Gabriele Del'Otto, Romics D'Oro di questa edizione, sarà ospite di Romics sabato 1 ottobre dalle 16 alle 17.30 al Padiglione 8 Palaromics Sala Grandi Eventi e Proiezioni.Nella XX edizione di Romics, l'edizione celebrativa della manifestazione, sei uno degli autori premiati con il Romics D'Oro. Un riconoscimento che si aggiunge ai tuoi numerosi traguardi nel campo del fumetto. Ti aspettavi questo premio?
Non mi sono mai aspettato premi per quello che amo fare.

All'interno di Romics sarà allestito anche uno spazio espositivo che ti riguarda, con i più rappresentativi lavori che hai realizzato nel corso degli anni. Ce ne è qualcuno in particolare al quale sei legato?
La mostra in questione è stata allestita con moltissimi pezzi prestati per l'occasione da tantissimi amici collezionisti, una delle illustrazione alla quale sono più legato è sicuramente la Cosa VS Doctor Doom.


Nel 1998 il tuo lavoro si fa notare all'interno di una comic convention. Pensi che festival e fiere dei fumetti siano ancora al giorno d'oggi punti di incontro dove poter mettersi in luce e farsi conoscere da curatori ed editori?
Assolutamente si, penso che come per tutte le cose importanti uno ci debba mettere la faccia e da qui l'importanza di questi eventi che permettono un confronto "reale".

Il talento ti ha condotto a lavorare, tra le molteplici collaborazioni, con la Marvel, la DC Comics ed anche la Sergio Bonelli Editore. Un sogno per molti autori italiani, che per alcuni si è realizzato. Ti senti di dare qualche consiglio o dritta a chi vorrebbe intraprendere il tuo stesso percorso?
Quello che ripeto sempre quando mi si pone questa domanda, a costo di sembrare ripetitivo, è solo uno e cioè che l'impegno quotidiano e la perseveranza nel lavoro porta inevitabilmente ad una maggiore qualità.

Qual è il personaggio che più ti somiglia o quale vorresti essere per un giorno intero?
Ho sempre prediletto Wolverine, ma credo che a questo punto della mia vita vorrei essere solo me stesso.

Qual è invece il tuo fumetto preferito?
Il mio fumetto preferito è Hellboy.

Tra i tuoi lavori, anche delle bellissime illustrazioni che raffigurano il mondo fantasy, come nel libro "Tales", oppure quelle che raccontano Dante e la "Divina Commedia" e quelle che rappresentano il più celebre romanzo per ragazzi, ovvero "Pinocchio". A cosa ti sei ispirato per realizzare queste illustrazioni, alcune delle quali già molto "radicate" graficamente nell'immaginario collettivo?
Le fonti d'ispirazione per tutti questi lavori sono molteplici, partendo da autori di riferimento quali il Caravaggio o Bouguereau, fino ad arrivare a illustratori del calibro di Norman Rockwell, il tutto condito da uno studio iconografico legato ad ogni singola opera da te citata nella domanda.

Il fumetto italiano negli ultimi anni sta vivendo un vivace fermento, trainato forse anche da ciò che accade all'estero. Il fumetto, in tutto il mondo, è fonte di ispirazione per cinema, animazioni, giochi e molto altro. Come vedi il panorama fumettistico italiano? C'è qualche autore che ritieni possa essere il trascinatore dei nostri tempi? E tra gli emergenti (o meno noti) c'è qualcuno che vorresti segnalare al grande pubblico?
Dovendo essere del tutto sincero in questi ultimi anni un po' per motivi lavorativi, ma anche personali, ho perso di vista il panorama fumettistico italiano e quindi non ho parametri per dare giudizi.  

A quali progetti stai lavorando in questo momento?
Continuo a collaborare col Professor Franco Nenbrini ad una nuova edizione della Divina Commedia e continuo a collaborare con Marvel e DC alla realizzazione di moltissimi copertine per diverse testate.  
                    
In collaborazione con i ragazzi del Fan club stiamo lavorando ad un omnibus che racchiuda i miei sforzi lavorativi per Marvel dal 1998 al 2016 di prossima pubblicazione.

Biografia
La sua carriera artistica, oggi quasi ventennale, inizia a Roma dove è nato il 20 dicembre del 1973, con le illustrazioni scientifiche per manuali didattici. 

Di fronte al suo talento però, presto si aprono le porte delle grandi case editrici italiane e inizia a realizzare copertine e tavole a fumetti per Sergio Bonelli Editore: Dylan Dog e Orfani, fino a raggiungere i grandi editori internazionali e quindi Marvel Comics Secret war, X-Force: Sex And Violence, Avengers annual, Avenging Spider-Man 14 e 15, Amazing Spider-Man: Family Business. 

Realizza anche le copertine di alcuni libri (Estrella di Ermanno Detti e La straordinaria vita di Tell Jordan di Francesco Sicheri), riviste (Wizard, ESPN Magazine) e videogiochi (Activision). 

La maestria nell’uso dei colori e del chiaro scuro rende i suoi personaggi misteriosi, affascinanti e straordinariamente imponenti. Tutto ciò emerge anche nei lavori più semplici come il Calendario dell'Arma dei Carabinieri (2002, 2003), ma diventa particolarmente evidente nell’omaggio al fantastico e alle favole più amate (Tales, 2007; Oz, 2013) e ai grandi classici greci (Titans, 2008, Ulysses, 2008). 

L’Arte di Gabriele Dell’Otto riesce a dare forma e colore a straordinari scenari della letteratura. 

Nel 2014 ha illustrato il Primo Cantico della Divina Commedia di Dante Alighieri (Inferno, 2014), a cui seguiranno i successivi a corollario di una nuova edizione del capolavoro dantesco. Molte delle illustrazioni realizzate in questi anni da Dell’Otto sono state raccolte in preziosi e ormai rarissimi art book (Marvel Vision,The Marvel Art of Gabriele Dell'Otto) o nelle stampe e nei portfolio (Cyborg 2009, Villains 2010, XXL 2011, Dark Side 2012, Wide Vision 2013, Galavy, 2014; Star Wars, 2015) pubblicati dall'Ottava Legio, il fans club ufficiale di Gabriele Dell'Otto, che da dieci anni sostiene e collabora attivamente alla diffusione e valorizzazione dell’ eterogenea produzione dell'artista.