quelle informazioni, per poi farle diventare segni e colori.

L'ispirazione va a braccetto con lo stile personale, ed è proprio attraverso questa alchimia che mi immergo nei miei mondi, per poi uscirne frastornato ma soddisfatto.

Qual è la tua tecnica preferita con la quale realizzi i tuoi lavori? Digitale o manuale?Non c'è una tecnica preferita.

Indubbiamente il digitale consente una maggiore velocità di esecuzione, essenziale per il mercato editoriale.

Personalmente adoro la resa della matita sul foglio e il calore che un disegno di questo tipo trasmette all'osservatore (e a me).

Ma per entrambe le tecniche parliamo sempre di un'opera che nasce da zero, o meglio di sensazioni che la mente e la mano traducono in un disegno. Attraverso il disegno io mostro qualcosa di mio, che a volte può avere più livelli di lettura e interpretazione.

Considerato tutto questo, la mia situazione creativa migliore è la variabilità, ovvero la possibilità di spaziare tra più tecniche, proprio perché ognuna di queste, attraverso pregi e limiti, può mostrare e consentirmi piccole o grandi evoluzioni.

In novembre uscirà il tuo nuovo lavoro "Zodiac", edito da Lo Scarabeo. Puoi parlarci di questo lavoro? Qualche anticipazione?
Esatto, a novembre 2016 uscirà il mio nuovo libro illustrato, ZODIAC!

È stato un libro illustrato che ha avuto una gestazione di due anni, in cui mi sono ritrovato a considerare più opzioni per illustrare questo progetto.

In questo voglio ringraziare Pietro Alligo, della casa editrice Lo Scarabeo (leader mondiale dei Tarocchi), che ha creduto in questo libro.

Pietro mi ha dato consigli che hanno arricchito questo "mio" Zodiaco, permettendo di confrontarmi al meglio con un mondo dei segni che tutti hanno in comune.

Il libro illustra i 12 segni zodiacali "classici", i quattro elementi e i dieci pianeti. Al tutto ho aggiunto i 12 segni dell'oroscopo cinese.

Le 12 illustrazioni dei segni occidentali hanno riferimenti diretti alla mitologia (Eracle per il Leone e il Cancro, Castore Polluce nati dall'uovo di Leda per i Gemelli, etc), e le dominanti cromatiche sono legate all'elemento di appartenenza.

Insomma, poche righe per riassumere come ho cercato di trovare una sorta di bilanciamento ideale tra libera ispirazione e riferimenti classici.

Ciliegina sulla torta, oltre alle illustrazioni, ci saranno i bellissimi testi di Gero e la prefazione di Anna Maria Morsucci, esperta del settore.

Anticipazioni?

Al Romics ci sarà una sorpresa per tutti coloro che verranno a trovarmi, una sorpresa proprio sullo Zodiaco!

Non voglio rivelare troppo. Lascerò la sorpresa al pubblico.

Nel 2015 ti sei cimentato anche nell'illustrare i tarocchi, con il lavoro "Tarot". Ben 78 illustrazioni che ridefiniscono le carte dei tarocchi. Come nasce questo lavoro?
La casa editrice Lo Scarabeo mi aveva contattato perché interessata alla tipologia delle mie illustrazioni. In realtà la proposta iniziale mi aveva un po' "stupito", proprio perché si trattava di un progetto apparentemente lontano da quello che abitualmente faccio.

Considerando la sperimentazione sempre interessante e vitale per il mio lavoro, ho accettato.

Il prodotto finale mi ha affascinato, così come ne è rimasto affascinato il pubblico che nei social o alle manifestazioni mi ha dimostrato grande calore per questa avventura nei Tarocchi.

Qual è il tuo fumetto preferito?
Non leggo molti fumetti, ma tra le cose che ho letto sicuramente un posto d'onore spetta a GEA di Luca Enoch.

Nei tuoi progetti futuri, potrebbe esserci spazio anche per una storia a fumetti?
Certo.

Premetto che un fumetto necessita di grande esperienza per quanto riguarda la narrazione visiva e la sintesi del disegno (stessa cosa vale in termini "inversi" per le illustrazioni e le copertine).

