Disegnatore e fumettista in casa Marvel (e non solo)

Come nasce la tua passione per il fumetto?
Nasce in tenera età. Mio padre era un lettore di fumetti e mia madre, quando ero a casa con la febbre, mi comprava fumetti di super eroi.

Da lì ho iniziato a copiare quelle pagine... e poi a crearne delle mie.

Nel 2002 inizi a lavorare per la Marvel Comics. Quanto questa opportunità è stata importante per il tuo percorso artistico e lavorativo?
Beh, la Marvel l'ho sempre considerata quasi "inarrivabile".

Quella meta che per essere solo avvicinata ha richiesto tantissimo studio e sforzo.

Allora lo vidi come un punto d'arrivo, mentre ora lo vedo come un passaggio che mi porterà verso qualcos'altro.


Qual è il tuo supereroe preferito e quello che ti assomiglia di più?
Le due cose coincidono: SPIDER MAN!

Sin da piccolo mi sono sempre rispecchiato in Peter Parker.

A quale fumetto sei più legato?
Sicuramente Torpedo di Abuli/Bernet.

E' il primo fumetto che ricordo di aver letto e riletto.

Mio padre lo leggeva ed io di nascosto andavo a leggere quelle storie incredibili, forse un tantino "adulte" per la mia tenerà età ma che mi fecero innamorare del media fumetto.

Nel 2014, assieme a Mike Deodato, sei il disegnatore ufficiale degli Avengers nel ciclo "Time Runs Out". Raccontaci di questa avventura.
E' stata una run incredibilmente divertente ma tanto faticosa.

Sia io che Mike abbiamo lavorato con tempi strettissimi ed ognuno era nell'attesa dell'altro per vedere come una determinata scena doveva proseguire.

Hickman, lo sceneggiatore, è un grandissimo architetto di storie.

Questo, oltre a rendere l'esperienza interessante, l'ha resa estremamente complessa: disegnare qualcosa della quale non sai molto.

Qual è l'autore che più ammiri nel mondo del fumetto?
Non ho un disegnatore preferito.

Rimango affascinato praticamente dal 99,9% dei disegnatori.

Ogni artista  ha un tratto particolare o una particolare sintesi che mi porta a rispettare ed ammirare il suo lavoro.

Secondo te come se la passa il fumetto in Italia? E nel mondo?
Penso che il fumetto in generale stia vivendo un periodo "rinascimentale".

C'è fermento, c'è attenzione intorno al media ed il concetto di fumetto è stato finalmente sdoganato a 360 gradi.

Le vendite sono stabili ormai da 5 anni, con picchi rispettosissimi negli ultimi due o tre.

Ci lamentiamo sempre, ma è la nostra natura.

Quali novità credi presto rivoluzioneranno il mondo dei comics?
Il problema è proprio che si cerchino delle novità, ma il fumetto vive proprio perchè è unico ed inimitabile.

Le novità verranno dalle storie che si racconteranno, da come si racconteranno e da chi saranno raccontate.

A quali progetti stai lavorando ora?
Sto lavorando sulla prima serie di All-New Inhumans.