Sarebbe obbiettivamente impossibile realizzare un fumetto con la stessa tipologia di illustrazioni che faccio per i libri illustrati. Di conseguenza mi servirebbe una grande preparazione dal punto di vista della preproduzione, proprio per realizzare un prodotto che mi soddisfi ma che possa raccontare esattamente come fanno i miei attuali disegni.

A quali progetti stai lavorando in questo momento?
Per ora mi concentro sull'uscita del nuovo libro illustrato sullo Zodiaco.

Il resto top secret!


Biografia

Paolo Barbieri lavora da oltre venti anni per il mercato editoriale italiano ed estero.

Ha collaborato con le più importanti case editrici internazionali, realizzando copertine per centinaia di scrittori del calibro di Michael Crichton, Clive Clusser, Desmond Bagley, Ursula L. Guin, George R. R. Martin, Cornelia Funke, Umberto Eco, Sergej Luk'Janenko,Lian Hearn, Bernard Cornwell, Wilbur Smith, Marion Zimmer Bradley, Herbie Brennan, Francesco Dimitri, Cassandra Clare, Giovanni Del Ponte, e tanti altri.

Ha al suo attivo tutte le copertine di Licia Troisi, la scrittrice fantasy italiana più conosciuta, le copertine delle due serie del fumetto del Mondo Emerso edito da Panini Comics, e i manifesti per le convention del fumetto di Mantova Comics 2009 e Cavacon 2013.

Suoi sono i due libri illustrati sul "Mondo Emerso" (Creature del mondo Emerso -2008, e Guerre del Mondo Emerso - Guerrieri e Creature -2010).

Nel 2001 ha lavorato nel mondo dell'animazione, partecipando alla realizzazione di "Aida degli alberi" (2001 - Medusa film/Lanterna Magica), nelle vesti di direttore del reparto colori alle scenografie (key-backgrounds).

Nel 2011 è stato il primo italiano ad essere Artist Guest of Honor di Lucca Comics & Games, con una mostra antologica che l'ha visto protagonista nelle sale del Palazzo Ducale della città. Sempre nel 2011 vede la luce "Favole degli Dei" (Mondadori), il primo libro illustrato in cui Barbieri diventa autore completo, realizzando sia dei testi che delle illustrazioni, e reinterpretando secondo uno stile onirico, sensuale e moderno gli affascinanti personaggi della mitologia greca.

Il 2012 è l'anno di un'altra importantissima opera, "L'Inferno di Dante illustrato da Paolo Barbieri" (Mondadori), una sfida in cui l'autore-illustratore si è confrontato con il sommo poeta e con la sua opera per eccellenza, una delle icone letterarie più conosciute di tutti i tempi. Oltre 60 illustrazioni che svelano attraverso visioni poeticamente fantasy, il viaggio di Virgilio e Dante attraverso i gironi infernali popolati da personaggi oramai entrati nella leggenda.

Nel 2013 è uscito un nuovo libro illustrato di Barbieri, ovvero "L'Apocalisse illustrata da Paolo Barbieri" (Mondadori), il libro più immaginifico della Bibbia, l'ultimo delle Sacre Scritture, celebre per i suoi simboli inquietanti, le sue profezie sulla fine dei tempi e i suoi potenti personaggi. In questo volume spicca un'ulteriore evoluzione dello stile di Barbieri, spingendo il fantasy classico a vera e propria simbiosi con l'arte simbolica e metafisica.

Nel 2014 gli viene conferito il premio Romics d'Oro, il prestigioso riconoscimento di Romics, Festival Internazionale del Fumetto, Animazione Cinema e Games, dedicato ai grandi artisti internazionali del fumetto, dell'illustrazione e del cinema che hanno segnato l'immaginario collettivo.

A Paolo Barbieri Special Guest della XVII edizione, Romics ha dedicato una mostra "La forza e la voluttà: attraverso i Mondi immaginifici di Paolo Barbieri", percorso che attraversa tutta la carriera dello staordinario illustratore.

Negli ultimi anni, le opere di Barbieri sono state selezionate dalla prestigiosa rivista internazionale Spectrum, il più importante annuale al mondo che raccoglie il meglio dell'arte fantasy.